giovedì 26 gennaio 2006

Sofferenza…


 


Ho deciso di vendere la mia chitarra, per il semplice fatto che non la uso più da anni e che uno strumento musicale inutilizzato è uno strumento musicale triste. Lunedì scorso l’ho portata ad una persona di cui mi fido, insegnante di musica, che ha un allievo interessato. Mentre tornavo a casa mi sono venuti in mente tutti quel bei momenti che ho passato con quella chitarra, il giorno che l’ho portata a casa dalle messaggerie musicali stretta a me dopo un anno di risparmi, (ero ancora al liceo), il campo scout di discesa fluviale in kajak a Colico, la cambusa di branco, e le ore a cercare di imparare canzoni dei Queen degli U2.


Bene ieri scrivo al tizio a cui l’ho affidata per sapere come è andata. Mi dice che il suo allievo ne è rimasto deluso, si aspettava di meglio che la MIA chitarra internamente è perfetta ma fuori sembra usata da un carpentiere o come tiragraffi dai gatti. Mi dà fastidio che in tutto questo discorso sembra che io abbia mentito sulle condizioni della mia chitarra, quando dissi che era stata usata poco e  che era una acustica non pre-amplificata della Yamaha e di colore verde.


La vendo perché mi fa tristezza vederla lì inutilizzata, e perché cmq mi fanno comodo un po’ di soldini, ma sentirmi dire che l’ho trattata male no, non ci sento proprio ancor di meno a sentirmi dare dell’imbrogliona.


 


Sto proprio pensando di riprendermela.

1 commento:

  1. Non la vendere. Uno strumento non è mai triste. Potresti riprendere a suonarla...

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