sabato 27 gennaio 2007

Credo che dovrei dire qualcosa sul signor Baule, o Orso o Luca o piè semplicemente l'uomo che amo e con cui vivo da quasi 10 anni (lo saranno a luglio del 2008).
E credo che dovrei fare di questo blog esattamente quello che volevo fosse, il mio sfogatoio: un posto dove dire ciò che penso senza remore di sorta, come invece mi sto facendo da un po' di tempo. Dire quello che penso a ruota libera mi fa bene, perchè tendo ad inghiottire molti rospi, talvolta troppo grossi ed indigesti e questo non va bene.
quindi incomincerò da una persona molto cara, il signor baule.
Spesso capita che lo descriva come un orco insensibile, e quando capita è perchè è stato particolarmente duro o sgarbato con me e in questi anni non ho mai imparato a perdonare, e non ho intenzione di farlo, ma ho imparato a lasciar perdere, ad ingoiare il rospo, a far si che il tempo medicasse la ferita, perchè sono fatta così, perchè credo che se si ama non si tratta in modo eccessivamente duro chi si ama, nemmeno se ci fosse una giusta causa. E Luca tende a trattarmi troppo spesso così e per questo non merita il mio perdono, ma la mia comprensione. Questi rospi li ho conditi con una buona spiegazione, si forse un paliativo per sentire io meno male, ma credo di non sbagliarmi: infondo sono una Donna ed il gatto dagli stivali, e non credo di essere andata troppo lontana dal centro.
Luca, nella sua essenza, è un bambino sensibilissimo e dolce che è stato costretto a nascondersi, da quelle cose che a un bambino fanno male e che rimangono pur sempre incomprensibili anche quando si cresce.
 C'è chi crescendo se le lascia alle spalle, cicatrizza e costruisce qualcosa di buono per se, c'è chi invece continua a tremare spaventato per paura ed impotenza. Io e luca in questo siamo molto simili: anch'io sono stata una bimba spaventata, ma qualcuno un bel po' di tempo fa mi disse che se volevo che la gente mi capisse e se volevo ottenere qualcosa per me avrei dovuto imparare ad esprimermi in modo chiaro. Ci ho provato: a volte mi sono trovata di fronte a degli idioti patentati che anche coi disegni non avrebbero capito, a volte, e questo mi ha aiutato a farne uno stile di vita, ho trovato persone intelligenti e/o sensibili che capivano anche senza condividere il mio punto di vista. E mi sono aperta tendendo una mano alla bimba impaurita ed aiutandola a venire fuori. la scelta opposta alla mia è quella di chiudersi, pensare che tanto a nessuno importi nulla di te, di quello che pensi, di quello che fai. Ed è questo quello che è accaduto al bimbo spaventato.
Così c'è un banbino cresciuto con gli esempi sbagliati,  che hanno avuto ripercussioni che ora vivo io,
ma famiglia è quel che è da lì si viene non sta a me giudicare. Questi esempi hanno spinto una persona dolce a tirare su una corazza per difendersi, ma questa corazza è diventata talmente tanto spessa che non gli permette più di vedere cosa gli capita attorno e tantomeno di sentire bene cosa gli viene detto. Non il senso stretto delle parole, quello lo capisce benissimo, tanto da rifiutarlo o mischiarlo ad altri ragionamenti pur di non volerlo capire o di volergli dare una spiegazione senza chiedere chiarimenti, non capisce che il doppio fine non è quello di mortificarlo, umiliarlo, fargli guerra psicologica: ma quello di dare un consiglio dare un avvertimento non di stampo mafioso, di invitare a riflettere. Se io odio la guerra psicologica, l'umiliazione, la mortificazione, cosa può indurlo a credere che io la stia usando? credo sia per il semplice fatto che non abbia conosciuto altro nella vita che mortificazioni e ordini a cui si obbedisce senza discutere. Gli unici ordini che vorrei lui eseguisse senza discutere sono in cucina mentre si prepara da mangiare.
Nelle sue reazioni così esagerate, talvolta esasperate prive di riflessione, pazienza e buonsenso, vedo un bimbo disarmato che ama disperatamente e che difronte alle difficoltà reagisce di petto impulsivamente, magari facendosi coinvolgere emotivamente da altre situazioni di tensione, sbagliando quasi sempre. Questo perchè nel suo mondo, quello in cui è cresciuto, chi attacca per primo vince, e l'altro soccombe. Però io non sono un ramo secco che si spezza facilmente; sono un fiore, apparentemente gracile ed indifeso, ma che anche se calpesti è in grado di ritirarsi su. Ed anche luca lo è, solo che è rimasto sdraiato per più di 20 anni e si sta ritirando fuori piano piano ed io vedo dietro le sue manifestazioni aggressive l'amore che c'è dentro di lui e che attende solo di venire fuori e soppiantare l'aggressività. Ma il suo è una Amore con la A maiuscola: che non è solo per me, ma per tutte le cose che lo circondano e soprattutto per se stesso. Si tratta di girare un interruttore da "aggredire" ad "amare" ed è un interruttore che si gira con un click, ma che ci mette il suo tempo per far accendere la lampadina, un po' come il motore diesel di un aggeggio grosso che ne so una nave o un sommergibile che ci vuole un po' per farlo partire.
Qualche anno fa mi disse:" io sono cambiato per te in tante cose, ma tu non sei cambiata per niente tu sei perfetta". Questa frase non la presi come un complimento, ma come un insulto, pur non volendolo essere. Voleva dire che io per lui andavo bene così com'ero, non che non mi sarei mai permessa di cambiare per lui. A parte uno stupido taglio dei miei capelli, io per lui sono cambiata e non poteva accorgersene: cambiai la prima volta che mi trattò bruscamente senza spiegazioni o motivo. Imparai ad ingoiare rospi e ad allungare i tempi di attesa e di pazienza, quando la Laura di allora, del novembre del 1997, se non lo avesse amato, se non lo avesse ritenuto importante, avrebbe girato sui tacchi dicendo arrivederci e grazie.
In questi quasi 10 anni di pazienza e di angherie più o meno subite (e talvolta anche date: non sono una santa e le vacche di tanto in tanto al prato ci devono andare) i miei risultati, piccoli, li ho visti. La speranza e la fiducia moriranno quando il mio cuore smetterà fisiologicamente di battere, fino ad allora continuerò a puntare forte sul mio cavallo dato per perdente da tutti, sicura che vincerà la gara e con parecchie lunghezze di distanza sugli altri pur senza nascondere che molte volte ho pensato di smettere di scommettere, mollarlo e lasciarlo col culo per terra.

1 commento:

  1. grazie a questo tuo post trovato oggi per caso mi sono ritirata su' di morale!!!Ti chiederai come sia possibile...bhe vale il detto mal comune mezzo gaudio ..o meglio ho visto che la situazione che tanto oggi mi fa stare male è condivisa da un'altra persona che seppure sconosciuta ..la sento tanto vicina .GRAZIE 1000

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