venerdì 2 febbraio 2007

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Non so da che parte incominciare, quindi prendetela un po' come viene e questo forse rispecchierà al meglio quello che sento ora. Esattamente sento dentro di me un turbine di pensieri sconnessi che si rincorrono, i sentimenti non so nemmeno dove siano, forse non ci sono, o forse sono smarrimento, confusione comunque qualcosa del genere. Ho anche una gran rabbia perchè la camicia color panna che mi hanno venduto pare di cerata e non di cotone domani spero me la cambino senza troppe storie, ma questa è una quisquilia.
Non ho nemmeno voglia di sprecare troppe parole adesso perchè forse verranno mentre scrivo.
Fatto è che una persona cara è scomparsa: se ne è andato il papà di Luca, il signor Baule senior se vogliamo chiamarlo così.
Infatti ho corretto il post di sabato, perchè a Luca ha dato fastidio che parlassi dei suoi genitori con riferimenti non troppo espliciti ma personali, riferimenti che volli mettere per dipingere più chiaramente una situazione che alla fantasia di qualcuno troppo inlfenzato dal macabro che ci vogliono far vedere a tutti i cosati nel mondo poteva sembrare con parole più superficiali o neutre peggiore di quello che è stata.
Così l'ho cambiato, ma i fatti non cambiano. Aneurisma ed emorragia cerebrale: non ha sofferto ed è stato rapido. Meglio così una persona molto attiva com'era

papà orso avrebbe sofferto moltissimo se le circostanze gli avessero riservato tutt'altra sorte.
Solo che....
Solo che sono arrabbiata per non poter più conoscere una persona che mi è stata dipinta in un modo, poi si è presentata in un altro e che in quei rari momenti

che era solo con me sembrava un altra persona ancora.
Solo che non potrò più fargli le domande che volevo, solo che non potrò mai sapere se mi stimava o no, solo che non potrà esserci alla mia laurea, ne tenere in

braccio un eventuale nipotino...
In tutte queste scemate che poi sono cose che magari non avrei mai fatto, sono preoccupata per Luca. E' così introverso, si tiene tutto per se che ho paura

che non tiri mai fuori niente e la cosa non gli farà affatto bene. Perchè i dolori dentro sono come le patate marce nel cesto: puzzano e guastano tutto.
E con questo il sacco prende una breve vacanza.
Come ho detto la morte è dura per chi resta non per chi se ne va. E se posso affrontare il dolore con una risata, il tempo le energie e quant'altro potrebbero

andarsi a far friggere in una miriade di altre cose: volio mantenere fede al concludere gli esami per fine marzo e iniziare il tirocinio ad Aprile anzichè Ottobre.

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