venerdì 1 giugno 2007

Ieri sera in macchina ascoltavo la radio:  "domani 1 giugno, giornata nazionale per smettere di fumare il ministro della salute dice: 'basta col fumo!' "

ed io dico:


Che Palle!


Sono figlia di fumatori e non fumatrice e penso che sul fumo passivo sopportato per 25 anni, qualcosa da dire ce l'ho.

Ho da dire che sono stufa marcia dell'ipocrisia.

Caro Ministro,
Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Ma lo sai che la tua (e di tutti i tuoi predecessori) crociata moralista-salutista è  una cazzata pazzesca? No?
Aspetta che te lo spiego.

Un pacchetto di sigarette costa 3,50 euro.
Al tabccaio andrà si e no una minima percentuale, tipo un 20% quindi 0.70 euro. Ne rimangono 2,80.
Togli le spese di trasporto per singolo pacchetto, gli operai del monopolio, l'acquisto del tabacco grezzo e rimangono i diritti di monopolio, che sono sicura essere la parte più cospicua, perchè tanto si sa, ci si marcia proprio su questo. ammettiamo che rimanga 1 euro di un pacchetto, ok?

Ora il mio compagno (si io sono una di quelle che "è convivente" solo quando fa comodo allo Stato, cioè quando vuole dei soldi) è fumatore e fuma in media 1 pacchetto di sigarette al giorno. I miei genitori fumano 3-4 pacchetti al giorno. Poi tra le persone che conosco ci sono le bibbliotecarie 2 pacchetti, la barista 1 pacchetto, in università gli studenti che fumano non li conto, che sono troppi, e via dicendo. Per ora sono arrivata ad una stima nel mio piccolo universo dove, caro ministro, io manco più mi accorgo se qualcuno si accende una sigaretta, ci sono 8 pacchetti di sigarette consumati al giorno, per un importo netto di 8 euro allo stato, per un totale annuo di 2920 euro. Però io ti parlo del mio piccolo mondo: quanti sono i fumatori in Italia? tanti? quanti? Ci si arriva ad aggiungere un po' di zeri a quella cifra di cui sopra da renderla interessante per un governo (ora come prima: non è la persona o lo staff, è la caratteristica di tutti i governi di questo paese piangere miseria) che cerca gli spiccioli nelle tasche degli elettori? Si? ecco ora hai capito la cazzata.
Se hai una massa di rincoglioniti che per rovinarsi la salute danno lavoro a un po' di persone e ti danno pure entrate utili allo stato, lasciali fumare! Chiedi loro eventualmente di non disturbare chi cerca di ammalarsi di meno avendo scelto di non fumare, ma se non li puoi premiare perchè non stanno facendo nulla di moralisticamente-salutaristicamente buono, almeno non punirli: lasciali nel loro brodo affumicato.
 

7 commenti:

  1. O, visto da un altro punto di vista, metti a pagamento le cure di chi si ammala a causa del SUO proprio fumo. Eh beh, chi è causa del suo mal...

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  2. argomento scottante, ma non l'unico argomento ipocrita di questa nostra società (e non solo italiana: la caccia alle streghe del fumo è nata in altri lidi...)...
    però, da non fumatrice, posso dire di aver apprezzato il giorno in cui fu deciso che nei locali pubblici non si deve fumare: è una forma di rispetto, visto che è un po' dura evitare il fumo passivo.
    e stranamente ho notato che molti miei amici fumatori sono concordi sul fatto che è stata una scelta giusta.

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  3. Anche io da non fumatrice sono d'accordo con il divieto di fumo nei locali pubblici ma anche questo come un sacco di cose in Italia non viene rispettato..
    Sì, se da una parte lo Stato ci guadagna con la vendita del tabacco, dall'altra spende parecchio per le cure costosissime.. dunque: non so che dire!
    ciaooooo!!!

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  4. @ meg: si è stata una bella cosa che si sia vietato di fumare nei locali, ma trovo triste che in un paese che vorrebbe definirsi "civile" le norme di educazione come "non disturbare gli altri" debbano diventare leggi.

    @sylvia: se le cure per i disturbi provocati dal fumo costassero così tanto da far perdere tutto il guadagno del monopolio del tabacco, il tabacco sarebbe già fuori legge da un bel pezzo. L'ipocrisia e l'opportunismo vanno a braccetto. Le azioni di cuore e di coscienza fatte con coerenza di pensiero ed azione sono competenze solo delle persone comuni come me e te.

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  5. Laura, vorrei farti notare che queste "forme di educazione" stanno diventando legge anche in altri paesi, giudicati spesso più civili del nostro, vedi la Gran Bretagna che proprio in questi giorni sta vietando il fumo nei pubs e la Finlandia, che lo ha vietato un paio di giorni fa e nonostante il divieto tutti hanno continuato a fumare come prima...

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  6. @ meg: va bene che vivo sulle nuvole ma di tanto in tanto vengo giù, e lo so anch'io che si tratta di un divieto comunitario. Comunque non mi riferivo con " paese che vorrebbe definirsi 'civile' " solo all'Italia. Non sono poi tanto sicura che ci siano paesi così tanto migliori da essere presi ad esempio.

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  7. Io in questo caso sono d'accordo con lo stato: far notare ai fumatori il danno del fumo e poi vendere e guadagnare con le sigarette. Cosa c'è di male? Se diventasse fuorilegge tutti continuerebbero a comprarlo e, in questo caso, arricchirebbero le organizzazioni criminali.
    Facendo queste campagne invece io cerco di farti capire a cosa vai incontro e qui è il tuo buon senso che deve agire.

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