lunedì 22 settembre 2008

Ho deciso che "non sono cazzi miei".

E' una cosa generale, ma si rende necessaria. Mi faccio prendere troppo da situazioni vissute in prima persona o racconti di altri che mi fanno prendere, ma non ho più tempo per certe cose, e mi rendo conto che dopo averlo fatto per una vita, è difficile smettere su due piedi. Postilla: ho deciso che "non sono cazzi miei" per situazioni banali di ordinaria incazzatura e storie nuove conoscenze, mica per gli Amici e le Amiche di vecchia data, per quelli ci sono SEMPRE. Dicevo che non è facile ed anche sta mattina mi ci sono imbattuta. Ieri sera sono stata contattata da una tizia che si è trovata in una situazione difficile ed ha iniziato a piangere sulla mia spalla molto, molto demoralizzata. La realtà dei fatti è che secondo me sta facendo da un granellino di sabbia una montagna e che questo granellino di sabbia le sia stato creato e messo davanti da persone che "fanno tutto sempre più semplice di quel che è". Questo è quello che penso da ieri sera. Ma lo sto pensando ancora adesso alle 8.30 di mattina, di una persona che forse di parlare con me non ne avrà più voglia o bisogno ed avrà preso le sue decisioni dopo avermi tenuta a chattare per qualcosa come due ore. Se posso capire che in certe situazioni trovare un po' di conforto su una spalla serve, questo conforto deve poi usarlo per andare avanti, riflettere, mica per aver fatto tutto un piagnisteo e poi rimanertene lì radicato nelle tue convinzioni ed aver fatto perdere del tempo, a quel punto inutilmente, ad altre persone. Lo sconforto è un conto, è passeggero, l'autocommiserazione incoercibile che sfocia nel vittimismo più o meno consapevole del "io calimero piccolino brutto e nero" è una troiata che perdere del tempo a me che sono un medico veterinario e fa guadagnare un sacco di soldi agli psicologi, quindi prendete le pagine gialle e cercatevene uno davvero bravo che vi risolva, o meglio vi aiuti a risolvere, i vostri complessi di inadeguatezza, mancante autostima, Edipo, rifiuto del sesso e compagnia bella.

7 commenti:

  1. beh, magari le 2 ore le sono servite per focalizzare il problema e prendere le decisioni.
    certo, se stasera, o domani, ti riprendesse e partisse di nuovo con la tiritera, allora è piagnisteo inutile...
    ma non è detto che lo faccia, no?

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  2. non lo so, sai? comunque ho altro per la testa....

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  3. Laura tu sai che ogni incontro che si fa è per una ragione. Capisco il fatto che sei stufa di incontrare persone così ma magari invece voleva insegnarti qualcosa o farti chiedere come mai attiri persone di quel tipo...
    Sono ipotesi tutto qui.

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  4. Se quoto krishel mi arriva qualcosa tra capo e collo o me la condoni?;P

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  5. ve lo condono a tutte e due: forse arrivano personaggi di questo tipo perchè capisca che è ora che smetta di preoccuparmi dei cazzi altrui...

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  6. hai visto, non tutti i mali vengono per nuocere!!! :-DD

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  7. Mi sa che faccio parte della stessa schiera di Laura o.o

    Mi faccio prendere, e pare che la mia innata predisposizione al contatto umano faccia sì che io spesso e volentieri serva a valvola di sfogo per i problemi altrui. Ora, concordo con Krishel sul fatto che per ogni cosa c'è un motivo, ma è altrettanto vero, io credo, che spesso ci si trova davanti a tempeste in un bicchier d'acqua. E dinnanzi a questo, più che proporre una visione un po' più mitigata ed oggettiva della cosa poco c'è da fare. Tra l'altro, spesso e volentieri, si tratta di condizioni in cui la persona dall'altra parte non fa altro che ribadire ossessivamente la sua codizione di "vittima". E questo sta sul gobbo pure a me. Ecco.

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