venerdì 31 luglio 2009

Storie dall'Ospedale

E' vero il titolo non è dei più rasserenanti, ma la realtà è che negli ospedali non succedono solo cose brutte ma anche cose belle e aneddoti divertenti: insomma tutte le medaglie hanno due lati, l'importante è ricordarselo. Quindi parliamo di cose belle e divertenti.

Ieri ho fatto l'ecografia del terzo trimestre. Da imbucata, visto che la burocrazia del SSN è un gran casino e se la data non è quella giusta o paghi o te ne vai aff..., sono finita a fare l'ecografia, gratuitamente come previsto dal SSN, al momento giusto e senza prenotazione.
Comunque parliamo della marmocchia!
Cresce bene, perfettamente nella norma, col suo chilo e seicento grammi di peso stimato, già in pole position per uscire, col culetto in direzione del mio fegato (cioè girato a destra) e le zampucce tutte e quattro a sinistra. Ieri oltre al musetto abbiamo intravisto anche un piedino, uno di quegli informi piedini a V da bimbi. Più o meno ho pure capito le sue dimensioni: così ora so dall'area di panza su cui pigia, se si tratta di una mano o di un piede o delle chiappette per intero.
Comunque nonostante io sia una madre sconsiderata che per farla stare ferma o la si lega (ma prima bisogna prenderla) o ci devono essere 40 gradi con un umidità del 90% (perchè a quel punto collasso a letto io) la marmocchietta sta bene. Ah e non ho molta intenzione di fermarmi, magari di rallentare un po': mica voglio che mi venga fuori una di quelle bambine smorfiosette e piagnucolone che si vedono in giro! (anche se ad onor del vero vedo più bimbi che bimbe così).

L'ospedale però non è solo il luogo delle ecografie, ma anche il posto dove sto seguendo il corso preparto, che diciamocelo è una phygata pazzesca!
Intanto è molto bello ritrovarsi con altre panze: la prima cosa che ti dà è sentirsi un bel po' meno sola; poi spiega un sacco di cose sia pratiche come il "cosa metto in valigia per me e per il mio marmocchio" che teoriche su cosa ti accade durante il parto vero e proprio.
E soprattutto si parla delle opzioni del parto: parto in analgesia peridurale (o epidurale), parto naturlae con posizioni alternative, parto in acqua, grande cosa perchè qui è possibile farlo, e per ultimo taglio cesareo, perchè si e perchè no.

Fino alla lezione introduttiva, pensavo di fare un parto in analgesia senza oppormi ad un cesareo qualora ci fossero state delle complicanze, ma dopo aver visto la dolcezza e la naturalezza con cui in bimbo esce con il parto in acqua mi sono completamente scordata di quella che potrebbe essere la mia sofferenza predilegendo qualcosa che sembra (e mi hanno confermato che lo è) un modo dolce per far venire alla luce un bambino. Così ho preso la mia decisione che sto portando avanti. Insomma ho scelto a 9 anni di fare il veterinario, potrò aver ben scelto al settimo mese di gestazione il parto in acqua?
Il parto in acqua è un argomento molto discusso: intanto nel mio gruppo del corso preparto, siamo in 4 a desiderare di farlo: in linea puramente teorica, basata sulle date presunte del parto, non dovremmo ritrovarci contemporaneamente a combatterci l'unica sala parto acquatica, poi si vedrà chi altro c'è con DPP simili. Tuttavia la Katia, l'ostetrica che ci sta tenendo il corso preparto, dice che, per sua esperienza, molte mamme cambiano idea sul parto in acqua, sopratutto perchè è ancora un fatto di moda. A me della moda poco importa: Stare in acqua mi rilassa parecchio, in piscina ci sto molto volentieri "alla deriva" dotata di maschera e boccaglio, e se sapessi nuotare meglio forse anche senza quelli, nella vasca da bagno spesso emerge solo il naso e mi cullo su e giù con i miei movimenti respiratori. Senza contare quella magnifica sensazione di pace che si prova nelle immersioni e che mi manca parecchio. E poi sono partita dalla dolcezza verso il marmocchio e non per l'analgesia materna, diciamo che quello è un corollario molto interessante. A proposito di tale corollario analgesico, una cosa su cui il primario stesos è stato molto chiaro è che non si possono richiedere due terapie analgesiche contemporaneamente quindi il parto in acqua esclude il parto con epidurale.
E lì sta tutto il nostro divertimento mio e di Luca.
Come dicevo siamo in 4 a pensare al parto in acqua ed una la dò già fuori combattimento. Questo perchè con tutte le volte che è stato spiegato che " chi fa il parto in acqua non può fare il parto con peridurale" c'è sempre "l'appassionata del mare e perciò vorrebbe fare il parto in acqua" che salta su con "ma si può fare un po' di travaglio in acqua e poi l'epidurale?" E tutte le volte la Katia con fare materno la guarda sorridendo e scuotendo la testa dice: "no".
Ce la farà a capire entro gli ultimi 2 incontri che l'uno esclude l'altro? Anche senza capire le motivazioni mediche di "finestra di dilatazione" di catetere nella schiena" di "acqua incompatibile con un catetere nella schiena"....
bah non so, ma se non lo capisse almeno io e Luca rideremmo ancora un po'.

Comunque abbiamo intenzione di proporre un nuovo tipo di parto il analgesia: il parto rastafariano.
Il tormentone dell'estate...

No no si tratta di quei bei tormentoni musicali piacevoli o pallosi al punto da cambiare stazione radio quando passano. Qui la questione è decisamente più grave.

A me piace Radio Deejay, finchè non mi stufo,  e a parte "ciao Belli" che la trovo una trasmissione stupida all'ennesima potenza e ripugnante, tutto il resto è quel non troppo stupido che si tollera come compagnia in macchina, o quando si fanno dei lavori in casa, fatta eccezione per "tropical pizza" l'unico programma che merita di sedersi e goderselo tutto dall'inizio alla fine. Per questioni di orario spesso mi capita di ascoltare "Pinocchio" con Diego e la Pina, dove la superficialità regna sovrana. E' un ottima trasmissione per quell'orario di traffico automobilistico: non dice cose importanti che richiedono la tua attenzione e quando, casualmente presti loro attenzione riescono matematicamente a sparare una serie di castronerie da convinti che ti fanno incazzare e puoi liberamente ulrlargli dietro senza prendertela con quello della macchina a fianco.

Comunque è colpa loro il nuovo tormentone dell'estate.
Dopo ANNI passati a farci cantare " ti voglio bene Denver", quest'anno hanno tirato fuori da una delle tante compilation di Cristina D'Avena "Vola mio mini pony" cosa che mi ha portato a due tragiche consapevolezze:

La prima è che la conosco a memoria
La seconda è che da ieri sera non riesco a smettere di canticchiarla.

mercoledì 29 luglio 2009

un fine settimana a Ravenna

c'ho un paio di cose da far vedere. Beh si i post "fotografici" sono decisamente più facili da fare: un immagine, due righe di commento e vualà! il gioco è fatto.

Quindi di fotografia in fotografia facciamoci anche questo post.

Va fatto un doveroso preambolo. Il fine settimana passato sono stata a Ravenna, il che dice molto tipo il fatto che sono stata da meg e all'arca di noè uno di quei posti in cui è meglio entrarci coi soldi veramente contati, meglio ancora con le mano legate dietro la schiena.

Perciò partiamo dall'arca di noeè che per chi non l'avesse capito bene bene è uno di quei posti dove una malata di crocette e ceratività come me ci si perde insiema a tutte le finanze ed ho trovato:

set asilo
Questo delizioso set per l'asilo con gattino cicciottelli. Si lo so che è presto per l'asilo, ma voi vi sareste fatte scappare una cosa così carina?

stoffine
Queste stoffine. Quella rosa mi serve per il fiocco di nascita (non si vede bene ma è un rosa marezzato), quella verde con le margheritine invece mi serve per fare il bordo a Teodosio. Se piuò sembrarci strano mettere insieme un drago con le margheritine sappiate che non lo è affatto. Sono anche loro animi sensibili e poi vedrete come stanno bene insieme: il verde del prato si sposa benissimo com la pelle di Teodosio.

Poi vi ricordate di Morgana? Ebbene sempre dall'arca di Noè è arrivato pure lui:

merlino
Merlino! Bisogna lavorare un po' sulla voce, perchè al momento viene fuori qualcosa di stridulo e nasale, ma per l'epoca delle fiabe credo si potrà migliorare la situazione.

E con questo ho concluso gli acquisti fatti all'arca di Noè, ma c'è un altro pezzo forte che vi devo mostrare con altrettanto doveroso preambolo.
Qualche settimana fa, meg via messenger mi dice: " Ho preso una cosa per la bimba che ti farà andare sicuramente giù di testa, anche Gabriella (sua mamma) è d'accordo. Figurati che ce l'ho in casa da un paio di settimane e sono stata brava fino ad oggi a non dirti niente!" Ed è stata bravissima per la verità perchè dopo quell'accenno, fino a che non siamo arrivati a Ravenna non ha proprio più detto niente (ma sospetto si sia fatta aiutare parecchio dal suo lavoro per farsi distrarre)

Ed è vero è proprio da "giù di testa"! ditemi non è meraviglioso?

lenzuolino

mercoledì 22 luglio 2009

Io odio i conigli.

l'unico modo in cui il concepisco sono al forno o come soggetti per le illustrazioni, per il resto potrebbero starsene a fare gli animali da ingrasso.

Ma che senso ha tenere un animale in gabbia tutto il tempo? Un animale che ha urine e feci dall'odore nauseante, e che nel 90% dei soggetti ha l'interattività di un fermaporta?

Se il cane e il gatto vantano migliaia di anni di addomesticazione un perchè c'è: il coniglio come animale "da compagnia" mi pare tanto una bella moda da animalisti troppo impegnati nelle loro battaglie ideologiche per potersi prendere  cura come si deve di un cane o di un gatto.

Comunque evviva il coniglio arrosto con le patate!

martedì 21 luglio 2009

Cose che bruciano e cose che appaiono bruciare.

Ho un bel rospo che mi balla dentro da sabato e non ha ancora trovato pace. Di far finta di niente non mi va perchè personalmente quello che mi è stato scritto lo trovo abbastanza grave. Soprassedere o far finta di niente per me equivalerebbe a cambiare radicalmente il rapporto che ho con una persona, anzi più chiaramente con un Amica.
Antefatto: Accade che in relazione ad un passo di questo post del marsupio Mi sia stato detto: "ma quanto ti brucia non sapere se e cosa stiamo preparando per te".

La questione ho cercato di chiarirla all'istante, ma vuoi la scelta sbagliata del mezzo ( i messenger non sempre sono afifdabili per messaggi off line o simili) vuoi per gli impegni personali, risposte non ne ho ancora avute.

Una considerazione del genere potrei accettarla da una persona che non mi conosce affatto o che mi conosce pochissimo, ma come posso non rimanerne allibita ed offesa da una persona che considero Amica? 
Forse sbaglio io ad intendere l'amicizia come quel rapporto di conoscenza confidenza e complicità reciproca che fa si che un nome comune come può essere "Genoveffa" quando lo nomini abbia un significato ben diverso e più vasto. Forse non ho mai capito cosa vuol dire essere amiche, attribuendogli aspettative diversissime dalla realtà dei fatti. E se così fosse è quindi colpa mia sentirmi offesa per aver letto una frase che comunque non mi riguarda.

Si la frase non mi riguarda perchè non è sono l'ipocrita che emerge dalla frase che mi è stata detta.

Come ho scritto la cosa che mi brucia realmente è arrivare a comportarmi da str... come fece un'altra gestante con me, l'Amica in questione, ed altre che stavamo ricamando per lei, ignorandoci beatamente con la scusa che stare al PC le dava fastidio (ma non per dedicarsi ai forum di mamme per ore!). 
Trovo semplicemente irrispettoso comportarsi così con chi che sia. E per non mancare di rispetto involontariamente a nessuno persa in mille pensieri, ho fatto sapere in giro che nessuna si sarebbe dovuto sentire in obbligo di fare qualcosa per la bimba. Non mi ci vuole molto a sentirmi in difetto perchè ho ringraziato anche solo con un giorno di ritardo qualcuno.
Qualcuno vuole vederla come una pantomima per impietosire? Beh faccia pure. Chi la vede così sicuramente non mi conosce affatto, e per esperienza personale ho potuto toccare con mano che la gente è sorda ai richiami subliminali e che gli inviti devono essere chiari ed espliciti, quindi se vuoi qualcosa la chiedi senza tanti giri di parole. Quindi se volevo qualcosa da qualcuno l'avrei chiesta, punto. Non sono una che si mette lì a fare al complimentosa "Ma nooo dai, non stare a sbatterti per me!" Le macchiette da donnina del ca' le lascio ad altre, a me non si addicono.

Però queste sono cose che potrei dire ad una persona che sto iniziando a conoscere e che mi fa piacere conoscere meglio e che mi conosca meglio, non ad una Amica molto più datata, un Amica che di me queste cose le dovrebbe sapere già da tempo. Ma forse come ho detto prima sono io che ho un senso distorto dell'amicizia, ed è forse per questo che vado d'accordo con pochissime persone, perchè non riesco ad essere finta e a chiamare "Amici" tutte le persone che conosco, mentendo, tacendo, pur di andare d'accordo con tutti.

Rimane il fatto che sentirmi dire "ti brucia non sapere se e cosa stiamo preparando per te", oltre ad avermi offesa, mi risveglia e non poco quell'orgoglio che pur di farmi tenere la testa alta difronte ai miei principi, spesso crea danni, ma almeno alla mattina quando mi guardo alla specchio non ho voglia di sputarmi in faccia; lo stesso orgoglio che mi farebbe dire:" Mia cara, se stai facendo qualcosa per me, tienitela pure, non m'importa: preferisco non ricevere nulla piuttosto che ringraziare qualcuno che mi ritiene dopo tutto questo tempo "una che brucia perchè non sa se chi e cosa si sta facendo per lei". Mia cara, in 36 anni ho imparato che è meglio sole che accompagnate bene o male: almeno se riesci in qualcosa puoi dire "grazie" solo a te stessa e non sentirti in dovere di ringraziare altri che magari pensano di te vaccate tipo "secondi fini", e se fallisci almeno non ti senti una me' per aver trascinato con te qualcuno a cui vuoi bene".

Sono 3 giorni che mi guardo allo specchio e mi sputo in faccia perchè voglio molto bene a questa persona che forse non sa nemmeno di avermo offesa ( i messaggi privati potrebbero non essere mai giunti a destinazione), ma per me la cosa è importante: è importante sapere se si tratta di un Amica, o se per tanti anni ho creduto una cosa diversa dalla realtà.

lunedì 20 luglio 2009

"Buonasera dottoressa, mi scusi sa ci chiedevamo se fosse aperto, perchè abbiamo portato a casa dalla montagna un gattino e visto che a casa abbiamo già un gatta volevamo essere sicuri che stesse bene. Ci hanno detto che è un maschio e vorremmo chiamarlo Leo"

Prendo rigiro un po' questo batuffolo di pelo grigio, guardo sotto la coda, guardo i futuri proprietari ed esclamo: " e questo bel gattino tanto fortunato si chiamerà Lea!"

E' una delle cose più classiche che accadono ma mi fa sempre una grande tenerezza, sia per il micio che per chi psara a caso sulla determinazione del sesso dei gattini.

sabato 18 luglio 2009

Corredino: Acquisti e Regali

Ok non posso parlare di corredino che s'accresce solo mostrando i bavaglini che ricamo io, ma è necessario mostrare anche gli acquisti altrimenti come fanno le mie Amiche a distanza ad alternare "ohhh" estatici, a gridolini di gioia se non sanno cosa c'è nell'armadio della Mimi (o Pipi come la chiama a seconda dei casi la Luli)? Senza contare che è DO VE RO SO! Mostrare i regali che mi arrivano! Escludo solo quelli fatti dai nonni perchè, per quelli, dovrei aprire un blog a parte.

Vorrei partire dai regali.

Ieri mi è arrivata una busta da una conoscente che ho ritrovato dopo quaqlche anno grazie a FB contenente 3 bavaglini, 5 euro per partecipare al toto nome e una letterina d'acocmpagnamento in cui scirve, tra le tante cose: "Ho pensato a tutto l'impegno che hai messo quando mamme lo sono diventate altre, e nel mio picclo ho voluto fare qualcosa per te".
Questa frase mi ha colpito parecchio perchè è vero: ho organizzato sacchi letto, gruppi di zie virtuali per bambini di cui poi si sono perse le tracce, senza contare i pensierini che ho voluto fare da sola. Mi piaceva organizzarli perchè le sorprese sono sempre una cosa bella. Tutto questo fino a qualche anno fa quando rimase incinta una che aveva preso parte a questi lavori, con cui avevo un rapporto un po' più stretto che con altre, e che, a dir poco, pretese venisse fatto qualcosa per lei. Ci tenevo a coordinare io il lavoro, perchè le volevo molto bene, purtroppo però le cose presero una piega che riassumerei con "io sono la principessina incinta e voi le mie schiavette che ricamate per me ed io non vi degno nemmeno di farvi sapere se sono viva o morta". Ci rimasi molto male, e non solo io a quello che mi ricordo così il tutto s'interruppe: i ricami non le arrivarono mai, uno tornò al mittente, uno non venne mai concluso, 6 sono stati assemblati per la secondo genita di una delel allora partecipanti, e 3 sono ancora qui da me e da cui uno non me ne separerò mai perchè uno degli ultimi ricami fatti da Maria che ora sta tenendo corsi di decoupage e puntocroce agli angioletti.
Comunque memore dell'esperienza negativa di cui sopra, quando rimasi incinta non chiesi nulla a nessuno, perchè mi avrebbe fatto male se per un motivo qualsiasi mi fossi ritrovata a snobbare involontariamente anche una sola persona che stava facendo qualcosa con affetto per me e per la mia marmocchia.
Sarei ipocrita a dire che non mi aspetterei nemmeno qualcosa dalle mie migliori amiche! No loro no, anche se fosse un solo bavaglino so che ci saranno, come ci sono sempre state nella mia vita da quando le ho incontrate. Non è un atto di presunzione dire che "so che ci saranno" ma è una questione di fiducia e conoscenza reciproca.Tanto più che so che meg ha in ballo 2 bavaglini e mamigà mi ha già spedito un paio di body, senza contare che sta allestendo uno scatolone delle cose del Gormita che possono tornarmi utili.
E così senza nulla chiedere, oltre alla tutina dalla mia cliente, ai body di mamigà e le calzine coi cuori di Lina, mi sono già arrivati: questa tutina

tutina da matitina
e questo completino

completo matitina
da Matitina ( scusa se li publbico solo ora); questo bavaglino tirolese dalla mia collega Claudia

bavaglino claudia
e questi tre bavaglini da Sonia, la conoscente di cui sopra.

pulcini soniaconiglietto soniaangelo sonia
Che dire Grazie (in ritardo per Matitina) a tutte voi che mi avete pensato: i vostri pensieri mi hanno commossa.

Sempre rimanendo sulla questione regali ci metto anche i Jeans
jeans pink panther
e la maglietta arrivati da mia zia,
capri2maglietta che purtroppo ho dovuto cambiare perchè si era sparsa la voce errata che la Mimi sarebbe nata per il 30 agosto anzichè 30 settembre, e una polo a maniche corte non era affatto adatta. La gita al negozio per cambiare la maglietta ci è"costato" anche l'acquisto di un completino 3 pezzi malgietta pantaloncino e casacca

magliettina capricompleto pink panter

E poi arrivano gli Acquisti.
Dunque dopo le prime 2 tutine acquistate che avete visto, il mercato del paese vicino ha visto l'arrivo interessato della futura mamma e della futura nonna, acocmpagnate dal futuro papà, all'assalto delle bancarelle (due di  numero) che trattano articoli per bambini che sono state diciamo più o meno svaligiate delle poche tutine rimaste che potevano essermi utili per il periodo strambo in cui nascerà la mia marmocchia. Così ne siamo uscite con tutte queste tutine.

sottomarinoconigliettoelefantinococcoliamoci rosa
Questa ce l'ho anche in azzurro che era l'ultima rimasta e me l'ha data per metà del prezzo.
Poi ho acquistato anche qualche body visto che sono richiesti come minimo 5 cambi in ospedale e contanto anche quelli di Mamigà arrivavo solo a 4.

body scrittabody righebody fantasia
E poi settimana scorsa, cercando la panciera-fascia di sostegno, mi sono recata da Prenatal dove c'erano i saldi e.... Ne io ne il papà abbiamo saputo resistere!

Per primo il completino scelto dal papà che desiderava uqalcosa che non fosse solo rosa

completino papi Poi la giacchina invernale
giaccae il cappellino

cappellino
ed un paio di tutine

ponpongattini theVogliate notare il dettaglio dei piedini pliss!

Poi da prenatal ci sono tornata da sola per l'incontro gratuito sul neonato: una chiachicerata di un oretta tipo presentazione tupperware, con poca sostanza e tutta publbicità, ma nel frattempo avevano tirato fuori altre cosettine e finanziata dalla nonna ho preso questa tutina
cagnolinie questo completo scamiciato con camicina
scamiciatocamicinasotto cui ovviamente ci vanno i collant!
collant
Non c'è che dire: rimanere incinta è come tornare indietro a giocare coi vestitini delle bambole!

venerdì 17 luglio 2009

Cuccioli imbranati, pessimi cacciatori.

Non sto parlando di animali, o per lo meno non nel senso stretto di cosini pelosi che ispirano tenerezza, anhe se ad onor del vero ne esistono anche di "cosini" "pelosini" "che ispirano tenerezza", ma sto parlando di uomini.

In internet è prassi consueta il broccolaggio, altrimenti detto "caccia alla passera".  I motivi non li so, ma sono dell'idea che le coppie, i matrimoni nati da internet hanno di base una forte affinità intellettiva ed intellettuale, nemmeno pilotati da un istinto di broccolaggio, tanto più se si considera che il mezzo ti propone solo uno scambio di idee e non uno scambio di tutti quei messaggi subliminali-animali che il nostro corpo è in grado di comunicare e che attraverso una tastiera non passano. Nemmeno attraverso una fotografia dal bel sorriso.

Voglio essere buona, ma solo perchè c'è un po' di fresco, e contemplare nelle opzioni il "broccolaggio di amicizia"  cioè quello in cui non si cerca nulla più che creare rapporti d'amicizai con qualcuno. Seeee..... e volete che ci creda?

Rimane il fatto che i cuccioli imbranati sono pessimi cacciatori.

Prendete un gatto, adulto, cresciuto in campagna.A due mesi fa pratica con la coda della mamma; a tre con le farfalle. A sei mesi di età, quando non ha ancora cambiato tutti i denti da latte sa già che se vuole avere qualche speranza per prendersi un topo dovrà prestare attenzione a mille dettagli, come il posizionarsi sottovento. Ad un anno sa che se vuole catturare il fagiano sa chge deve conoscere veramente bene il soggetto con cui vuole avere a che fare. Ora che cosa accadrebbe se un tenero gattino di 2 mesi fa la posta al fagiano dopo aver catturato solo una farfalla? Accadrà che nella migliore delle ipotesi farà volare via il fagiano senza essere degnato di uno sguardo, nella peggiore una raffica di beccate che lo farà rimanere alla caccia delle farfalle per il resto della sua vita: quelle non fanno poi tanto male, oppure ritorna sui suoi passi e si rimette a studiare più seriamente.

Prendete il classico gatto d'appartamento cittadino che non ha trovato niente di meglio da cacciare che mosche, zanzare, raramente qualche farfalla, e si trova davanti un fagiano. Secondo voi che fine fa? Nella migliore delle ipotesi il fagiano spicca il volo e se ne va, nella peggiore una salva di beccate. Ora se il gatto è furbo alla prima se ne va, ma se non lo è, sta lì a prendersene altre finchè il fagiano non si scoccia capendo che il gatto in questione è un caso senza speranza e se ne va nemmeno con un frullo d'ali, ma camminando.

Ed ecco che arrivo all'uomo.

Il vero cacciatore di femmine, sa che se vuole fare colpo sulla sua preda se la studia, fino a conoscerne alla perfezione movimenti ed abitudini e sapere se è il caso di provarci o no: le sue possibilità di successo sono ben pensate, non buttate lì alla casaccio del caso (l'abbreviazione e CDC, non a caso) e nella peggiore delle ipotesi può arrivare ad aver approfondito la conoscenza di una donna che ha ritenuto interessante, ottenendoneo comunque dei benefici.

Il cucciolo imbranato cacciatore di falene, zompa sulla preda senza la benchè minima preparazione, possibilmente con una frase di scarsissimo effetto e spessore. A quel punto o rimedia il primo vaffa silenzioso e morta lì (leggi il fagiano se ne vola via) oppure si becca la prima randellata. In genere il cucciolo imbranato, o uomo pirla, ci riprova con risultati pessimi rispetto al primo tentativo. Il fagiano potrebbe pure trovarci gusto a randellarlo un po'. Così parte il balletto tentativi-randellate, finchè il fagiano non si scoccia gli assesta una salva di randellate e il cucciolo imbranato che fa? Se è furbo tela, ma visto che per la legge dei grandi numeri se è rimasto lì fino a quel punto furbo non lo è, tira fuori il cartoncino delle probabilità del monopoli con scritto " stavo solo giocando!" Leggasi: "volevo solo fare la tua conoscenza". A quel punto il fagiano di fronte all'ineluttabilità dell'idiozia del suo aspirante predatore, se ne va, passeggiando. 

Ammettiamo però che i cuccioli imbranati si possono anche accontentare di cacciar farfalle per il resto della loro vita, perchè infondo anche le farfalle ci tengono ad essere prede. Ai fagiani piace essere prede, ma di cacciatori degni, mica di mezze cartucce.

Quindi cari uomini che vi siete rinc0glioniti troppo di fronte a Jeeg Robot d'acciaio, e, a seguire, Kenshiro, se pensate di approcciare una Donna, e non una farfallina, con frasi tipo: "cosa ne pensi dei funghi e dei pomodorini pachino" non vi stupite se questa vi massacra, ma abbiate la decenza di non lusingarla perchè potrebbe annientarvi. Giocare il cartoncino delle probabilità vi fa apparire per quello che siete: pessimi cacciatori senza prede o peggio ancora scontenti della farfallina che hanno catturato.

Ma esistono ancora dei veri uomini che conoscano l'arte del corteggiamento e seduzione? Purtroppo sospetto che siano sempre di più delle perle rare, e che se non fosse per la donna che ce li induce a farsi corteggiare saremmo ormai totalmente una specie in via d'estinzione con le femmine dedite solo alla carriera visto che l'altro sesso non è poi così allettante.


P.S. Per il broccolatore sardo che dichiara avere già la sua preda (e sospetto non si tratti di un fagiano se la tecnica d'approccio che hai usato con me è la stessa che hai usato con lei, sempre che una "lei" esista veramente).
La prossima volta che ce vuoi prova' con una, leggiti un po' del suo blog, lascia qualche commento, fatti "annusare" prima, anziche mandare un misero PVT con scritto "cosa ne pensi dei cavalli e dei dogo argentini, visto che ami gli animali", per poi correre ai ripari da una bella salva di legnate con un "Volevo solo fare la tua conscenza". Per fare la mia conoscenza hai quasi 4 anni di blog da leggere. Se proprio ci tieni, vai e fatti una cultura va!

giovedì 16 luglio 2009

Mamma Mia!

Oggi mi hanno prestato "Mamma Mia!" il film con Meryl Streep e Pierce Brosnan.

A parte esserci ribaltati in 2 dal ridere, qualcun'altra si ribaltava nella pancia alle canzoni degli Abba. Ed in particolare su questa:





(la qualità è scarsa ma va bene così)

E non è un caso perchè alla fine del film l'hanno ripetuta e si è dimenata tantissimo!

Beh non sono gli AC/DC ma sempre una pietra miliare della discografia, e a, maggior ragione se penso che gli Abba da piccola mi piacevano un casino!

vaiu che me l'ascolto un po': tanto piace anche alla mamma!
Degenerazioni feisbucchiane....

Prologo: Ieri dopo l'ennesimo filmato annuncio contro i maltrattamenti animali che appaiono sulla "bacheca" di FB per quello che riguarda le attività dei tuoi "amici" di FB, mi sono rotta poderosamente il che ha comportato la rimozione dal mio elenco di amici di quelle persone che a parte il titolo di Laurea o una lontanissima conoscenza non hanno nulla di più da spartire con me e con essa la dichiarazione del mio status:

" Mi spiace, ma non ho voglia di sentirmi bombardata da messaggi animalisti: cancellerò tutti i contatti che ne postano. Non sono io quella che ha bisogno del lavaggio del cervello! Gli stonzi che maltrattano gli animali non si fanno certo impressionare dai vostri messaggi ed io ne ho le palle piene!"


Ovviamente ad uno status del genere sono arrivati i primi commenti, che in realtà è stato un botta e risposta con mia cuggina:

Sara: fai bene! però ti basta nascondere quei contatti al posto che cancellarli... anche se copme minaccia è più efficace...;-)

Laura: no guarda, preferisco tenere tra i contatti amici vecchi e nuovi con cui ho veramente qualcosa da spartire e non solo qualche anno di università o un pari titolo di studio!

Sara: ahahahah! oggi sei minacciosissima! trattami bene Ariel però!

Va detto che mia cugina chiama "Ariel" la grumetta, che come in molti sapranno ed altri no, è Il nome della "Sirenetta" della disney con deliberata storpiatura del tragico finale scritto da Handersen, la cui morale è " se t'innamori di un pirla che ama di te solo un particolare, allora meriti di fare una fine di me' ".
Da questo punto è partita una degenerazione dei commenti degna della più pesante sostanza psicotropa in circolazione convolgento pure Luca e la Betty e il mio capo.

Laura: si si lei sta nuotando come al suo solito, però ti ricordo che fa una brutta fine la Sirenetta... preferirei trovassi una principessa un po' più paracula che fa una fine migliore.

Sara: ma Ariel è la sirenetta del lieto fine!!!!! Principessa paracula... mmm... biancaneve?

Laura: Cenerentola è la più paracula di tutte: si finge brutta e povera con le altre ragazze, poi si fa una doccia si mette un po' in tiro e le frega tutte!

Sara: si ma prima le tocca sguatterare per casa...

Laura: Anche a Biancaneve, solo che lo fa per sette diversamente abili. Lei ha lo spirito della crocerossina, cenerentola c'ha le palle per fingere e battere tutte in volata. La bella addormentata invece una fancazzista pura!

Betty:  Cosa vogliamo dire della Bella Addormentata nel bosco ? Lei si che ha capito tutto dalla vita: Non muove un dito per tutta la storia ed alla fine, sul più bello, si sveglia bella serena e riposata.

Luca: I sette nani sono diversamente alti

Laura: Lo sapevo Betty che mancavi tu in questa discussione altamente culturale! =))

Sara: la bella addormentata oltre che fancazzista è pure quella più svampita. Ariel rimane la migliore! e poi è la più principessa di tutte perchè lo sia in mare che sulla terra! veeeedi!
;-)

Betty: certo che si......volevate che rinunciassi ad un summit tanto impegnato ???

Massimo: assolutamente daccordo.!!!!

Ecco ciò che mi lascia basita è il commento di Massimo: E' assolutamente d'accordo su cosa? Sugli animalisti stracciapalle, su cenerentola principessa paracula, o sul summit impegnato?

lunedì 13 luglio 2009

Scrivere...

Il sacco langue.

In realtà il sacco è dientato il mio luogo di sfogo su questioni e pensieri di lavoro, che al momento è l'unico argomento totalmente esule dalla mia panza che cresce e scalcia. Tutto il resto, ricami compresi, gravitano attorno a me che mi accresco verso dimensioni planetarie. Così per qui rimane poco da scrivere. In compenso però scrivo parecchio nell'altro blog quello della gravidanza, quello che è stato creato apposta per essere monotematico, per non monopolizzare il sacco con un solo tema, anche se poi sempre di me si tratta. Mica scrivo poesiole incomprensibili per esprimere sentimenti nemmeno tanto chiari allo scrittore io! Sono per i messaggi diretti: posso chiamarti una bistecca "bistecca" oppure " sezione trasversale di muscolo bovino ritentuto idoneo alla consumazione umana", mica mi metto lì a descrivertela come " sublieme ode di sacrificio vitale che mestamente ti appropinqui ad umile ed ingrato compito di essere in me trasformata", senza stare a dire che a me già il nome "fiorentina" mi fa di poesia.
Ma torniamo allo scrivere. Non invito tutti quelli che passano di qui a trasferirsi in lettura al "gatto col marsupio" per il motivo fondamentale per cui l'ho aperto: non voler urtare chi potesse sentirsi in imbarazzo verso la gravidanza spiattelalndogli la mia in faccia. Lascio l'indirizzo nel caso in cui qualcuno se lo fosse perso e avesse voglia di conoscere un lato felino poco sospettabile.

Il Camicino della Buona Fortuna

Più che di scaramanzia si tratta di tradizione: giacchè l'agio sembra quello di perderle almeno manteniamo, anzi mantengo le poche che so, tra cui il camicino della buona fortuna.
Per chi non lo sapesse il camicino della buona fortuna è un camicino (ovvio) in batista di cotone o seta ricamato che vien fatto indossare al bimbo/a appena nato (beh dopo il primo bagnetto) e la tradizione vuole che gli porti fortuna. Per fare ciò il camicino deve essere regalato da una persona non di famiglia, ma che ti è vicina: in pratica un' amica, una collega di lavoro, ma non la mamma la sorella la zia o la nonna.
il camicino puoi può venire usato anche come intimo normale, ma se ne ricevi uno solo, come dovrebbe essere, puoi iniziare con quello la collezione di feticci materni.

Mi è venuto da parlare di questo argomento perchè tra sabato e domenica è saltato fuori l'argomento ben 2 volte con 2 persone diverse: Mamigà e V. una futura mamma come me che ho conosciuto da poco e che  è di solo una settimana avanti a me per la gravidanza: lei il termine ce l'avrebbe al 20, io al 30 settembre.

E' inutile dire che con Mamigà ci s'intende (e scanna) su parecchie cose tra cui la conservazione delle tradizioni (anche con meg a dire il vero) così si è finite sull'argomento, chiedendomi se ero a posto col camicino della buona fortuna. Ecco in realtà di camicini ne avrei 4 o 5, 2 di seta (uno bianco ed uno rosso) ed il resto in cotone, ma la questione è che sono camicini che mi sono stati regalati da E. (la mia benefattrice in fatto di corredo premaman ed attrezzature marmocchiesche) che non li ha mai usati per sua figlia. Ufficialmente E. è la persona giusta per la tradizione: esterna alla famiglia con un buon legame, ma il camicino purtroppo no, è un riciclo, e personalmente la cosa, sebbene fatta di buon cuore, mi da un leggero fastidio solo perchè sono dell'idea che nelle tradizioni non si può scendere a compromessi: insomma come ci rimarrebbero gli spiriti dei nostri defunti se la notte di ognissanti gli facessimo trovare castagne di plastica sul tavolo e un bicchiere di succo di more? Insomma il camicino di S. (e la fortuna portata da questo) anche se non lo ha mai indossato è il suo, e non della mia Marmocchia.

La realtà che  ho chiesto a mia mamma di fare sapere semi-spudoratamente ad una persona a me molto cara che avrei desiderio riceverlo da lei. E conoscendo mia mamma glielo avrà detto senza complimenti.
Questa è la vicina di casa con cui credo si sia legato di più nel corso dei 25 anni che ho vissuto tra la circonvallazione della 90-91 e il naviglio grande e che comunque si continua a vedere di tanto in tanto, nonostante i 30 km di distanza e non più i 22 gradini.
Se dovessi descriverla direi che è un po' la zia anticonformista e rivoluzionaria che tutti sognano di avere. Poche frivolezze e coccole: anzi le sue coccole stanno tutte in un bel rapporto schietto e diretto passato spesso ad ascoltare racconti pittoreschi della sua vita negli anni 60-70 e dei suoi progetti scritti. Ripensandoci un po' forse è proprio lei che mi ha dato il "la" per scrivere, buttando lì un semino quand'ero ancora ai tempi del liceo che ci ha messo veramente un bel po' prima di spuntare per benino.
L'angoscia è che non so se il messaggio le è arrivato e non so se è a conoscenza della tradizione. Insomma mica posso attendere x mesi dopo la nascita per il camicino: andrebbe indossato per prima cosa.

Il fatto che poi me ne abbia parlato anche mamigà mi fa puzzo di "qui mamigatta ci cova" e sinceramente se mi dovessi trovare ad avere più camicini della buona fortuna da persone care come lei meg o L. sarei solo felicemente imbarazzata nella scelta di quello da mettere su come effettivo camicino della fortuna. Potrei anche optare per  metterli su tutti contemporaneamente ed avere una bimba-camicina-cipolla della buona fortuna.

Ieri ne parlo con V. La conosco appena, è la vicina di casa di altri conoscenti con cui ha un ottimo rapporto e ci siamo trovate io e lei per una questione di panza; non so se ci saremmo avvicinate per altre cose. Ieri sera eravamo con loro ad una grigliata di condomino: in pratica 3 vicini hanno organizzato e noi siamo stati tirati dentro. Mentre gli altri preparavano noi ci siamo un po' godute il nostro status di donne incinte (capita poche volte nella vita, non goderselo è da pirla) così ci siamo tuffate nel suo patimonio di tutine tutte azzurre ereditate da una sua amica convinte che si trattasse di un maschio, ed invece settimana scorsa salta fuori che è femmina (grazie al cielo ho fatto l'amniocentesi e da lì non si scappa!) . Mi mostra un camicino rosso in seta della buona fortuna e mi dice " Questo lo conosci? è il camicino della buona fortuna: era di mia sorella e ci tengo a metterlo su alla mia bambina".
Sono felice che ci tenga alla continuità di famiglia, sono pure felice che conosca la tradizione, ma non nego che mi si è stretto un po' il cuore quando ho capito che non conoscesse il senso di questa tradizione e cioè che la fortuna viene regalata al bambino da una persona che non è vincolata dalla parentela a volergli bene, e che ogni bimbo ha il suo camicino. Così ci sto pensando un po' su per investire quei pochi euri e regalare io a questa bimba un camicino tutto suo che gli porti la sua fortuna.

Non c'è 2 senza 3: chi mi parlerà oggi di camicino della buona fortuna senza aver letto il mio post?

sabato 11 luglio 2009

Corredo, corredino...

Mamigà-à? Mamigà' dove sei?
questo post senza che mi salti su a dire che " sto correndo troppo" è come un cono crema e cioccolato senza panna montata sopra. :PPPP

Allora...

Ho iniziato lunedì il corso pre-parto vero e proprio, quello in cui ti spiegano molte cose tra cui alnche quelle tattico pratiche del " cosa mettere in valigia per te e il/la marmocchio/a". Farlo è di un utilità pazzesca! Poichè in genere sono tenuti dal reparto stesso ion cui si finirà a partorire ti dicono e-sat-ta-men-te cosa vogliono cosa non vogliono e cosa sei libera di portarti senza finire in balia di amme suocere e amiche che ti dicono loro cosa devi portare e finisci per avere millanta cose e quallo che ti serve non ce l'hai.
Così lista alla mano ho iniziato a controllare quello che c'è e non c'è e quello che anche se non è propriamente così può andare bene lo stesso.
Partiamo dal fatto che la Katia, l'ostetrica che ci fa il corso, è una donna veramente tattica: al capitolo mutande e reggiseni ha detto di non portarne di strette ma di quelle dell'ultimo periodo perchè tanto saremo ancora largotte e che quelle usa e getta o le perdi o non riesci ad indossarle. Per i reggiseni ha detot di rimandare l'acquisto di quelli da allattamento a dopo il parto per 2 motivi: il primo è che mentre saremo lì col nostro fantolino passeremo molto tempo a spiegargli che se vuole mangiare o s'attacca alla tetta o salta dalla finestra, quindi per comodità meglio evitare di indossare il reggiseno. Il secondo motivo è che acquistarlo dopo il parto è un modo per riprendere da subito un angolo della propria vita mollando il fantolino per quell'oretta col papà.
Poi ci ha detto che a loro il fatot che noi si abbia pigiama o camicia da notte non importa: ci ha consigliate solo che abbiano una generosa abbottonatura così non stiamo a spogliarci tutte per allattare ma si slaccia solo quanche bottone e via. Consigliatissima camicia da notte brutta, di quelle che se si impatacca forte non c'importa anche buttarla, per il parto perchè s'inzozza forte. VANTAGGIO: sono sempre più orientata per il parto in acqua che si fa biotte (per i non avvezzi al vernacolo mediolanense leggasi, "nuda") e a me la cosa di essere completamnete senza vestiti mi piace un sacco. Però anche ne caso delle parturienti bagnanti è consigliata al camicia da notte da sbarco che può anche essere solo una maxi maglietta.

Quindi per la mia valigia il capitolo camicie da notte, da sbarco, mutante e non-reggiseni, ciabattine da doccia, sono a posto grazie alla generosa donazione di 3 camicie da notte da puerpera della mia vicina di casa, di un vecchio copricostume che non mi piace nemmeno poi tanto, delle care sloggy che adesso sono molto messe alla prova, del reggiseno che rimane a casa e del riciclo di un paio di finte croc da 5 neuri. Ah c'è anche la vestaglia regalatami tempo fa dalla suocera, consigliata solo se volessimo scendere a bar per un caffè, e secondo paio di finte croc come ciabatte generiche. Calze, salviette ed accappatoio sono già contemplati.

Da acquistare per l'occasione ci sarebbero:
I pannoloni da incontinente
un catino per l'igiene intima
un detergente per l'igiene intima
e un bagnoschiuma.

Il bagnoschiuma in realtà è una cosa che ho pensato io. La Katia ci ha spiegato che affinchè il marmocchietto impari a riconscere la tetta, deve poter sentire l'odore della mamma e quindi niente creme profumate, al massimo se proprio è necessario olio di mandorle dolci, spremitura a freddo che è pressocchè inodore e che se venisse a contatto con la bocca del marmocchio è atossico. Lei ha parlato di creme, ma anche i bagnoschiumi sono profumati, quindi penso che cercherò qualcosa di non profumato apposta.
I pannoloni invece li ho già acquistati. La tatticissima ostetrica ci ha consigliato di prenderli a supermercato e di non farci intortare in farmacia con cose sterili antibatteriche etc che sono solo fesserie.

quindi per me mancano catino e sapone non sapone per la patata.

Poi si è parlato del cambio del marmocchio.
Inanzitutto salviette separate mamma-marmocchio soprattutto perchè il meconio è appiciccoso e una volta pulito il popoci vanno lavate (ah altro che servite e riverite! Ci è già stato preannuncuato che il bagnetto glielo faremo da subito noi!)
Poi 5 cambi in 5 sacchettini separati e numerati così quando si spedisce il papà a prendere la prima sacchetta per il cambio sa che in quella con il numero "uno" c'è la tutina che volevamo far indossare per prima (in pratica c'è stato ventilato che le mamme diventano permalose ;)  ). Cambi che consistono in:
un paio di calzini (ok ci sono ho approfittato della svendita al super per prendere delle calzine bellissime)
un body (ne ho 4 ma tanto era in preventivo l'acquisto di altri)
una tutina spezzata o intera non fa differenza per loro. Pensavo di essere a posto per quelle, col fatto che il termine è al 30 settembre pensavo che della cotonina bastasse, ed invece la katia ha detto che andando in là verso il 30 settembre -15 ottobre ( siamo quelle "più in là" con la DPP nel gruppo) meglio la ciniglia.

Urlo di disperazione: io la ciniglia glie l'ho persa dai 3 ai 6 mesi e per la taglia 1-3 ho preso il cotone! Oddio non che siano molte (sono solo 5) ma di ciniglia in taglia mi sa che dovrò prenderne almeno un paio. Intanto ho deciso di mettere nella bustina del cambio sia una tutina in ciniglia che una in cotone e mi faccio aiutare poi nella scelta da chi di marmocchietti ne ha visti ben tanti.

E poi le buste. Sto pensando di farle in stoffa e poi applicarci su con pochi punti le scritte "1° cambio, 2°cambio, etc..." insomam mi sembrano più carine di anonimo sacchettini di plastica. e Poi posso riciclarle in futuro. Quando a luca ho espresso il mio progetto con le scritte fatte usando colori epr stoffa ha esclamato " oddio mi stai già diventando feticista!" Poi gli ho spiegato per bene come sarebbbe il progetto in questione, ma non mi  parso molto convinto...

Quindi per la mia marmocchia mi manca un detrgente per il suo bagnetto e dovrei essere a posto.

 Intanto il corredo per il "quando torna a casa" procede: ecco a voi il secondo e il terzo bavaglino ricamato: il primo non ve lo mostro solo perchè c'è il nome...

bavaglino fragole
bavaglino fragole dettaglio
bavaglino girasolorso
bavaglino girasolorso dettaglio

venerdì 10 luglio 2009

Mestamente mi rendo conto che purtroppo c'è molta gente disinformata su come si tiene un cane o un gatto.
In realtà più il cane del gatto, anche se le necessità del gatto non sono affatto da sottovalutare.
Tutti a dire " ma io voglio bene al mio cane", ma poi ai fatti?

Ai fatti scopri che voler bene è in genere un "io gliele dò tutte vinte per soddisfare qualche mio desiderio subconscio" e così ti ritrovi con cani inavvicinabili anche per auscultargli il cuore, e che vagano da un veterinario all'altro perchè il proprietario sospetta che sia colpa del veterinario incapace di trattare il suo cane se il suo amichetto peloso si trasforma in una iena mordace sul tavolo da visita. Tutto questo senza che nemmeno lontanamente gli sfiori l'idea che la totale mancanza di educazione data al cane e il comportamento remissivo dell'umano siano alla base dell'intrattabilità del peloso.
Si certo, ci sono anche colleghi che non sanno trattare i pazienti e che non valutano minimanente che ogni paziente è un'entità a se stante fisiologicamente ed anatomicamente simile ad altri, ma caratterialmente diversi e con proprietari più o meno idioti (si ho detto idioti). Purtroppo siamo umani anche noi, non Dei e siamo fallaci di presunzione.

Comunque al di là del trattamento comportamentale errato da parte dei proprietari, per la quale correzione servirebbe uno psicoloco/psichiatra umano più che un veterinario, ci sono cose basilari per la salute del cane che vengono completamente ignorate. A partire dall'alimentazione scorretta di cui sono testimonal certe mortadelle pelose che si vedono in giro,  si sale con la completa disinformazione sulle vaccinazioni per le patologie più comuni dei cani, all'ignorare della profilassi antiparassitaria non solo di pulci, zecche ma anche della filaria piuttosto che del flebotomo, per poi passare alle paranoie del "non faccio sterilizzare la mia cagnolina perchè mi sembra contro natura". Beh è anche naturale che la tua cagnolina muoia per infezioni uterine sostenute dai calori ripetuti o che muoia per diabete indotto dagli ormoni sessuali, ma per la tua ottusità so già che appena starà malissimo, quasi sul punto di morire, porterai la tua cagnolina in pronto soccorso veterinario e ti lamenterai della spesa che vai ad affrontare, per le tue stupide seghe mentali naturaliste, o peggio ancora perchè hai preferito andare in vacanza a Formentera anzichè a Lavagna risparmiando quello che ti serviva per farla sterilizzare quando era giovane.

Ma la cosa che mi lascia più perplessa, e che la dice lunga su quanto le campagne " non abbandonarli" non serva ad un emerito ca77o, è che ad oltre 10 anni dall'OBBLIGO DI LEGGE di tatuare o microcippare il cane contro l'abbandono e lo smarrimento c'è chi, dichiarando amore smisurato per il suo cane, di fare questa semplicissima pratica non ci ha mai pensato e che nella peggiore delle ipotesi alla domanda "E se scappa e si perde?" ti risponde " beh pazienza" (cosa relamente accaduta a me); allora caro stron7o che non sei altro, legalo direttamente ad un palo che per lo meno dimostri quanto sei vigliacco e coglione.

Al di là delle vaccate del "non voglio fare soffrire il mio cane per l'inserimento del microchip (il tatuaggio non si fa più per manifesta inefficacia, oltre per dolorabilità superiore al microchip) io vorrei puntare il dito sul fatto che, secondo me, c'è un inefficace comunicazione sul perchè il microchip sia necessario e che è un obbligo di legge.

Quindi io dico microcippate gente!

Il cane soffre poco più di una puntura, e per quella minima sofferenza che, parliamoci chiaro, fa più male a voi psicologicamente che al cane fisicamente, ne avrete enormi benefici.
Quali?
Il primo fra tutti è che se per disgrazia il vostro cane scappa e si perde ve lo riportano (va denunciata a scomparsa alle autorità competenti), e se lo trova qualcun'altro intenzionato a tenerselo il micorcip attesta che ha già un padrone.
Il secondo, (e non prendiamoci in giro che in Italia si fa in grande "bla bla" di leggi e multe, ma i tutori stessi non possono conoscerle tutte e farle rispettare tutte) è che essendo il microcip un OBBLIGO DI LEGGE se vi chiedono il codice microcip nel vostro cane di età superiore ai 3 mesi, e non lo avete rischiate una bella multa che va ben oltre ai 40-50-60* euro che i miei colleghi possono chiedervi. *(mi baso sulle cifre che ho sentito chiedere nei vari ambulatori dove ho fatto tirocinio gratuito in tutti questi anni)

E se il problema sono i soldi perchè non li avete nemmeno per andare alla piscina comunale, (altro che Lavagna!), chiamate l'ASL della vostra zona e scoprirete qualcosa di economicamente molto vantaggioso, per voi, per il vostro cane, per il vostro portafoglio, ma mi raccomando, se al vostro cane ci tenete veramente, evitate magari di acquistargli i biscottini per qualche mese, ma regalategli un bel microchip.

Il Papà

Non sta a me parlarvi del papà, starebbe a lui, solo che non mi va di punzecchiarlo affinchè scriva anche dei soli aneddoti che viviamo insieme più delle sue emozioni. Non mi va perchè se cercassi di invogliarlo so che ottereei l'effetto contrario di chiusura ( che poi ricadrebbe anche su di me) che di apertura (che per lo meno in privato mi sto godendo). E' un uomo, si sa, vivono l'emotività in modo diverso dalla donne, generalizzando, in modo più introverso, oserei dire.

Però il papà è uno spettacolo, credetemi.

Ve lo lascio immaginare, perchè so che sarebbe fargli un torto se vi scrivessi di ciò che leggo nel suo sguardo, nei suoi sorrisi, nei suoi atteggiamenti e nei suoi pensieri esternati. Così come non sarebbe giusto se scrivessi io delle gag spontanee che ci vengono e che mi/ci fanno ribaltare dal ridere, ma che viste dal di fuori potrebbero sembrare tutt'altro che fonte di risate qualitativamente superiori allo zelig.

Ma credetemi se vi dico che è un vero spettacolo.

mercoledì 8 luglio 2009

Avrò una Bambina...

Il brutto dei blog, o almeno delle impostazioni che ho scelto io, è che per permettere la lettura alle Amiche, alle buone conoscenti e a quelle poche e rare persone a cui sto simpatica senza costringerle a creare un ID splinder, permette la lettura anche a persone di scarsa intelligenza che si palesano piuttosto velocemente con commenti di modi, toni, linguaggio ed argomenti inopportuni, e questo decisamente mi infastidisce quel tanto che basta a non desiderare di condividere nemmeno con persone care, pensieri dolci, che magari mi attraversano la testa per frazioni di secondo ma miliardi di volte al giorno, pensieri carichi di emozione serenità dolcezza e quant'altro che riesco a sintetizzare malamente con la frase "avrò una bambina".

Però sono qui e l'ho appena fatto.

L'ho fatto perchè persone di cotanta pochezza da scendere in turpiloquio in un blog di gravidanza, non sarebbero comunque in grado di capire il carico emozionale che ci può essere dietro a piccole frasi e piccoli gesti, perciò perchè privare le Amiche, le buone conoscenti e quelle poche persone a cui sto simpatica di poterne assaporare un po', anche se non possono vedere gli occhi che mi brillano mentre penso o dico certe frasi? Magari i "miseri", di fronte alla mia piccola gioia, se ne andranno, o forse se ne sono già andati quando si sono visti l'impossibilità di continuare ad essere vigliacchi dietro a commenti anonimi.

E così per colpa di un misero di pensiero e di educazione, mi sono lasciata intimorire. Spero sia felice nella sua miseria di sapere che con 4 parolacce sia riuscito a non farmi scrivere sul blog: non sei riuscito a fare di più perchè la vita è al di qua della tastiera, e le emozioni e le amicizie hanno parecchie altre vie.

Ma torniamo al vero tema del blog: io la mia pancia e quello che vi succede dentro.

Nel primo post di gennaio scrissi:"In questo blog non ci saranno immagini tipo foto di test, ecografie pance da mostrare, no assolutamente no. Le trovo personali e sbandierarle mi pare volgare, nonchè un insulto a tutte le donne che desiderano diventare mamme e non riescono per motivi diversi." Continuo a pensarlo, però se è facile non mettere mano alla macchina fotografica e allo scanner, tenere a freno i pensieri e alla voglia di condividerli, è un tantinello più difficile.

Il banner lassù parla di 28esima settimana. Oh sono incinta da 28 settimane e non ci ho ancora capito nulla del calcolo in settimane: ho passato quasi 36 anni della mia vita sapendo che la gravidanza dura 9 mesi, e che se dici "sono al quarto", oppure "sono al settimo", la gente capisce (ed anch'io); ma se gli dici "sono alla ven-tot-te-sima settimana" nemmeno io che ci sono capisco dove sono. Quindi, rotella Prenatal alla mano (quella che mi hanno rifilato con gli omaggi) vi dico che sono al settimo mese. Settimana più settimana meno ovvio, perchè c'è chi la calcola dall'ultima mestruazione, chi dal presunto concepimento, ma la realtà è che non tutte le donne sono fatte con lo stampino e che la matematica dei flussi ormonali sia perfetta e precisa.
Precisato in quale punto della tabella del gioco dell'oca della gravidanza sono andiamo avanti.
Una cosa che nessuno ti dice in nessuna tabella è che ogni mese ha il suo pensiero fisso.
Ad esempio per me il 5-6 mese è stato il mese della paura: " Oddio e se poi quando nasce mi dimentico di lei e non so darle tutte le cure e lee attenzioni di cui ha bisogno?"
La Cesarina, che è la mia ginecologa, mi ha rassicurato che sono sono pensieri che fanno tutte, il che vuol dire che in me esiste una briciola di normalità. Si ma solo una briciola, perchè quando io e Luca pensiamo a come ci relazioneremo come genitori con la Marmocchietta ci vediamo molto di più come Scorza e Scheggia che come Marlin e Nemo quelli del film della Pixar.

Ora sono al settimo: iniziamo col dire che la ragazza si muove eccome! Ed è bellissimo. Precisiamo una cosa: a volte è anche fastidiosa o dolorosa perchè tira dei gran pestoni o si mette proprio scomoda, ma il bello è sentirla muovere perchè ti comunica che lei è lì e che sta bene. E' quello l'importante che rende bello anche un calcio forte, il fatto che ti dica che sta bene.
A proposito di calci settimana scorsa ho fatto un secondo giretto in moto, ma come passeggera. Ammetto che sulla mia motina con la pancia ci sto ancora, ma non entrando nella tuta preferisco non osare troppo, tant'è che il giro in questione è stato un trasporto semplice in linea quasi retta ( le rotonde non sono curve, ma ti costringono a fare delle piccole deviazioni da una traettoria rettilinea) non ero "ben vestita", ma lo ero alla meno peggio. Beh la Grumetta si è sbizzarrita! Ha fatto di quei numeri in pancia che descriverli mi è quasi impossibile, ma idealmente potevano essere: "capriole di gioia urlando "ancora! ancora!" " In pratica degna figlia di cotanti genitori. So che c'è una persona che legge e che si è preoccupata per il primo giro che ho fatto. Vorrei rassicurarla che non faccio sciocchezze tutti i giorni e che quelle che faccio sono "terapeutiche" al fine di non sclerare del tutto: insomma mi sono vietati salumi e carne al sangue, mi è vietata la subacquea, lasciatemi almeno un giretto in moto e direi che 2 in sette mesi per un totale complessivo di 40 km (forse) non è nemmeno tanto.

Dicono che da questo mese iniziano a sentire i suoni  ed io non ho voglia di attaccar musica di nessun genere. Bah mi passerà: insomma la cultura musicale deve progredire e mio cuggino si è già informato se la sto facendo crecere in sani principi (leggi metal). L'ho confortato spiegandogli che ad Iron Maiden e AC/DC si procede bene. La sua critica è che ci vorrebbe qualcosa di più recente; da brava mamma gli ho spiegato che prima s'impara a scrivere con la matita e poi a mandare gli sms. Ogni cosa al suo tempo. 44 gatti più avanti: non voglio che s'impressioni.

E poi ci sono io.
Io che inizio a non vedere l'ora di poterla pastrugnare tra le mani, di poterla ispezionare più volte al giorno per vedere che non manchi niente. Io che la sento i primissimi giorni tra le mie braccia. Io che ripenso alla Laura piccola, ai suoi ragionamenti di bimba di 3 anni che realizza che dire "no, non vengo" può significare "si vengo", alla Laura piccola che cercava di intortarsi la nonna e la prozia, alla Laura piccola che di fronte agli adulti che la trattavano in modo intelligente riusciva di dire: "Non riesco a decidermi tra il secchiello con Topolino e le cristal ball" e finisce per ottenerli tutt'e due, e mi chiedo quanto potebbe assomigliarmi, quanto mi saranno utili questi miei ricordi di bambina per non sottovalutarla ne sovrastimarla nella sua intelligenza di umana in via di fare esperienze.
E sono eccitatissima all'idea di questa grande avventura che inizierà verso la fine di settembre.
Mi immagino solo cose belle: non sto a badare al neo vicino di casa T. che probabilmente ha le coliche e che piange povero tatino, potrebbero capitare anche a noi, ma perchè angosciarmi ora quando posso godermi bei pensieri di tutine rosa, giostrina ad animaletti buffi sul letto e di sorrisini sdentati?

Ieri sera ero lì a togliere le etichette dai body 1-3 mesi e mi chiedevo se non fossero troppo piccoli. Si tratta di giocare a sorte col futuro, e per fortuna che si tratta solo di vestitini! Sono anche preoccupata che nascendo a fine settembre forse ho preso tutine troppo leggere: l'ostetrica che tiene il corso preparto ha parlato di ciniglia, ma pensando al fatto che ci si ritrova in una stagione di mezzo in cui potrebbe fare troppo caldo per la ciniglia ho preso qualche tutina di cotone a manica lunga (quattro per la verità e forse sono poche visto che in ospedale dovrò portare 5 cambi di tutina body e calzine) lasciando la ciniglia per più avanti, e mi chiedo se ci starà nella 0-3 mesi o se sarà già grossa (oddio la bimba valchiria!). Poi una cosa che mi preoccupa tantisismo è non tanto il freddo quanto il "farla morire di caldo". Magari poi quando mi ci ritrovo appieno nella situazione cambio idea, ma quello che mi pare spesso di vedere in giro è che le mamme per paura che i bimbi abbiano freddo li coprono in modo eccessivo, così la faccia rubiconda "di quello che mi è appena passato sopra un tir" magari lo è più per il caldo patito che per l'effettivo post partum.
Ed intanto tra mille dubbi e preoccupazioni (per fortuna di questa entità) girovago con facica inebetita, accarezzandomi la pancia e di riflesso la mia bimba che mi scalcia.

Ma dov'è finita la Laura sconvolta di gennaio che s'indignava  a sentire il trittico futura mamma, futura nonna, futura zia, preoccupate che il bimbo potesse nascere gemelli perchè i gemelli non sono intelligenti, al posto di preoccuparsi che nascesse sano?
E' finita a non preoccuparsi delle cose "pese" che pesano e incupiscono, e spera che nasca prima del 22 di settembre, perchè la mamma di essere circondata dai segni doppi (due nonni pesci, una nonna bilancia, il papà gemelli) non ne ha proprio voglia. Però povero papà se si ritrovasse con 2 vergini in casa....

Per la cronaca (grazie a san google ho pescato la data 22 settembre) ho scoperto che sotto il segno della vergine sono nate persone di una certa importanza come madre Teresa di Calcutta, Goeothe, Tolstoj, Ariosto, Pavese... Mica gli ultimi pirla passati di qui!

lunedì 6 luglio 2009

Ok non c'ho voglia di fare i miei soliti post.

E allora vai di ricami!

Come primo ricamo ecco a voi il secondo bavaglino terminato per la marmocchia (il primo è col nome quindi per via del toto nome non posso mostrarlo)

bavaglino fragole
però le fragoline ve le voglio far vedere meglio.

bavaglino fragole dettaglio
Ah se vi piacciono ( ovviamente per le ricamatrici che passano di qui) potete scaricarle gratuitiamente qui dal sito di Donna Vermillion Giampa. E visto che ci sono qui potrete trovare molti altri schemi free, e legalmente usufruibili della stessa designer.

E poi queste:

more
Altro giro di RR con una velocità vorticosa se penso che la spedizione di questo ricamo doveva avvenire attorno la fine di settembre! Comunque non rimango senza "cose da ricamare" ho sempre la valigia della grumetta che attende di essere ricamata tutta e ci sono ancora parecchi soggetti da scegliere....


venerdì 3 luglio 2009

Corso Pre-parto

Ieri sono stata alla prima lezione introduttiva del corso pre-parto.

Ammetto che la prima mezz'ora è stata un bel po' deprimente: un gelo un distacco, una mezza lezione accademica con un freddo emotivo da paura, che si è allentato solo dopo 3/4 d'ora quando il primario ha esordito con " in genere tutte le donne arrivano ad un punto in cui chiedono la peridurale, ma ormai non si può più fare" (non epidurale, come spesso si sente un giro: c'è una differenza tecnica tra le due cose).

Lo scopo della lezione introduttiva era illustrare ciò che l'ospedale può offrire alle parturienti, tra cui il parto in acqua. Fino a che non ho visto il filmato sul parto in acqua in cui il bimbo sembra uscire nuotando ero convinta di affrontare una metodica classica, ma poi... Poi la dolcezza di un bimbo che nuota da subito che sembra perfettamente a suo agio ha prevalso su qualsiasi scelta di peridurale, parto "ginecologico" tradizionale, e parto in posizioni alternative e vi assicuro che sulle posizioni alternative avrei molto da ridire....
E non c'è da dimenticarsi che noi siamo scimmie d'acqua! Chiariamoci: non è che me la sono inventata io sta storia della  "scimmia d'acqua", ho letta in un saggio di Desmond Morris, antropologo.

La cosa che invece mi ha lasciato più stupita è il fatto che si può fare il birth planning, una cosa che ho letto e visto solo nei film, ma non credevo possibile farlo al di fuori del mondo della fantasia!
In pratica è una lista di richieste più o meno soddisfacibili fatta dalla parturiente per sentirsi più a suo agio durante il travaglio e il parto. Cose tipo fiori in sala parto, musica rilassante, metodologia del parto... Luca quando ha sentito "musica" ha detto da subito che mi mette sull' ipod AC/DC, Iron maiden e quant'altro.
Io in quel momento ho visualizzato ben altra musica, per una volta è qualcosa che raccoglierebbe il consenso di "musica rilassante" da molti.

Ok ora mi devo sbizzarrire sulle possibili richieste. :)))

Ma il parto in mare? 
Come sempre da parecchi anni, anche quest'anno, a Luglio, incomincia, anzi ricomincia, la campagna per la sensibilizzazione contro gli abbandoni.

E tutti gli anni mi chiedo: " che senso ha?"

A parte fare la presa sui bambini che si affacciano alla vita curiosi ogni matitna quando si svegliano e imparano ogni giorno qualcosa di nuovo nel bene e nel male, Che senso ha fare pesantemente campagne di sensibilizzazione contro gli abbandoni in estate quando sicuramente chi è così stronzo da abbandonare un cane, un gatto ed ora anche conigli furetti e qualsiasi sorta di animaletto da compagnia, di questa campagna con immagini a volte molto truci, se ne fa un baffo anzi due?

Ma al posto di "curare" il male di "toh mi sono preso il cane ma adesso voglio andare in vacanza e non so dove metterlo, ma sì lo abbandono tanto qualcuno lo trova e se ne prenderà cura", perchè non preveniamo più pesantemente il malcostume di regalare/acquistare cuccioli e gattini durante le feste natalizie come se fossero bei pupazzetti teneri?