martedì 8 settembre 2009

Dal medico...
con tutte le impegnative che sono andata a richiedere in questi mesi, ogni volta, dopo aver ascoltato discorsi insulsi, dicevo alla mia dottoressa: " Le serve una boccetta di tanax per i vecchini la fuori?"
Capisco che le persone anziane si annoino molto e che il pettegolezzo sia un ottimo passatempo, soprattutto in un paese piccolo come questo, ma ammetto che rimpinago i silenzi o le accese discussioni di politica tra vecchini dal medico di città dove essendocene tanti di pazienti non si conoscono e non parlano di conoscenti finiti sotto terra.
L'ultima volta che ci sono andata ero lì che, come al mio solito, facevo crocette e ca77i miei (apparentemente visto che pur essendo un paese piccolo la gente non mormora, ma urla) fino a che non si sono accorti della mia presenza.  La solita vecchina cagaca77i che non ha niente da fare tranne preoccuparsi che nessuno le passi davanti, alla clasisca richiesta del "chi è l'ultimo" inizia a spiegare tutto indicando Luca come ultimo arrivato,   entrato effettivamente dopo di lei ( e lei dopo di me) perchè è andato a parcheggiare.
Poichè luca riesce ad estraniarsi meglio di me in quella baraonda leggendo, ho risposto allo vecchina io semplicemente con: " lui è mio marito".
Stroncata la sua foga del " non mi passerai davanti giovanotto a costo di sacrificare il mio bastone sulle tue gengive!", la vecchina punta lo sguardo su di me ed inizia:
"ma che bello signora sono due gemelli?"
"no (ma te i cazzi tuoi?) è una sola ed è femimna." anticipando il sesso per evitare la domanda accappona pelle " è un maschietto o una femminuccia?"
 " ma cosa ricama una bavetta?"
"no ( ripeto : farti i cazzi tuoi?)  è il triangolino dell'accappatoio quadrato ( che tanto non sai nememno cos'è ma ti stronco lo stesso)
"ma che brava"
"Grazie. ( mo' ti fai i cazzi tuoi?)"

Passano tre persone, perchè il tempo dal medico non lo conti in minuti, ma in pazienti, e un'altra signora che entrerà nello studio da lì a breve ( e che è sempre stata sulle sue senza rompere con morti e malattie) si avvicina, mi fa i complimenti e mi chiede se ho deciso come chiamarla.
A lei che comunque ha mantenuto un comportamento quantomeno educato in sala d'attesa rispondo, senza morsicarla, che si l'ho deciso ma non posso dirlo per via della lotteria. Incuriosita mi chiede della loteria, così le spiego del totonome.
Azzittita la vecchietta, sodidsfatta la curiosità della signora, si desta "la sciantosa": 30-35 anni per gamba, abbronzata come un pollo allo spiedo, vestiti decisamente chiasossi per andare dal medico, occhialoni scuri, capelli tiniti e nemmeno poi tanto bene, col l'atteggiamento del " io ho i soldi e sono andata a fare le vacanze in un posto da ricchi", che esordisce con:
"Ah ma allora non è uno scherzo la lotteria?"
"No che non lo è (ma anche te: 2 dita d'acqua padellino e una manciatina di ca77i tuoi, no?)
E a seguire la domanda migliore della sciantosa: "Ma che cos'è un gattile?"
Cioè, scusa, vuoi fare la figa, la donna di mondo, e poi non sai nemmeno cosa sia un gattile?
Glielo spiego, neanche con tanto garbo, e visto che lei deve fare "la donna di mondo" (meglio se facesse la mondina, con la i sostituita da una a) " ah si che lo so (ma se fino a 10 secondi fa non sapevi che fosse!?!?!?), ma sa io ho tanti cani, mi tengono lontani i gatti che tra l'altro non mi piaccione nemmeno tanto, e quei pochi che sono arrivati in cascina da me, sono stati fatti fuori"

"accidenti signora che tatto!"

Ora faccio bene o no a proporre la boccetta di Tanax alla mia dottoressa?

3 commenti:

  1. Detesto socializzare nella sala d'aspetto del medico, e non lo faccio mai. Benedetto quell'architetto che ha progettato lo studio medico nuovo dove mi reco di volta in volta da un paio di mesi in qua: ha diviso la sala d'attesa in tre vani aperti distinti, uno per ognuno dei tre medici proprietari dello studio, ma uno di questi è situato un po' di lato e nessuno lo usa mai (perchè nonostante i turni di visita vengano scanditi dai numeri, la gente ha il terrore che gli si passi davanti così tutti si siedono il più appiccicato possibile alle porte degli ambulatori). Tranne me, che approfittando del fatto che il vano di lato è oltre che sempre vuoto anche completamente illuminato da una parete tutta a vetri, mi ci piazzo a uncinettare o a leggere in una pace degna di quella che regna nel mio giardino :D

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  2. LOL LOL LOL!!

    P.S.
    uh, ma allora non sono la sola che si straccia i maroni quando viene "molestata" in sala d'attesa dal medico!!:-D

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  3. Scusa l'ignoranza, che cos'è il Tanax? Potrebbe andare bene anche per i colleghi impiccioni? Fortuna vuole che, dal medico, ci lasci soltanto il tesserino con un foglietto e le indicazioni di ciò che mi serve ed evito quasi sempre code ed attese.
    Roberta

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