giovedì 17 settembre 2009

Divagazioni

Ho parlato di bavaglini, di coperte, e di tutine.

Ora parlo di me: di tanto in tanto mi serve.

Il banner qui sopra ricorda perennemente che mancano pochi giorni a ritrovarmi senza pancia con una cosa ululante tra le braccia, e la realtà è che ho paura. Intanto nove mesi non ti passano più solo quando sei toxoplasma negativa e non puoi toccare quella benedizione celastiale di salumi e carne al sangue, ma per il resto volano, e l'ultimo mese/mese e mezzo è una specie di bigino dei disturbi che hai avuto dal primo al penultimo mese: dolori addominali simil mestruali, nausea, sonnolenza e spossatezza, ed infine sensazione di completa normalità anche se hai una pancia che ti precede per mezzo chilometro. Alla fine del bigino iniziano le piccole contrazioni, che sono un po' come le scosse premionitorie dei terremoti: ti dicono che arriverà, ma non sai quando. Tutto questo vola via e si vorrebbe tornare indietro, primo perchè è bellissimo, secondo perchè la paura di non essere all'altezza della situazione, dal parto in poi, è avvilente. E nonostante la paura si vuole anche concludere il più velocemente possibile.
Mancano 4 giorni all'inizio dell'autuno e fuori c'è quella nebbiolina che sa di polenta e stufati di carne: mia figlia nascerà in quella che per me è la "stagione calda", come me d'altronde, visto che il mio compleanno è stato solo settimana scorsa. E' la stagione calda dei maglioni avvolgenti, delle tisane, dell'odore delle pentole, che ti avvolgono e ti abbracciano, dei marroni, dei rossi e degli ocra, di quell'aria umida del mattino al limite tra farti aprire i polmoni e farti prendere un raffreddore.
Oggi devo uscire per forza dal circondario "paese e paese vicino", fosse anche solo andare a fare 4 passi a Lodi: un cappuccio, una pasta, 4 vetrine, ma ne sento il bisogno, anche se settimana scorsa non avrei messo piede fuori di casa nemmeno se mi avessero pagata ( però per una visita con vaccino l'ho fatto). Io poi, sempre così indipendente, non guido da 2 mesi perchè mi incastro tra sedile e volante, e questo comunque non mi fa star bene con me stessa.
In pratica sono irrequieta e non so cosa possa aiutarmi a sentirmici un po' meno.

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