mercoledì 2 settembre 2009

La mia lotta contro il caos che imperversa nella cameretta persevera: ormai credo di dovermi rassegnare a qualche fattore mistico, alchemico, sovrannaturale per cui quando una stanza la si indica "cameretta dei bambini" fin dalal progettazione sulla carta, è correlata in qualsiasi modo a "disordine insovvertibile se non per qualche secondo".
Quindi qui apro una parentesi sul futuro ed anche sul passato.
Partiamo dal passato.

Alzi la mano chi di noi non abbia MAI sentito lamentarsi sua madre del disordine in camera nostra quando eravamo bambini, adolescenti, universitari.

Appunto: non vedo nessuna mano alzata.
 
Quindi trasponiamo al futuro.

Quante speranze avrò di vedere la cameretta di mia figlia completamente in ordine una volta che tra un annetto circa (o poco più) ne prenderà completamente posesso?

Appunto: dallo "zero assoluto" al "rare, ma per pochi secondi".

Perciò per adesso mi godo il fatto di essere riuscita a creare una superficie calpestabile piatta senza "cose" tra i piedi tipo percorso ad ostacoli propedeutico al funambolismo. Questo grazie anche ad una manciata di chiodini reggi mensole e ad un paio di fogli di compensato tagliati ad hoc e rivestiti in carta (rigorosamente natalizia riciclata presa dalla mia scatola delle carte da regalo).

Ah e coa più importante è sempre meno "ripostiglio" e sempre più camera della marmocchia.

1 commento:

  1. e se ti nasce una maniaca del disordine di quelle che appena toccano una cosa la devono mettere a posto se no stanno male???
    hey, se nasce così, quando raggiunge gli 8-10 anni me la mandi per una bella "vacanza-lavoro", vero??? :P:P:P:P

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