sabato 4 settembre 2010

Senza cuore?

Si sono decisamente senza cuore.

Lo dico senza falsità: stamattina prima di colazione ho fatto l'ultima cosa intelligente che si potesse fare per il cane di mia mamma.
L'ho fatto freddamente, senza alcunchè. Non ho sentimenti ne lacrime per un cane che in undici anni si è sempre comportato come un ombra dietro le gambe di mia madre. Ne ho avute di più per la Lena, passata a miglior vita per lo stesso motivo e che mi ha dato, nei pochi momenti passati insieme, molte più soddisfazioni.
Mi pesa però lo "strascico napoletano" della faccenda, visto che si tratta di una morte annunciata da tre settimane, come se si fosse atteso il miracolo della guarigione dall'insufficienza epatica.
No quando gli organi cedono, se non sei un essere umano che può sperare in un trapianto, non c'è altro che aspettare finchè la tua vita non perde qualsiasi dignità, e in questo caso, la dignità, l'aveva già persa settimana scorsa, solo che certe decisioni non spetta a me prenderle. Certe decisioni, in quella parte della famiglia, si prendono solo quando gli animali sono in agonia, come se fosse quella la parte più dolorosa della loro sofferenza. Palle, spesso quando sono in agonia non sono nemmeno più coscienti.


4 commenti:

  1. mi spiace ma il tuo non è essere senza cuore. e mi fermo qui

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  2. Tittiz sbloggatabè, per me senza cuore è colui che prolunga agonia al prossimo e non chi da sollievo dalle sofferenze.Tittiz sbloggata

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  3. Non è che averne atteso la morte allevi la sofferenza per la perdita, penso.

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  4. Non lo so non era il mio cane e come si hanno simpatie ed antipatie per le persone si possono avere simpatie ed antipatie per gli animali, e quel cane non mi era affatto simpatico. E' stato un gesto professionale meccanico, con un certo senso di liberazione (sai che palle un cane che abbaia soltanto a te e scappa con la coda tra le gambe se cerchi di farle una carezza...)

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