giovedì 27 gennaio 2011

C'era una volta...

.... una mamma che si sdraiava in silenzio mentre la sua marmocchia si pippava il latte. Poi un giorno la mamma decise che poteva fare a meno di sdraiarsi ed iniziò a raccontare fiabe che incomincinano con "c'era una volta..."

Quando ero incinta, pensavo a quali fiabe raccontare e quali no al grumetto, poi marmocchia. Pensavo che cappuccetto rosso non gliel'avrei mai raccontata. Non tolleravo la morte del lupo con la pancia squarciata: un gesto violento di maltrattamento animale.
Prima ancora quando ero molto più giovane e facevo la tata, preferivo l'idea di fiabe senza cose brutte o cattive: niente matrigne schiaviste o mandatarie d'assasinio, niente discriminazioni razziali perchè grigio anzichè giallo, niente morti atroci nel fuoco o per assideramento.

E poi un bel giorno col pancione ero lì in macchina ascoltando radio deejay, e quel giono c'era Tata Lucia, quella di S.O.S. Tata e di un paio di libri interessanti per noi genitori implumi e sprovveduti di qualsiasi nozione pedagogica.
E Tata Lucia disse:" siamo noi a vedere queste cose atroci nelle fiabe, cose che realmente ci sono, ma ai bambini servono perchè è attraverso le fiabe che conoscono il mondo e che imparano ciò che è buono e ciò che è cattivo, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato."
Già i bambini non hanno conoscenza del mondo ancora, e non comprendono il maltrattamento animale, o la discriminazione razziale: comprendono però che cappuccetto rosso ha disubbidito alla mamma e per questo è finita nei guai ed è stata fortunata che qualcuno l'abbia salvata.

Sta sera ho raccontato il brutto anatroccolo che avevo messo nella lista "no" per discriminazione razziale. Raccontandola per la prima volta ad una bimba di quasi sedici mesi che si spazzava 300 ml di latte vaccino, ho rivalutato il senso della storia: "non importa se chi ti sta attorno adesso non capisce chi sei veramente; hai solo bisogno di crescere e diventare ciò che sei."

Grazie Tata Lucia per avermi fatto rivedere la mia posizione sulle fiabe.

4 commenti:

  1. a volte essere genitori è diverso da immaginarsi genitori! anch'io ero contraria a quelle con i lupi cattivi, ora non me la meno se in qualche favola c'è il lupo cattivo, perchè so che hanno bisogno di personificare "il male". poi però sono abbastanza grandi per sapere che i lupi non sono cattivi ma solo molto timidi, e che i cattivi veri quasi sempre sembrano buoni. ;)
    polly

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  2. Ciao!!!
    Sono due sere che per far addormentare Sofia le racconto le fiabe. Ovviamente lei non capisce assolutamente nulla di quello che le dico.
    Anche io pensavo che il cacciatore che apre la pancia al lupo era proprio brutto da dire ad una bimba ma ... Sofia si è addormentata prima dell'arrivo del cacciatore :)

    Imma

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  3. Bisogna sempre partire dal presupposto che i dadi hanno sempre sei facce, basta girarli per vedere altri numeri che non siano necessariamente un due o un quattro...

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  4. Quanti lupi noi stesse abbiamo incontrato sulla nostra strada senza averli saputi riconoscere?
    Le fiabe non sono che parafrasi della vita quotidiana.
    Roberta

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