mercoledì 26 gennaio 2011

Patchiug-ourking: il tutorial e la nuova tovaglietta per il thè/caffè parte 1

Colgo 2 piccioni con una fava, visto che il tempo che ho è risicato tra giochi in solitaria, pisoli pomeridiani, e nanna della notte, il tutto condito da sensi di colpa verso cose più importanti da fare.

Piccola premessa sulle stoffe. Prima di taglierle e lavorarle sarebbe bene almeno bagnarle (o lavarle) in acqua fredda, asciugarle e stirarle con cura:  si toglie l'appretto e se devono restringersi lo fanno prima di rovinare il lavoro. La scelta delle stoffe: che si tratti di cotonina si sa. So che si usano anche altro stoffe, ma è meglio non mischiare tra di loro. Non dirò nulla sugli abbinamenti cromatici per 2 motivi: il primo è che io lavoro con quello che ho in casa comprato o di recupero; il secondo è che ognuna ha il suo gusto e se si vuole abbinare un viola con un arancione sono solo affari suoi.

Gli attrezzi da lavoro:


base da taglio, almeno una squadretta/riga e il taglierino a rotella. Si potrebbe anche usare la cara vecchia forbice, ma sbagliare il taglio è di gran lunga più facile. Poi l'aiuto misterioso:


 il ferro da stiro! Già proprio lui, tanto odiato quando si ha a che fare con la biancheria, quanto manna-venuta-dal-cielo per il taglio e cucito: tagliare o cucire una stoffa ben stirata evita tagli e cuciture storti/e. Inoltre piegare la cucitura appena fatta aiuta per la successiva. Diventa magari più lungo il processo di assemblaggio perchè bisogna fermarsi a stirare spesso, ma è una fatica che ripaga abbattendo notevolmente il tempo che si passerebbe a scucire. Quindi, se avete scelto le stoffe e avete intenzione di mettervi dietro a patciugare per prima cosa stirate i materiali!


Stirateli anche piegati in 2 o in 4 lungo un unuco asse: se la rotella è ben affilata tagliere 2 o 4 strati non sarà un prblema e un taglio " più corto" è meno difficile da sbagliare, sbandando. Si sbanda anche quando la rotella non è ben affilata o ci si appoggia alla squadretta, spostandola.
Se il lavoro è "di cornice" ad un ricamo stirate pure quello e poi fatene una "centratura": per quanto si cerchi di " centrare il ricamo sulla tela uno o 2 centimentri di qui o di là scappano sempre.


Tagliate anche cimose e bordi sfilacciati del ricamo. Questo vale anche per le stoffe: il bordo sfilacciato è il frutto del taglio-a-strappo che fanno nel negozio e spesso è un po' svergolo.

Ora taglio la prima striscia, perchè voglio fare una cornice "a tinta unita" (non è un gergo da quilters, sono i miei modi di dire) cioè con una sola stoffa.

ATTENZIONE!!!: non parlerò di misure di quanto taglio per fare questo o quell'altro. Ma qualsiasi alteza vogliate prendere aggiungete quello che volete come margine di cucitura su tutti i lati.



Dopo aver tagliato la parte sfilacciata, giro la stoffa in modo da avere il margine appena tagliato verso di me: so che quella è una riga dritta e la uso come punto di riferimento per prendere le misure.


 La squadretta da patchwork è trasparente tutta piena di righine e trattini che sono lì per aiutarci ad andare dritte. E taglio!

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