domenica 21 agosto 2011

A volte iniziare a scrivere un post, che non sembri un banale tema delle elemantari "Ieri siamo andati..." è dififcile, soprattutto se ti senti così

bradipi
dopo una nottata passata a rigirarsi nel letto per il caldo e l'afa, ma ancor di più per la giornata magnifica e stancante passata all'Oasi di Sant'Alessio

Ne avevo sentito parlare, ma non ci eravamo ancora stati. Ieri mattina, svegliati di buon'ora e con buon umore dalla Mimi, pensavamo un po' a cosa fare per non morire d'inedia e di caldo in casa. Io ci stavo pensando e luca l'ha detto così abbiamo fatto armi e bagagli ed in meno di mezz'ora su strade alternativissime siamo arrivati all'Oasi.
Pensavo di trovarmi in un posto sperduto in campagna con ampio parcheggio, ed invece l'ingresso è in pieno paese di Sant'Alessio con Vialone, di fronte alla chiesa, dove un qualsiasi
Castello che si rispetti è. E dietro a Castello l'oasi. Ecco io non sono una naturalista/ambientalista che conosce tutte le differenze plausibili, ma ammetto che l'oasi per come è strutturata mi ha ricordato molto il Tierpark di Berlino
un posto dove gli animali non sono tenuti in gabbia, ma in aree confinate ed ampie, ma sempre in catitvità con habitat ricostruititi e differenziati come fauna e flora: insomam insieme agli aironi trovi tartarughe e pesci. Inoltre sono stato costruiti all'interno del percorso luoghi umidi l'Europa, dei punti di osservazione segreta, dove poter vedere i pesci sott'acqua o i gatti selvatici ronfare e farsi beatamente gli affari loro come se fossero banali gatti domestici (fatta eccezione per la stazza, la zampa posteriore lunga, e la coda più tozza).

gatti
Immaginavamo anche di trovarci un sacco di famigliole con figli appresso, ed invece la "fauna umana" che va per la maggiore all'oasi sono fotografi dotati di macchinoni da paura, che hanno il grande vantaggio di conoscere l'arte del silenzio, altrimenti i soggetti scappano. Immagino che anche nelle altre oasi possa essere così.
Comunque c'erano altri esemplari umani di non spiccato intelligenza che se non c'è uno specifico divieto, o una fisica barriera, non capiscono che mantenere quei 50-80 centimetri da una gabbia con pappagalli può essere una buona cosa. Ma all'oasi pare che questo tipo di primate un po' tonto sia conosciuto e per quesot motivo mettono dei cartelli ben chiari

cartello
E di pappagalli oltre a quelli in gabbia (l'oasi è anche un centro di ricerche, studi e recupero)  e a quelli nelel recinzioni habitat, ce ne sono anche di liberi-liberi, cioè al di fuori addirittura delle recinzioni, li vedi volare anche attorno al campanile della chiesa, e fanno in casino dell'accidenti, forse perchè vivono in nidi di tipo "condominiale"

condominio
Ma i "principi" tra i pappagalli sono 2 Ara, molto affabili che si avvicinano per osservarti e che sanno dire "ciao". ovivamente esercitano un grande fascino sui primati di cui sopra, ed anche su "altri"

mimi
Oltre al percorso europeo lunghissimo e bellissimo, c'e n'è anche uno tropicale che ti dà il benvenuto nella Voliera delle Farfalle, dove entri e rimani senza parole e a bocca aperta. La Mimi invece, che impazzisce per ogni farfalla fotografata, dipinta, o ricamata che vede, a vederle dal vivo si è messa ad urlare di paura. Avvilente, ma spero che col tempo le passerà.
Il sentiero tropicale è parzialmente in via d'allestimento, con vasche e terrari per pesci tropicali, rettili ed anfibi, che possono gradire le attuali condizioni climatiche,ma che sicuramente gradiscono di meno quelle autunnali ed invernali.
Il percorso tropicale è più corto di quello dei luoghi umidi d'europa, ma non meno suggestivo, soprattutto quando entrando nella voliera degli avvoltoi tacchino, questi fanno spaventare Luca volandogli sopra la testa, ed incontrando altri pennuti grossi come pavoni che ti "bloccano" la strada, cioè un corridoio chiuso, per passare all'habitat successivo.

pavoni
Alla fine del percorso tropicale eravamo giusti in tempo per...

volo
Il volo dei falchi! Ma di questo non dico niente tranne che dovete prendere la macchina andare all'oasi e vedere coi costri occhi!

7 commenti:

  1. Interessante!!! Da visitare sicuramente!!

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  2. bello! ma...scusa l'ignoranza: che cos'è quella cosa nella prima foto?? Mi porterei a casa un gatto selvatico...ma credo che il felino mi darebbe lo sfratto esecutivo...

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  3. sono i culi di 2 bradipi!

    Il gatto selvatico è molto simile al gatto domestico. Io prenderei l'ocelot.

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  4. Se avessi la macchina ci andrei di corsa. Anche solo per vedere i falchi...

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  5. Grazie per  il suggerimento!
    credo che sarà una delle prossime mete col camper.

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  6. @nevepioggia: non so come sia la situazione lì per il camper. Davvero non c'è un parcheggio. Ti devi arrangiare con quello che offrono le vie laterali, e non so nemmeno se in zona ci siano delle aree attrezzate per ospitare il camper.

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  7. Cavoli... quello è un problema.
    Magari manderò una mail per chiedere informazioni.
    Grazie Laura

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