giovedì 31 maggio 2012

31 maggio

Buon complemese mio piccolo amore piccolo.

Ridi come una matta, ti mangi le mani in continuazione, mangi anche il papà quando non ti va di divertirti a strappargli i peli delle braccia, conquisti il monod a colpi di sorrisi come si addice alla tua età, dormi come un ghiro mentre la musica egiziana suona a volume alto e rimani poi sveglia uan volta che è finita.
Oggi ti posso dire buon complemese, dopo che alle 2 di stanotte hai pensato di festeggarlo tu svegliandomi.

E' arrivato Pigro!

E mi è già molto simpatico!


E poi è arrivato proprio oggi il giorno del mio quarto complemese!

lunedì 28 maggio 2012

Tommy Preoccupato

Lui è Tommy

E Tommy è preoccupato.

Mamma: " ?More* lo sai che Tommy è preoccupato?"
Mimi: Scì
 (sparapalle di una figlia che altor non sei...)
Mamma: " sai ieri sera quando dormivi è venuto da me e mi ha detto che è preoccupato"
Mimi: Scì 
Mamma: " mi ha detto che la Iaia sta divntando grande e che secondo lui ha bisogno di qualcuno che lgi faccia compagnia come Lui la fa a te, ma lui non può perchè deve farla a te"
Mimi: Scì
Mamma: " Così mi ha proposto di chiamare suo cugino Pigro, ed io oggi gli ho scirtto una lettera a Pigro e lo sai cosa ha detto?"
Mimi: Scì 
Mamma: " che è molto felice di venire a far compagnia alla Iaia e che fa i bagagli per venire qua"

Così ora aspettiamo che arrivi dal regno unito Pigro. Poi molto probabilmente arriverà Nitro il fratello timido di Pigro che, come Timmy il fratello timido di Tommy, vivrà nell'armadio pronto a darsi il cambio col gemello alla bisogna.


* per un lapsus ho scritto 'More con il punto interrogativo. Mentre lo stavo correggendo mi sono resa conto che il mio grande amore piccolo mi sta tirando scema comportandosi a mezzo tra il figa di legno e la frangetta-stronzetta style. Perciò il punto di domanda, in questo periodo di elastici e corde in tira e molla ci sta benissimo.

Sentirsi dannatametne Pirla

A volte credo che la mia vita sia davvero vuota.

Lo credo quando non paga dell'essere mamma, del cercare di barcamenarmi come veterinaria, del cercare di mandare avanti la casa (che tra un po' mette le gambucce e va avanti da sola) , vado a cercarmi delle rogne, dal sistemare il file di un agenzia immobiliare con cui sei in trattativa, allo spiegare ad un collega che tecnicamente è abilitato a fare una determinata operazione, al dover discutere con, purtroppo, gente di scarso intelletto su banali e basilare regole di buona educazione e pacifica convivenza.

Energia e tempo sprecata.

Lo testimonia il fatto che è già passata mezzanotte, ed io per l'adreanlina addosso sono qui a scrivere al pc anzichè essere nel letto a rigirarmi.
Poi il sonno e le energie mancherà a me, non agli altri. Sarebbe bello se fosse un "mal comune mezzo gaudio", ma il collega che non ha capito un cazzo e si è difeso squallidamente, se ne fotterà, ed altrettanto farà lo scemo del villaggio.

E allora ti fermi e ci pensi. Ma ne vale veramente la pena?

Pensi all'amica che ha lottato contro il cancro, all'amica che lotta per i suoi figli e si fa un culo a capannello per dover chiedere aiuto per il minimo indispensabile, pensi all'amica che si fa un culo lavorativamente parlando per gli altri e che avrebbe bisogno di una vacanza coi contro coglioni e realizzi che agenzia, collega, scemo del villaggio, non ne valgono davvero la pena.

Gandhi diceva "sii tu stesso il cambiamento che vuoi nel mondo", e forse avrebbe dovuto aggiungerci "ma prendila con calma, perchè tanto mettendoci troppa energia non lo ottieni prima comunque".

Adesso avrei voglia di cambiare solo me stessa, e capire alla veloce che ci sono un sacco di cose più importanti e cambiabili in modo soddisfacente, mentre tantissime altre non ne valgono affatto la pena.

Ma prima ancora vorrei che mi saltasse addosso un bel sonno, che mi faccia riposare davvero e non che mi lasci agitata tutta la notte e con così poche forse da essere già stremata mezz'ora dopo la sveglia.

venerdì 25 maggio 2012

Torta!

"Mimi facciamo una torta insieme?"
"Sì"
"Come la facciamo con le fragole e la panna o col cioccolato?"
"Panna e cioccolato"
"Va beh, metà e metà"

L'entusiasmo è alle stelle tanto che non è possibile farle una foto bella come se le fa fare di solito


E via si parte con la crema al cioccolato!






Poi la bagna sul pan di spagna!





E poi il cioccolato!


Fino all'ultimo strato





E poi tocca alla torta con le fragole, ma l'entusiasmo, forse anche per la fatica di impastare la crema, bagnare il pandispagna e farcirlo è un po' scemato:


Ma la magica comparsa di un coltello e delle fragole da "appiccicare" nella crema rivitalizza!


E strato dopo strato si arriva anche alal fine di questa torta





E poi alla fine, si mangia!


Le torte sono tutte preparate "col trucco": Basi di pan di spagna già pronte, crema pasticcera e farcia al cioccolato da montare col latte freddo, panna montata con il panna fix, però la soddisfazione di farle insieme ( ed anche un po d'incazzatura per i "no" e i "faccio io" senza spiegazioni) è da mastercard!


giovedì 24 maggio 2012

Camaleonte!


Beh quasi...

Luglio

Stressata (un po', ma non eccessivamente) dal momento di rifiuto totale che sta vivendo Marina (no vuole andare nido, no vuole pasta, no vuole piscina, no vuole uscire) sto valutando l'idea di non farle frequentare il nido estivo, un po' per assecondare il "no vuole", un po' per risparmiarmi i nervi. Il che è paradossale: da oggi a luglio la fase di rifiuto potrebbe essere bella e che passata, e non è assolutamente certo che tenendola a casa il mio sistema nervoso ne tragga giovamento.
Oltre alla situazione "forse mi risparmio un po' di stress" c'è anche una questione economica di "giorni in cui ci andrebbe effettivamente/mensilità intera da pagare". Dovrei essere via con entrambe le ragazze la prima settimana e poi ho, a libera disposizione, una casa in montagna sulla quale conterei per fare finesettimana lunghi tipo partire con le bimbe venerdì mattina e rientrare il lunedì mattina e sottrarci al caldo della pianura, o almeno ce lo si augura. Con questo programma al nido estivo ci andrebbe solo per 10 giorni, anzi 10 mezze giornate.
Si potrebbe pure pensare di stare su tutto il mese di luglio in montagna, ma non è cosa per una serie di fattori tra cui, il più importante, un papà che pur di non rimanere senza le sue tre donne si sparerebbe una strada molto curvosa e in alcuni punti molto ripida come pendolare e non mi va. Poi ci sono i gatti che sinceramente non saprei se portarli con me o lasciarli alle cure di mia mamma (di cui mi fido più che ciecamente come gattara), senza contare che là come non ci sono pericoli tanto da poter lasciare una bimba di 2 anni davanti a casa senza esserle per forza accanto, non c'è nemmeno un negozio dove poter prendere pane e latte.
Certo a caval donato non si guarda in bocca, ma ci sono comunque dei fattori che non sono da trascurare. Magari tra 3 anni quando anche la Iaia sarà quel autosufficiente da fare le scale della casa di Ponna, si potrà sperimentare un mese con uno stile di vita completamente diverso da quello di tutti i giorni fatto di pane fatto in casa (alla come viene viene), scatolette e bustine knorr.
Così inizio a fantasticare su un luglio molto "materno" di mattinate con quell'ora al parchetto, pranzi (e magari anche cene) studiati in anticipo, pomeriggi di pisolo e di "spiaggia nudiste" sul balcone, organizzando anche qualche ritrovo tra mamme.

lunedì 21 maggio 2012

la mastercard non serve

Ombrello a rana comprato da Maria Teresa euro: un tot
Stivali di gomma rossa: 8 euro
Latte preso al distributore sotto la pioggia: 2,60 euro
tua figlia che salta nelel pozzanghere e canta l'inno del corpo sciolto, NON HA PREZZO!!!!

Mo' basta!

Quando è nata Valeria, comprai Insieme non per gli articoli ma per la vignetta del segno zodiacale: ce l'avevo per Marina mo faceva piacere averla anche per Valeria.Casualmente in quel numero si apralva dell'arrivo dei fratellini e delel cose che sarebe meglio evitare per fomentare gelosie et similia.
tra i vari "devi dare il buon esempio tu che sei il fratello/ sorella maggiore" da non fare, c'era anceh il non limitarli/colpevolizzarli se il nuovo arrivato si fosse svegliato per i giochi, il vociare, e perchè no, i capricci del maggiore. ok, grazie del suggerimento, ma ora basta.
Valeria ha 3 mesi e mezzo, Marina 2 anni e quasi 8 mesi. Non ho mai detto " ecco hai svegliato tua sorella!", ma oggi ho detto basta, e gliel'ho rinfacciato dopo un frignisteo pazzesco piantato sulle scale perchè l'ombrello bagnato lo abbiamo lasciato fuori a sgocciolare.
Vuoi che abbia l'età che ha e quindi capisce quello che può (e ne capisce tante); vuoi che per l'età che ha, ha la sua fase di capricci particolari; vuoi che l'ora è quella del pisolo perciò è stanca, ma oggi la mamma ha detto "stop" alle giustificazioni. Tutte cose sacrosante, che passeranno, ma a giustificare troppo mi sa che si fa altrettanto male che a colpevolizzarli continuamente. Così oggi le ho messo davanti il fatto che i suoi capricci con frignisteo per l'ombrello hanno svegliato la Iaia che se la dormiva della grossa, e che questo non va bene. Certo il tutto mica detto con tono da Biancaneve che chiede aiuto agli scoiattoli per pulire la casa dei 7 nani; piuttosto col tono della strega cattiva molto molto incazzata. Ovviamente sono partite anche le minacce: se tutto questo baccano lo fai per l'ombrello alla prossima volta l'ombrello viene buttato via.
Risultato? Ho ottenuto che la smettesse di frignare e che si mettesse a letto per il pisolo senza fare storie.
Avrò sbagliato? Non lo so: ho il dubbio di forse stare a chiedere troppo ad una bimba della sua età.
Per i rimorsi mi aggiorno a sta sera.

venerdì 18 maggio 2012

Della Gelosia

Spesso mi chiedono se Marina è gelosa.
Francamente, se lo è, non saprei riconoscerlo. Primo perchè sono, anzi siamo, figli unici e quindi la gelosia del fratello non la conosciamo affatto per poter avere un metro di paragone; e secondo, se la gelosia si misura in capricci e richieste d'attenzione non saprei come distinguere quelli di gelosia da quelli dei normalissimi 2 anni e sette mesi.
Per quello che posso dire non mi pare che Marina sia gelosa di Valeria tanto da volerle far male per riavere la mamma: faceva qualche storiella quando le davo la tetta, mentre ora dice: "anch'io tetta", ci si appoggia su con la bocca (a tetta coperta) si alza dice " Gnam gnam gnam, è buonissima!" e finita lì.
La Mimi ha presente di avere una sorella, quasi fosse una cosa che c'è sempre stata; non sa esattamente come comportarsi, tipo evitare di urlare o dare scossoni al passeggino mentre la Iaia dorme, ma se non facesse queste cose avrei un piccolo genio ultra maturo per la sua età.
Al nido mi dicono che è attentissima e delicatissima con i bimbi più piccoli della classe dei piccoli.E vi lascio immaginare l'orgoglio di mamma come si gonfia.
Da mamma non pedagoga, direi di avere una bambina per nulla gelosa della sorella minore, che ha capito che ci sono giochi che per lei non hanno più tanto interesse e che possono essere dati alla Iaia, o forse non si ricorda che erano suoi.
Da veterinario che sa che dietro a manifestazioni di relativa calma possono nascondersi disagi (e si parla di cani e di gatti, ma le analogie sono davvero tante) mi viene da dire "mah, speriamo che non sia così".
Però queste foto a me fanno una grande tenerezza.



(la Iaia è nascosta dal dirigibile)

Non sono stata io a dirle " vai vicino a tua sorella che vi faccio una foto insieme", è Marina che va, la cerca, l'abbraccia.
I casi sono 3:
1 - Le vuole bene
2 - La sta studiando per farla fuori
3 - La sta circuendo per allearsi contro mamma e papà in un futuro più o meno remoto.

giovedì 17 maggio 2012

Il gatto che ricama: piccoli lavori su commissione

In verità non sono i primi ricami su commissione che faccio. Avevo iniziato quando ero ancora studentessa principalmente con bavaglini, così qualche lira e qualche matassina nuova, mientranano in tasca e nella scatola dei fili. Ora a casa in maternità e senza alcuna certezza lavorativa a fine mese (il mese scorso come veterinario ho guadagnato 30 euro lorde) ho ripreso a fare piccoli ricami su commissione, al momento solo 2, lo stesso "soggetto" dalla stessa persona che li utilizzerà come regali di compleanno.
Tutto nasce da questo ricamo che ho fatto per me:

Che è stato accolto con tanto entusiamo dalla Vale che mi ha chiesto di fargliene uno per lei, ed è nato questo:


Il suo entusiasmo, la passione per il lavoro artigianale e per l'originalità (almeno credo) l'hanno condotta a chiedermi se potevo realizzargliene altri 2 per 2 sue amiche che hanno compiuto gli anni:



Speriamo sia l'inizio di qualcosa di nuovo.
Però ci tengo a precisare una cosa: io non sono una ricamatrice bravissima, sono uan che si diverte e lo fa con passione. Credo tuttavia, visto certi obborobri che vendono come "ricami fatit a mano" qui in zona di potermi mettere sul mercato anch'io, che oltre a passione e divertimento ci mette una certa ricerca negli schemi e nella personalizzazione che va ben oltre ciò che viene proposto dalle scarse riviste di settore: scarse in numero e in qualità dei lavori proposti.
Insomma un Saint-Aubin, nella sua semplicità fa la sua porca figura.

martedì 15 maggio 2012

Festa della Mamma

Ponna, domenica mattina, interno giorno.

Luca: "Quando torniamo a casa devo mettermi lì a tirar fuori qualche foto delle bimbe e mandarle ai Vicini di casa di mia mamma così se le scarica"
Laura: "Possiamo anche fare come prima che le facciamo stampare e gliele spediamo"
Luca: (Con fare seccato tipo devo spiegati tutto io?!?!?!) "Oggi è la festa della mamma vorrei mandarle qualcosa, sai?"
Laura: (con la Iaia in braccio) " beh cosa aspetti a farmi gli auguri?"
 Luca: ( con faccia da "che diavolo stai dicendo Willis? ma un po' meno negher e poi seguito da faccia "doh, nuts!" ) .... (poi con faccia da paraculo) "auguri!"

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Ecco è una festa a cui mi ci devo abituare. Ed è una festa che mi piace. Mi piace un po' meno quando il lavoretto del nido, che non è proprio stato fatto da Marina (e vabbeh!) è stato distrutto dalla stessa in meno di mezz'ora. Non in modo irrimediabile, però ci tengo, ecco. Magari quando sarà più grande e li farà lei avrà un po' più di accortezza.
Mi sono fatta anche un ricamo, che non nasceva esattamente per questo scopo, ma che ci si adatta alla perfezione. Ho creato lo strofinaccio della mamma:


Un golden retriever con un cesto di cuccioli misti? Fa molto di Femmina di golden che fa da mamma adotitva: di immagini di questo genere ne è pieno il web, tra cui una hakita inu che adotta dei paperotti e una gatta che adotta conigli. Poi ammetitamo che la faccia un po' sfatta ma felice il golden in uqestione ce l'ha e qual mamma non ha mai avuto una faccia così? Ed infine una frase emblematica, di quasi tutte le mamme (tranne quelle che hanno uno stuolo di babysitter, colf e quant'altro) ma non solo loro.

Il là me lo ha dato Roberta che in fatto di "Mazzi"  è una che se ne intende. Ed un'altra che se ne intende è la mia consuocera, che abbastanza cose in comune in comune con Roberta, ma non di certo il ricamo, cosìm gliel'ho fatto io per il suo compleanno.

Con una piccola variazione: a parte il colore dello strofinaccio in sé, ho fatto i fiori in azzurro anzichè in bluette.


 Non tanto per sfizio, ma perchè ero a Ponna ed avevo finito il filo! Fortunatamente avevo dietro anche un altro lavoro e lì c'era questo azzurro che è molto vicino come tonalità a quello dello strofinaccio (dicesi gran botta di culo). Ammetto che a me questa variazione piace parecchio.


E se vi state chiedendo come sono andate a finire certe divagazioni il test è risultato negativo, ma l'assicurazione moto è arrivata! Ed ora sono un consapevole tronchettodella felicità motociclistica.

Educazione Musicale

E ' una parte importante che spetta ad ogni genitore, quello dell'educazione musicale.
C'è chi raccatta su il primo CD denominato "canzoni per bambini" e glielo fa ascoltare senza porvi attenzione, c'è chi invece sceglie con cura ciò che fa ascoltare ai figli in base ai propri gusti musicali.
Per la mimi e per la iaia noi si alterna canzoni per bambini, scelte con cura, e pietre migliari della discografia: ad esempio stamattina ho fatto un giro un po' più lungo prima di parchegigare per far ascoltare alla Mimi Aqualung che passava su Virgin Radio.
La macchina è fondamentalmente la nostra aula di musica dove si fa di base storia del rock grazie alla sopracitata emittente radio. Ci sono anche discussioni sulle scelte musicali tipo "La bella tartaruga" di bruno Lauzi contro " the city of blinding Lights" degli U2, e considerato chi è più vicino tra me e la mimi all'autoradio, la scelta non è mai democratica.
Ora a pochi mesi di distanza dal traquardo anni 3, la mimi ricorda i brani musicali, canta e chiede.
Cantare: s'impegna e parecchio, facendo anche delle grandi marmellate di canzoni, passando da il valzer del moscerino a volevo un gatto nero ai 2 liocorni per approdare a cocco e drilli e al coccodrillo come fa.
Chiede: ci sono 2 tipi di richieste: quella di cosa ascoltare in macchina e il "mamma canta" facendomi sentire un personalissimo jukebox. Entrambe le richieste danno molto spesso soddisfazioni, come la richiesta della colonna sonora di Cars, che forse è una delel più belle degli ultimi film disney-pixar soprattutto perchè non è stata scritta apposta.
Ma la richiesta che mi inorgogliosisce di più è quella che ha iniziato a farmi da sabato: "mamma canta Cacca molto".
Se state pensando a quella cosa orrenda che è la canzone della cacca vi sbagliate di grosso.
L'ho detto io scelgo con cura cosa gli faccio ascoltare, e se si deve parlare di cacca allora che sia qualcosa di "culturale" come l'inno del corpo sciolto.
Orgoglio di mamma, mia figlia 2 anni e 7 mesi, canta, a modo suo, l'inno del corpo sciolto.
D'altronde so di bambini che alla stessa età cantavano  bandiera rossa in spiaggia o wonderful world di zucchero, e allora vai di Inno del corpo sciolto! Che noi, di famiglia, lo possiamo cantare a ragion veduta.

venerdì 11 maggio 2012

Domani Ponna

Con tre post direi che potrei farci proprio un tag.

Domenica scorsa ho esordito con " potrà anche esserci brutto, ma il prossimo fine setitmana mi piacerebbe andare a Ponna". Oggi le previsioni danno un pressocchè discreto tempo.
Dal post precedente con l'elenco del "penso a" le cose si sono evolute nel seguente modo:
Il portachiavi ha trovato ricamo e stoffina, ma non è ancora stato assemblato;
Portaspaghetti, clip, e coperta sono pronti per partire e si aggiungono una lampada da comodino con relative lampadine a basso consumo, e uno scopettino per il Water sempre by Ikea.
Scatola kit sopravvivenza della ricamatrice preparato con kit, pezzette, porta aghi, forbici e relativi progetti mentali.
Accendigas e bomboletta di gas pronti, a cui si sono aggiunti un tot di bichcieri della cocacola, 6 mugs, 2 bicchieri di plastica, un barattolo per il caffè a tenuta ermetica, dei barattolini porta spezie riciclati, una scatola di metallo e una scatoletta di paglia del thè.
Anche il quaderno ricettario è pronto, ma non ho trascritto nemmeno una ricetta e non penso di fare in tempo oggi a fare qualcosa.

Ecco, ora a parte il cosa mangiamo in questi 2 giorni, dettaglio insignificante direi, e la borsa con cambi e vestiti, devo ricordarmi di:
prendere il lettino da campeggio per la Iaia;
il vasino per la mimi;
il powercream o similare per pulire il lavandino del bagno;
il dispenser che ho svuotato;
 e chissà cos'altro mi verrà in mente prima di domani mattina!


giovedì 10 maggio 2012

Eh c'avrà le sue cose!!

Se state pensando a me siete fuori strada.
Si sta parlando della Mati, la mia macchina la Volkswagen passat sw con 246 mila e un toc chilometri, quasi quarantasette.
C'ha, come dire la sua età, e come tutte le macchine datate ha le sue magagnine, che fanno al felicità del portafogli del meccanico.
Stamattina, il finestrino posteriore destro appenariparato decide che non ne vuole sapere di chiudersi. Panico!!! E' il finestrino della Iaia e la Iaia è con me, quindi una soluzione per arrivare fino dal meccanico VA trovata. Mi getto in un cantiere per togliermi dalla strada, che come tutte le provinciali e statali italiane NON HA una corsia d'emergenza ne tantomeno spiazzi.
Mi scuso con gli operai per l'intrusione, che capito il problema mi chiedono se possono aiutarmi e si raccomandano di stare attenta nell'andare dal meccanico.
La strada per andarci passa sempre davanti allo stesso concessionario che ha fuori un Transporter, e il pensiero ci va, visto che Luca quando si parla di cambiare macchian pensa direttamente al Vito.
Però, no non mi sembra il caso: dopotutto ha qualche magagna, ma mi porta più che decorosamente in giro.
Dal meccanico si scopre che è solo un piccolo problema di guarnizione-pattino che si è rotto col tempo e quindi il finestrino si disassa e non si chiude. Roba da niente: un po' di attenzione e posso tenermela così anche senza cambiare il pezzo.

Poi arriva l'ora di andare a prendere la Mimi.
decido di godermi un po' di aria fresca, coi finestrini davanti (e solo quelli) abbassati.
E sento un botto e poi un fruscio strano.
No, non mi è esplosa una gomma: il rumore id sottofondo sarebbe più forte e diverso e soprattutto lo sterzo non dà problemi.
Accosto, perchè sta volta un posto per accostare c'è, e sento un altro botto.
Scendo e la mia macchina ha perso le mutande.
Sì le mutande! Pel pezzo di plastica che copre dal di sotto il vano motore, per poco non l'ho perso in mezzo alla strada!
Mi faccio la ragione che E' SOLO UN PEZZO DI PLASTICA, così lo raccatto da terra, lo butto nel bagagliaio e riparto, ma la macchina, nemmeno 50 metri più in là fa un nuovo rumore.
Riaccosto e chiamo nell'ordine, Nonna, per un recupero marmocchia; nido, per avivsare che sono in ritardo causa guasto della macchina; Meccanico per sapere se la devo lasciare dov'è o se posos per lo meno portargliela in officina; e Luca, che dopo aver accantonato l'idea "cambiamola", alla mia domanda " ma cos'è il giorno della Mati oggi?!?!?!?" esordisce con: "eh c'avrà le sue cose!"

E' bello sapere che non sono l'unica a pensare in casa che le mie auto hanno una loro personalità.


amore di mamma...

.... l'olio che ti ho messo era il johnson, perchè il cloro della piscina ti ha lasciato la pelle screpolata; la polvere bianca era il talco per asciugarti le pieghe delle cosciotte, delel ascelle e del collo.
Io ti chiamo lattonzolo perchè ti attacchi alla tetta come un maialino da latte, un lattonzolo appunto, sei rosa come un porcellino, ed hai pure il ricciolo come il codino di un porcellino.
Quello che dice la nonna non ha importanza: ti chiama pure zucchina.

No non sei capitata in una famiglia di cannibali, perciò non abbiamo intenzione di mangiarti, ma anche se lo fossi stata, dopo quello che hai prodotto oggi con le tue chiappine  che è migrato fino al collo e ti ha fruttato un bagno d'emergenza, direi che no, dcisamente non abbiamo intenzione di mangiarti.

mercoledì 9 maggio 2012

dubbi seri

Ieri sera la mamma mi ha messo su della polvere bianca.
La sera prima invece mi ha cosparsa tutta d'olio.
Mi chiama Lattonzolo.
Mi dice che sono tutta da mangiare.
Anche la nonna lo dice.

Inizio a temere di essere finita tra i cannibali.

Si può dire...

... mal comune mezzo gaudio?

Ieri sera mi è stato riferito che oltre al mio seggiolino sono state rubate 2 autoradio, con rottura del vetro in una macchine e scasso del cilindretto in un altra. So di queste perchè sono di persone che conosco. Forse è successo anche ad altri che non cnonsoc nello stesso paese la stessa notte.
Si può dire mal comunw mqzzo gaudio?
Bah non lo so.
Mi sento un po' meglio perchè la mia macchina apparentemente non ha riportato alcun danno (forse perchè più vecchia ed hanno preferito aprirla in altro modo); mi sento un po' meglio perchè so che non sono venuti solo per me, ma hanno fatto una razzia e ci sono caduta dentro anch'io che non avendo un autoradio bella ( la mia nuova costa 60-70 euro) hanno preso il seggiolino fico in alcantara.

Però vorrei che esistesse davvero la gilda dei ladri come ad Ank-Morpok: furti con preavviso in modo da lasciare aperto così eviti che rompano qualcosa, equi nel contenuto se sei ricco rubano di più, e se rubi senza licenza sono i ladri della gilda ad occuparsi di te, e non ti piacerà affatto.
Però ci vuole anche il Patrizio al posto del governo che abbiamo ora latirmenti fanno loro la gilda e non è cosa buona.

martedì 8 maggio 2012

Grandissimo Cornuto

Per colpa tua ora ho mal di testa, cervicale e mal di pancia.
Per colpa tua ho passato la matitna tra carabinieri, meccanico e negozio di articoli per infanzia.
Per colpa tua ho pranzato alle quattro di questo pomeriggio.
Per colpa tua ho dovuto acquistare un sedile auto per la Mimi nuovo di pacca perchè il mio Chicco Neptune Edizione Limitata Black Label te lo sei fottuto dalla mia macchina sta notte.

Non ti auguro niente di male, ne niente di buono. La mia considerazione te la sei già presa facendomi trovare la macchina aperta e obbligandomi a posticipare tutto quello che dovevo fare stamattina. Per il resto non ti meriti nulla, nemmeno uno sputo in faccia: mi pare di averti già dato abbastanza con un seggiolino auto.

il mio piccolo amore grande

Le mattine in cui si alza la voce per farsi obbedire, non si contanto.

Poi ci sono le mattine come questa, che non senti volare una mosca e ti chiedi cosa starà combinando, preparandoti mentalmente a trovarla nuda che gioca in cameretta, e poi ti si presenta invece in cucina, con le calze in mano, ma vestita tutta da sola.
Beh con qualche imprecisione come la canottiera completamente al contrario, e la maglietta col dietro davanti.
Le calze in mano, e ci può stare: di tanto in tanto non le azzecca giuste.

Ma lo sconto no: le mutande, amore, è meglio metterle.

Però ti sei vestita tutta da sola e questo cancella molte delle mattinate con urlo, ma gioca pure a tuo sfavore: ora so che puoi farcela da sola e non hai più scuse.

venerdì 4 maggio 2012

Tabi

La Tabita, detta la Tabi, o Tabi e basta, ha l'insufficienza renale cronica.
Capita, ci sta: ha 12 anni ed è una delle cause di morte più comuni nei gatti anziani.
No non è ancora morta. é viva e vegeta, ma non mangia perchè uno dei sintomi dell'IRC è la formazione di ulcere in bocca, e lei ne ha una piuttosto grossa sotto la lingua.
Ha fame, lo si vede, perchè arriva insieme a tutti gli altri quando è ora della pappa, ma non riesco a mangiare perchè le fa male e solo lei lo sa quanto.
Non sono angosciata dal fatto che un giorno la vedrò e saprò cosa devo fare.
Sono angosciata dal fatto che so cosa posso fare ADESSO per lei per farla stare meglio e del fatto che devo letteralmente risicare il tempo per starle dietro, a partire dall'alimentazione forzata via siringa con cibo diluito, che è una lotta sia contro gli altri 3 bastardi che sono decisamente allettati da omogeneizzati e pappe specifiche molto aromatiche e stuzzicanti, sia con lei che scappa, si oppone contrastando la sua fame per il suo dolore.
Dovrei anche metterla sotto flebo costante in vena, ma non ho uno spazio riservato o riservabile in cui metterla senza essere disturbata dalla routine giornaliera ne tantomeno da Marina, troppo piccola per capire che la Tabi va lasciata in pace.
E' l'angoscia del padrone-veterinario quella che mi assale: quella in cui so cosa posso e devo fare, che cozza con la disponibilità in tempo di poter fare le cose: non mi posso ridurre sempre dopo le 21-22 di sera per darle le attenzioni che necessita.
E pur sapendo come andrà a finire, non ho nemmeno il coraggio di porre fine anticipatamente alla sua vita per evitare che ci arrivi trascurata.
Ecco questo mi angoscia. Mi angoscia il fatto di arrivare all'ultimo giorno e rimpiangere di non aver fatto tutto quello che potevo per farla stare meglio e felice fino all'ultimo.

giovedì 3 maggio 2012

festa della mamma, regalo, e divagazioni.

Laura: stamattina andando al nido, guardavo le aiuole di camomilla e papaveri, e ricordavo con rabbia e nostalgia la strada per rovescala e san damiano la colle

Luca: :)

Laura: domenica prossima è la festa della mamma e sono al seminario, ma se vuoi farmi un regalo gradito regalami 3-4 ore di libertà per andarmene via in moto

Luca: cominciamo con una? che piano piano ti riabitui alla moto ? :D :PPPPPPPPPP

Laura: senti mo'....

Luca: dì mò...

Laura: in 3 o 4 ore con la mia motina non vado poi tanto lontana: che ne so, Rovescala, San Damiano al colle passando per Gerenzago e Genzone

Luca: però ti ci spacchi il culo a metà dopo 3 anni :D che palle...

Laura: tranquillo che il callo al culo lo sentirò il giorno dopo dolermi

Luca: mi sa che ci metti di meno :D cmq direi che si può fare...

Laura: no perchè mi fermo al bar e mi faccio una luuunga bevuta analcolica contemplando lo scampolo d'assenza

Luca: DEVORESISTERE.......TENTAZIONEEEEEE

Laura: tu dillo e poi ti darò ben ragione per averlo detto

Luca: ecco vedi! sempre così.. :( tu battute sì, a me vengono tarpate le ali.. :'(  Cominciamo a vedere quando il meteo migliora :(

Laura: Esiste l'anti acqua e la sublime poesia della bestemmia sotto la pioggia.
....
....oddio...
vedo la storia che si ripete: ho ordinato un pezzo per la moto a pippo, e sono "in ritardo".....

Luca: O_o però non hai il pianto facile...


Laura: no ma m'incazzo facile...adesso ne abbiamo parlato e "per simpatia" mi è venuta la nausea...

Luca: perfetto direi :D

Laura: se non fosse che ci tengo al mio pc inizierei a sbatterci su violentemente la testa

Luca: il tavolo... USA IL TAVOLO!

Laura: perchè? vuoi cambiarlo? Basta che me lo dici domani vado da ikea per il tubo...

Luca: no, probabilemnte regge più del pc...e se schianti sul pc magari rompi ANCHE il tavolo :-/

Laura: beh, se dovesse essere.... potrai poi cantare bohemian rapsody

mercoledì 2 maggio 2012

Sempre Ponna

Va bene lo ammetto: quella casetta, per quanto dififcile da vivere con bimbi piccoli quando piove mi ha conquistata un angolo di cuore. E così penso.

Penso a fare un bel portachiavi per "la chiave". Niente a che fare con le comunissime chiavi blindate o quelle standard da portone d'ingresso, ma una romanticissima chiave di quelle che si vedono per lo più nei libri illlustrati per bambini, nera, che sa di storia.
Penso di portare su delle cose tipo le clip per chiudere i pacchetti, o un contenitore per gli spaghetti, presi all'ultima gita da ikea.
Penso a portare su questa coperta


 che secondo me là ci sta benissimo;
Penso a creare un "kit di sopravvivenza" della ricamatrice mettendo in una scatola tutti i mini kit che ho in giro in modo che ho qualcosa da ricamare casomai mi dimenticassi il lavoro qui o finissi tutto quello che mi sono portata dietro;
Penso che con quei ricami potrei farci de cuscinetti appendibili con scritto "sono dalla vicina" "sono al parchetto" "sono nell'orto" "sono su all'ultimo piano" ;
Penso a ricamare dei "bavaglini" cono scritto zucchero, sale, etc... da mettere su barattoloni della rocco bormioli;
Penso a portare su un accendigas che ho nel cassetto, ricaricabile, che non uso in casa, ma che là  tra cucina, scaldabagno a gas, caminetto e stufa, tornerebbe comodo e di molto;
Penso a crearmi un ricettario con quelle ricette che faccio sempre, ma che non ricordo mai i dosaggi o tutti gli ingredienti in modo da non essere presa alla sprovvista;
Insomma penso a "lasciare" il mio segno.

E dannazione il clima è inclemente per un sacco di tempo!

Buon Non-complemese!

Tu mio piccolo tesoro piccolo, di cui parlo poco perchè sei talmente buona che non ti si sente; tu che hai smesso la quotidianità delle colichette, per lamentarti di tanto in tanto delle cacche impegnative salutandole con enormi sorrisi; tu che quando ti chiamo "scoreggiona" mi ridi giuliva; tu che hai imparato a riconoscermi da un paio di settimane e lo vedo da come mi guardi; tu che hai preso la foto-cartigienicità di tua mamma; tu che ti chiamo "lattonzolo" ed hai pure il ricciolo come la coda dei maialini; tu che hai assaggiato l'altro ieri il gelato alla vaniglia di Ikea e non ne sembravi poi tanto disgustata; tu che segui con lo sguardo Lenticchia e guardi tua sorella come se fosse una dea; tu che ti trastulli con poco tipo strappare i peli dal dorso delle mani di tuo padre; tu che da brava cucciola mammifera trovi il capezzolo di notte orientandoti con naso e bocca; tu che sgambetti come una matta mentre ti metto il pannolino e te ne stai a gambe all'aria mentre non ce l'hai; tu che non sopporti stare nuda; tu che hai il naso intasato da quando avevi due settimane di vita per le "schifezze" che ti porta a casa tua sorella dal nido; tu che mi stai facendo mettere via alcune tutine col magone perchè rimarranno lì come ricordo e mi fai sentire tutto il peso dei "momenti che non torneranno più"; tu che hai già imparato a scalciarti via le coperte; tu il cui cuore, come quello di tua sorella, è stato rapito dal bruco afono a cui regali lunghi sorrisi estasiati; tu che ti chiami Valeria, ma che per me sarai sempre Iaia, Buon non-complemese, perchè sei nata il 31 e ad Aprile come a Febbraio e a Giugno Settembre e Novembre, dovrai accontentarti di un non-complemese. Poi a Gennaio farai l'anno e questo non conterà più.

martedì 1 maggio 2012

No!

Credevo che la fase del "no!", si fosse conclusa già da tempo, ed invece scopro che si era solo trattato di un warm up, e che ora è "in piena fioritura".
Ci sono dei momenti in cui si dimentica del contratto sindacale in cui è previsto rispondere sempre e solo "no!" e si comporta in modo umano e civile, o forse anche questi momenti sono previsti dal contratto sindacale per rendere ancora la fase del "no!" ancora più snervante.
Poi ogni tanto ci si butta pure un "sì" o meglio il nuovo tormentone " sì, va bene" che non si sa dove l'abbia imparato, ma di certo le piace anche se sono del tutto convinta che sappia di cosa si tratti.
Ma al logorio del "no!" ho socvato una tecnica interessante per sopravvivere, se non mi è già partito l'embolo: rispondo con "lo prendo per un sì", e le cose sembrano poi funzionare come si deve.

Ponna

Ponna lo trovate qui.
Esattamente si tratta di Ponna inferiore. N° residenti: 40. E' uno di quei dettagli che scopri quando vieni agganciata dalla vicina di casa residente e logorroica, che vede sempre le solite 39 facce, ed appena ne arriva una nuova, non può fare a meno di chiacchierarci. Comprensibile. E di per sè pure piacevole, perchè ti dà un senso di civiltà, anzi no, di comunità, che non esiste da nessuna parte tranne che in questi sperduti paesini di montagna, dove lo straniero è benvenuto e non guardato con diffidenza, ed è uno stile di vita a cui ti ci devi abituare alla svelta atrimenti è un incubo. Fortuantamente io mi ci adeguo alla svelta. :)
Ponna non è stata una scelta: cioè non ci siamo messi a tavolino a cercare uan località così e cosà. Ci è capitata. Lì la Betty, la mia più vecchia amica, che sembra sempre ieri l'ultima volta che ci siamo viste, quando nel nostro rapporto c'è un buco di almeno 15 anni di scelte che ci hanno allontanate, ha una casa che può tranquillamente ricordare "the Burrow", beh non proprio così accrocchiata, ma si tratta di 7 stanze (bagno escluso) impilate una sull'altra. Questa casa non viene più usata, così per non lasciarla sempre chiusa che poi ci rimette, ce l'ha proposta. Gratis.
Siamo andati a vederla Mercoledì scorso, e l'impressione, complice il clima decisamente invernale, non ci ha conquistato. Fondamentalmente perchè è una casa con uno spazio "giorno" molto piccolo occupato da un tavolo abbastanza grosso, camino, stufa, credenza e contro credenza rendoendo quasi impossibile muoversi o giocare per una bimba piccola come la Mimi, senza contare anche l'ingombro carrozzina Iaia.
Anche se questo ha giocato a sfavore, sabato, siamo partiti determinati per provarci, e siamo stati gratificati da una mezza giornata di sole, che ha permesso il soggiorno delle sorelle finemese all'aperto, una nella carrozzina a ronfare, l'altra a godersi una panchina tutta per sè tra didò e yogurth da bere.


Da principio, prima ancora di vederla, pensavamo di farci il ponte del primo maggio e rientrare mercoledì mattina con calma, ma sabato prima di partire abbiamo controllato il meteo, ed optato di rientrare domenica mattina evitandoci pioggia, freddo e lo stress di contenere una bimba di 2 anni e mezzo in un ambiente troppo stretto.
Però sabato è stato proprio un bel pomeriggio.
Il sole entrava per bene in casa tanto che si stava meglio fuori che dentro, come in tantissime altre case di montagna. Finestre spalancate e accensione della stufa verso le 18.30 giusto per non venir colti impreparati.
Mentre le sorelle finemese si godevano il bel clima sorvegliate dal di loro padre, mamma faceva quello che va fatto: pulire. Però sono quelle pulizie che ti fanno stare bene, forse perchè ti permettono di curiosare tra cose non tue (col permesso dei padroni di casa), forse perchè sai che quello è un posto dove vai per rilassarti, forse per il fascino "del nuovo" anche se più che nuovo si tratta di novità, un po' come aprire una scatola piena di cose.
Ed ora penso a quando sarà il prossimo soggiorno a Ponna, che è meteo-dipendente per ovvi motivi.
E al profumo del fumo di legna, che appesta un po' ma che a me, il solo sentirlo, mi rasserena.