domenica 30 settembre 2012

Ce l'ho!

Il " Mai più senza"!

Ce l'hanno regalato, presentandocelo come " è una cosa bellisisma, vi piacerà moltissimo!" due settimane fa alla festa del mio compleanno.

Ho pensato a di tutto ma mai che fosse questo:



Motivazione: "perchè voi andate in campeggio"

Sì vero noi andiamo in campeggio, ma...
...ho già tutto quello che mi serve dal punto di vista tazze piatti e bicchieri, e soprattutto nello stesso spazio occupato in macchina da questo zaino ci faccio stare molte più cose di quelle contenute in esso.

Ora devo capire come fare se metterlo su e-bay, o parlare con chi ce l'ha regalato e magari restiruirlo al negozio on line...

E devo anche parlare con chi ci ha regalato il trolley della roncato, perchè davvero non ce ne facciamo niente.

sabato 29 settembre 2012

Oggi...

...mi sposo.

E piove, cazzo.

Dunque, negli ultimi tre giorni ho girato come una trottola, non solo per il matrimonio, che a parte quella sensazione di " ho dimenticato qualcosa di importante" che mi assilla da ieri sera ( forse è panico prematrimoniale) dovrebbe essere tutto a posto, ma c'è stato anche il compleano di Marina, una casa decisamente sottosopra, la Iaia che sta meditando di mettere il nono dente, la suocera che non rompe ma è un umano in più in casa, e chi più ne ha ne metta.

Però ieri mi sono fatta 3 ore dall'estetista che a parte rimettermi un po' in ordine, mi ha permesso di staccare la spina da figlie, quasi marito, parenti, casa...

E poi verso l'una la sorpresa: Mamigà è qui! E sono, siamo felici come una Pasqua, manco fosse passato Babbo Natale, anche se si tratta solo di un Matrimonio. Che sarà sotto L'acqua.

Va bene che siamo Subaqui (come dice la Mimi), che a Luca l'idea del matrimonio in immersione gli era venuta, ma un briciolo di bel tempo no? Anche perchè io avrei un vestitino molto smanicato in seta leggera e non credo che mi terrà poi tanto al caldo... ed ho anche un inizio di raffreddore, ri-cazzo.


Mi sa che tirerò fuori la mantella blu con cappuccio in lana che mi sono fatta regalare per il compleanno mentre ero a caccia del vestito per oggi.

Potrebbe perfino venire una tormenta di neve.

Ed ora vado. Vado a preparare una borsa di cambi per me e Luca, che non ci metteremo i Bermuda come il marito di alahambra, ma io un paio di jeans e la maglietta di Yoda me li porto dietro, insieme alla felpa di Homer Simpson " if you want good luck rub my tummy".

giovedì 27 settembre 2012

Buon Compleanno amore!

E sono 3.


Ci sarebbe da scrivere qualcosa di particolare di toccante per il tuo terzo compleanno, e persa io nelle millanta cose da fare, ci proverò.

Da che parte iniziare? Ci sarebbero mille mila cose da dire. Ci sarebbe da dire che da un giorno con l'altro mi stupisci per quello che mi dimostri saper fare, voler fare, per come impari velocemente, per come ti adatti alle situazioni, come la novità della "cuola matenna" tu che giàal primo giorno volevi rimanere lì in confronto ad alcuni tuoi compagni che non hanno ancora metabolizzato.

Tu che ieri mi guardi e mi dici "non grattarti lì (la crosticina di un graffio della Iaia) che poi ti esce il sangue" e  poi mi dici " quando vieni, vieni" perchè occupata a cambiare la Iaia e non potevo venire ad aiutare te.

Tu e la tua personale accademia della crusca, con "devo puliziarmi le mani", io toglio, io salo (voce del verbo salire), io piangio, io pingio (spingere), i subaqui, e chissà quante altre ci attendono.

Tu che alla faccia della "cainite" saluti tua sorella, le dai i bacini, le fai il bagno e vuoi prenderla in braccio.

Di toccante non so che scrivere, so che è semplicemente meraviglioso averti, avervi, e nonostante mi fai urlare e arrabbiare, mi fai anche ridere e star bene.

lunedì 24 settembre 2012

Lista nozze

E' il capitolo più scottante: quando parli con qualche coppia sposata ha sempre da qualche parte uno scheletro nellarmadio: il regalo completamente inutile. Mia madre aveva un set di piatti da pesce, ma se glielo chiedo mi sa che ha / aveva anche altro.

Noi questo problema purtroppo/per fortuna dovremmo raggirarlo: vivendo insieme da 14 anni la casa è a posto, perciò abbiamo deciso di fare "il viaggio di nozze" se non fosse che le mie amiche si sono informate ed hanno chiesto come regolarsi, ma quelli non direttamente connessi a me, si sono adoperati per fare altro, chi proponendo chi invece mettendoci di fronte al fatto semi compiuto, dicendoci: "ah vi abbiamo preso una cosa bellissima, vi piacerà tantissimo!"

Nel caso qualcuno passasse di qua e volesse partecipare al regalo di nozze gli farò avere senza falsi complimenti il mio codice Iban: per motivi organizzativi abbiamo dovuto saldare il viaggio senza poter fare come fanno tutti gli altri che danno il nominativo dell'agenzia e fare in modo un po' più "anonimo".

Comunque, preguastandoci il viaggio a Sharm el Sheik di riposo, sesso, immersioni e riposo (Luca forse scriverebbe due volte sesso) con l'intenzione di mercanteggiare per accessori da danza quando non si possono fare le altre tre cose, e ad un orribile set taglia mela e melone visto al supermercato, pensavo agli orrori di nozze, altrimenti detti " mai più senza!". Ecco per i "mai più senza"il miglior sito che conosca è D-mail: tempo fa ci feci un post dopo una serata passata a cazzeggiare con Mamigà su quel sito e il suo famoso cuoci pollo per microonde.

Ora essendo i nostir invitati una ventina compresi bimbi e genitori degli sposi, e non essendoci tra questi zie rincoglionite nè amici ecclettici o tironi, vedo molto remota ( e con molto sollievo) la possibilità che arrivino dei "mai più senza". Però, c'è un però. Manca quel qualcosa per cui ridere.

Vi va di scegliere ( e regalarmi virtualmente) un oggetto preso su D-mail? In pratica mi mettete la foto tra i commenti e poi vediamo qual'è il "mai più senza" migliore!

domenica 23 settembre 2012

Fedi

Una delle più ritrite discussioni tra sposi è: " io ho ceduto su tutti i fronti e tu niente!" riguardo alle decisioni dul cosa e non cosa fare.

Una di queste discussioni sono le Fedi, o Vere a dir che si voglia, e ci tengo a sottolinerare che ho ceduto io. Saranno anche il simbolo più significativo del matrimonio, ma rimane pur sempre un anello e ne io ne Luca ne portiamo, perciò la cosa che mi preoccupa di più è: "le porteremo mai dopo il giorno delle nozze?"
Preoccupazione lecita, rafforzata dopo una visita in gioielleria se si pensa che le attuali quotazioni dell'oro si aggirano attono a 50 euro al grammo, e che per motivi tecnici si sconsiglia di acquistare fedi sotto i 4 grammi (troppo sottili, usura dell'oro...)  quindi fatevi 2 conti e ammesso di trovare qualcosa risicato a 4 grammi a testa, è comunque una certa qual cifra, solo che di risicato così non abbiamo trovato nulla e se l'anello piccolo (il mio) partiva come minimo dai 350-400 euro in su immaginatevi quella da uomo. E parlo di una cosa semplice, liscia monocromatica senza lavorazioni.
Stavo esultando al pensiero che avremmo fatto a meno quando dalla mia bocca, e sottolineo mia, Sento uscire le parole 2 e in argento c'è qualcosa?"
Cioè io, io che non le volevo propongo di prenderle lo stesso in argento?
Sì, perchè mi pare che Luca ci tenga (magari poi lui la porta davvero), perchè mi sento uno schifo in gioielleria, ad uscircene a mani vuote quando siamo sempre stati trattati bene quelle poche volte che ci siamo stati, che la mia bocca agisce per conto di non so chi, senza rendermene conto.
Così abbiamo ripiegato sull'argento ad un costo quasi regalato in confronto all'oro.
A pensarci fa quasi brutto: fedi di nozze in argento. A guardarle sono decisamente meglio dell'idea: potrebbero perfino venir scambiate per qualcosa di più prezioso, che ne so, platino.

Venerdì sera Luca le va a ritirare, ed ora sono qua, incise ( beh se devo averla la voglio incisa), nella loro bella scatolina bianca e...
...e realizzo, che tirarle fuori dalla scatolina in municipio fa davvero brutto, che non ho pensato ad un cusicnetto porta fedi (che per la verità ho sempre trovato un po' deprimente, perchè una volta usato non ha più senso) che tempo per farne uno non ne ho e che questo mi mette in una posizione precaria, anzi un po' di me'.
Così penso di contattare l'amica Mamigà, che non solo ricama, ma è anche bravisisma a cucire e quindi lei potrebbe realizzarmelo carino a sua fantasia, magari apribile così
Sono lì che sto scrivendo l'sms e realizzo che lei per il mio matrimonio sta già facendo molto, e inizio a sentirmi una me' a chiederglielo. Così non completo l'sms (ne invio), e penso che dovrò trovare una soluzione.
Scarabocchio nei mei pensieri soluzioni su soluzioni, tra cui anche l'idea " vaffanculo lo prenderò in uno di quei posti che si occupano di questo", idea che viene accartocciata con brivido orrore e raccapriccio e scagliata più lontana di tutte le altre ripensando a "le bombo".
Poi penso a ritroso: voglio un cuscinetto che eventualmente faccia poi da profuma biancheria.
E se avessi un profuma biancheria che possa adattare allo scopo?
come una doccia gelata l'idea mi investe e corro nell'armadio dal quale tiro fuori questo:


E' un vecchio acquisto di quando organizzavamo le vendite di beneficienza: se non ricordo male ( ma non ci giurerei poi molto sulla mia memoria in questi giorni dopo la grande figura di me' fatta con Alahambra) lo dovrebbe aver ricamato Tittiz, e visto che, per questioni organizzative non facciamo la festa grande che stavamo archittettando per il matrimonio che avremmo voluto fare l'anno prossimo, mi fa molto piacere che ci sia qualcosa di suo. E se non è suo pazienza: questo cusicnetto l'ho acquistato perchè mi piace, e credo che possa possa servire allo scopo.

Che ne dite può andare? devo solo metterci 2 nastri e direi che è perfetto!

venerdì 21 settembre 2012

quasi otto...

... ma forse anche nove.

Le gengive dell'ultimo incisivo e del primo premolare sono piuttosto bianche. A breve molto a breve perderò una bambina per avere una tagliola.

chiedo umilmente scusa.

Ad Alahambra.

ti ho confuso con un altra persona, sono andata cercare le tracce nel mio blog, che fortunatamente sono riuscita ad importare tutto da Splinder, per scoprire che la Single che voleva andare a Santiago di Compostela ed era ( o è, non lo saprei dire) motociclista, ha un nick name con un po' di lettere in comune col tu, che inizia per A, e che siete apparse tra i commenti a poca distanza l'una dall'altra.

Solo che ora mi chiedo:

Tu chi sei?

Perchè non mi ricordo affatto di te.

Non c'è da scusarsi per il papiro che hai scritto, anzi, mi ha fatto piacere leggere che effettivamente ci sono molti più punti di contatto di quanto pensassi ( beh ovvio se sono partita dai presupposti sbagliati....).

Analogie?

Questo post nasce come "spin off" (oddio manco fosse un serial tv!) da un paio di comemnti ai post precedenti. Doveva esere una cosa "ad personam" ma poi ho pensato che certe cose è bene metterle in chiaro, perchè una rondine non farà primavera, ma 2 fanno già pensare ad un nido e relative conseguenze.
E' più che normale fare un trasfert tra il proprio vissuto e quello che sta vivendo qualcun'altro: dipende molto quanto si conosce di quel qualcun'altro, per poter sovrapporre le situazioni e fare/dire le proprie considerazioni. Miciapallina ride e inorridisce con me per la questione delle "bombo", Mamigà (che ha questo cuore meraviglioso del preoccuparsi per gli altri) invece si preoccupa che io mi goda il momento e non me lo rovini con le mie mani (accidenti se mi conosce!). Ma non si tratta quasi nemmeno di analogie, ma di ricordi, esperienze condivisibili.

Vedi Alahambra, io non trovo le analogie tra me e te che invece trovi tu. Primo perchè io del tuo matrimonio non ne so nulla quindi non posso forzare il mio vissuto di ora nel tuo dell'altroieri, e secondo perchè, se non mi ricordo male di te, fino a pochi anni fa eri single, ci siamo avvicinate come bloggers solo perchè accomunate da una passione per la moto, e proprio in quel periodo pensavi di farti il cammino per Santiago di Compostela con una tua amica. Io a quell'epoca ero già sposata, da anni. Siamo andati a convivere un anno dopo esserci messi insieme, nel 1998 e noi di anni allora ne avevamo solo 25, studiavamo entrambi e lavoravamo entrambi. Sono già 14 anni che alla mattina uno dei due si alza e prepara il caffè per due, che quando si va a fare la spesa si prende il cibo per due, che si pensa a esigenze diverse per due. Siamo già passati da 2 crisi dei 7 anni, 2 tesi di laurea, 2 gravidanze, 2 post partum e da non saprei dire quante liti che sembravano essere la fine del tutto, e siamo ancora qui, ma non in 2, in 4 per non contare i gatti, altrimenti arrivo a 8.
Noi di fatto siamo già sposati da anni. Non è di certo un dannato pezzo di carta che mi farà cambiare lo stato civile da nubile a sposata al prossimo rinnovo della carta d'identità, che rende "legali" le mie figlie, da naturali (e non venitemi a dire che questa stronzata non è di impronta cattolica!), perchè come naturali se dovesse accadere qualcosa a me e a Luca sarebbero sole al mondo senza nonni anche se i nonni ci sono. Sono le cose di tutti i giorni, e le difficoltà della vita che fanno una coppia "sposata". Non un pezzo di carta che fondamentalmente noi prendiamo per proteggere le nostre figlie.

E non è di certo per "l'emozione del momento" che mi dimentico i pezzi in giro o non realizzo che tra una settimana mi sposo. Anche tu hai organizzato il tuo pomposo matrimonio in chiesa col vestito bianco scontato all'80% tutto da sola e solo in un mese, senza affidarti a nessun professionista che si scapicolla per trovarti l'idea per le bomboniere, o il fiorrista, o il ristorante, o il viaggio di nozze, e nel mentre hai gestito 2 figlie di sette mesi una e 3 anni l'altra, e relativi inserimento alla scuola materna, denti, svezzamento notturno ed esigenze varie?
Anche tu ti sei sposata perchè hai un bene così alto, un figlio, da proteggere da una burocrazia tanto stupida?

Se sì allora ci sono tutte le analogie che vuoi tra il mio e il tuo matrimonio, fatta eccezione per la chiesa e il vestito bianco.

giovedì 20 settembre 2012

nuova accademia della crusca

"Io mi sono spaventata perchè Lenticchia ha portato qualcosa e poi è corretto"

Corretto: participio passato del verbo Correre.

" e poi tu hai riduto"

ma questo non ha bisogno di spiegazioni.
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piccolo bollettino del secondo giorno senza tetta, con accettazione del biberon. Forse il fatto di conoscerlo da sempre come alternativa alla tetta in assenza della mamma, ha aiutato.

Risvegli notturni pochi: "parla" nel sonno, il che non è facile da interpretare trattandosi di lamenti semi-frignosi. Avrei fatto a meno della sveglia alle 4.45, per riaddormentarci alle 5.15, ed essere poi definitivamente svegliata ed in piedi alle 6.15....

mercoledì 19 settembre 2012

a meno di 24 ore...

...abbiamo spazzato il primo bibe di latte della mamma con la mamma senza fare storie.

E sono belel cose: speriamo fosse solo l'inizio ;)

Dopo 15 anni...

... tra una settimana mi sposo.

L'ho realizzato ieri mentre la Dalila, la mia parrucchiera (anche se pora sarebbe da chiamare pettinatrice, ma è odioso) mi rimetteva a posto il taglio in previsione dell'acconciatura, che sarà nulla più che una messa in piega sostenuta da lacca e forcine. Io! io che avevo questi capelli qui


e pensavo che il giorno del mio matirmonio avrei avuto un'acconciatura da urlo, tanto da finire sulle riviste specializzate, ed ora ho un taglio sfilato corto, ma non cortissimo (altrimenti sembro un istrice). Pazzesco vero?

quindi...
tra una settimana...
mi sposo.

( e non sono omini che esultano)

Ed io, ieri, mi sono svegliata (mentre ero sulla poltrona della parrucchiera) sulle parole di Mamigà "Voglio vedere una bella sposa a fine mese" che non possso assolutamente permettermi di truccarmi da sola!!!!
Cioè avevo prenotato manicure, pulizia viso e baffi per il giorno prima, messa in piega per la mattina del gran giorno ma non il trucco pensando "massì, mi metto un po' di mascara e via".
La Daniela, l'estetista, mi fa il miracolo di imbucarmi (e sfancularmi un po') per sabato mattina, e per fortuna: già è complicato prendermi nelel foto senza "una faccia da cazzo" se poi per il giorno del matrimonio fossi pure risultata brutta, sarebbe stato anche peggio! Cioè, le possibilità che io risulti comunque male in foto sono altissime, ma almeno cerchiamo di salvare il salvabile.

Comunque il panico.Già perchè per poco di sposarsi non se ne faceva più nulla. Nel marasma di: inserimento alla materna, preparativi per il matrimonio, dentini che spuntano come funghi dopo un acquazzone, mi ero dimenticata del "piccolo" "insignificante" "dettaglio" che dovevamo firmare in comune per le pubblicazioni! Fimato di corsa lunedì sera, ieri in una telefonata per confermare che tutto sia a posto con l'altro comune scopro che gli devo far avere il nulla osta, che a causa della dimenticanze delel firme verrà pronto 2 giorni prima della data delle nozze. Devo ricordarmi di mandarlo prima via mail e poi di portarlo il giorno delle nozze. 
 
Nel panico aggiungiamoci tutte le cose da fare all'ultimo minuto come, ritirare i fiori dell'addobbo ( uno semplice trasportabile che farà sia municipio che ristorante) il bouquet (con cui ho giocato la carta faccia come il culo con mia zia, che per le questioni organizzative di 3 post fa non è stata invitata), i confetti, e chissà che altro.

Non paga da ieri notte ho deciso di togliere la Iaia dalla tetta ed ora sono in giro come un semi zombie attendendo che si svegli per andare in posta, pregando che si arrenda alla svelta al mio latte via biberon.

il caffè in via endovenosa è gradito.

martedì 18 settembre 2012

un grande passo

Mi rubo un atitmo di tempo tra quello che è stato fatto e quello che c'è da farsi.

E' un periodo un po' così tra i preparativi per il matrimonio ( se non lo sapete andate qui e seguite il tag) l'inserimento alla scuola materna (direi concluso alla grande) il compleanno della Mimi imminente, e l'organizzazione del viaggio di nozze, che prevede l'assenza delle bimbe (almeno mi riposo un po'), condito il tuotto con le solite cose di tutti i giorni. Perciò in questo periodo un po' frenetico, in cui il sonno è la cosa più preziosa, ho deciso di compiere un grnde passo: a sette mesi e mezzo stacco la Iaia dalla tetta soprattutto di notte.
Folle vero? In tutto questo casino, con l'arrivo imminente della nonna Anne settimana prossima per il compleanno della Mimi ed il matrimonio, pensare di fare un passo così grande ed impegnativo a colpi di pazienza e biberon tra le urla disperate. Tirandomi la tetta, per di più, perhcè di psendere per l'artificiale non ne ho voglia, e sottolineo "LA" tetta perchè l'altra è già in pensione.
Così io e la Iaia ci trasferiamo in camera della Mimi per poter chiudere la porta e lasciarla piangere, mentre la Mimi si godrà il lettone col papà.

Sarà anche la pensantezza delle mille mila cose da fare, ma una punta di tristezza ce l'ho, esattamente come accadde con la Mimi.

domenica 16 settembre 2012

e sette!

manca solo un incisivo all'appello e se non ho sentito male anche il primo premolare si sta già preparando.

sabato 15 settembre 2012

Tanti auguri a me...

Martedì è stato il mio compleanno. Questo lo dico per chi legge il blog e non lo sa.
Ho sempre desiderato festeggiare come si deve il mio compleanno e non ci sono mai riuscita, a partire dal fatto che a scuola, ero l'unica a fare gli anni ancora in periodo di vacanza, perciò niente torta coi compagni di classe, niente feste, e quando sono stata più grande.. beh stendo un velo pietoso altrimenti si apre un vaso di amarezze adolescenziali che non finisce più.
Quando poi me ne sono andata da casa ed ho iniziato a vivere per i fatti miei ho iniziaot ad organizzarmi feste di compleanno, che a parte quella dei 30, si sono sempre rivelate dei buchi nell'acqua pazzeschi con "distette" mezz'ora prima dell'appuntamento.
Questo fino all'anno scorso quando all'angoscia e all'amarezza di ritrovarsi a far festa " te e il tuo gatto" perchè nessun altro viene, ho preferito dire " vaffanculo al mondo" e non organizzarmi una festa.
Quest'anno, prima di decidere e tirare in piedi il "casino matrimonio", ho pensato di festeggiarlo con qualche amico, in pratica 3 gruppi famigliari. Tutti al momento mi hanno detto di sì, poi abbiamo dichiarato il matrimonio e sono stata in dubbio se festeggiare il compleanno. Questa settimana, ho chiamato gli invitati al compleanno per conferma e 2 su 3 hanno dato forfait: uno perchè non ci siamo capiti sul festeggiare o non festeggiare il compleanno (colpa mia per un " forse non lo faccio" detto a quattr'occhi) e l'altro non ci eravamo capito sulla data. In pratica solo uno ha detto "sì ci siamo",ed io anzichè mandare tutto all'aria mi sono detta " perchè no?" ed ho festeggiato uno dei più bei compleanni della mia vita.
Niente di più di un pranzo sul balcone a base di Malloreddus e Seadas  bagnato da vino dell'Oltrepo ed un assaggio di Sciacchetrà.
E buon compleanno a me!

giovedì 13 settembre 2012

E allora grattiamocelo

Già che mi rode il culo per il "vestito" dello sposo, allora me lo gratto.

E' domenica mattina, mi rode perchè bla bla bla come ho scritto nel precedente post, così dopo aver esposto il mio pensiero, costringo Luca a:

1 - farsi la Barba
2 - indossare alla luce del giorno lo spezzato

e...

dddiiioooooo come gli sta bene.

Gli sta tanto bene che mi fa pure sangue. Il che non è male, visti i tempi grami che stiamo passando da "quel" punto di vista: con due bimbe piccole la stanchezza la fa troppo da padrone su altri interessanti " passatempi" ;)

mercoledì 12 settembre 2012

Vieni qui...

... che ti abbraccio

Nooooooo mamma non mi bracciammi!

Mi rode il culo

Ebbene si, con questa storia del matrimonio vengono fuori storielle divertenti, ma anche pruriti di culo, nella fattispecie l'abbigliamento dello sposo.

Facciamo una debita premessa: trattandosi di NOI DUE abbiamo pensato a qualcosa di per nulla sfarzoso, possibilmente in jeans e maglietta o giù di lì. Niente abiti da cerimonia, prima di tutto perchè ci sembra scortese far comprare dei vestiti apposta per l'occasione agli invitati per essere "in tono", e a maggior ragione organizzando tutto in un mese, tempo per scegliere guardare fare forcare e disfare non ce n'è, senza contare che è una follia buttare via x-mila euro per vestiti che indossi poche ore nella tua vita. Ah e spazio nell'armadio per cosestra fighe non ne ho. Così ci si butta sull'idea di "qualcosa di presentabile che possa essere riutilizzato in altre occasioni".

Penso a quello che ho nell'armadio e  ... ve lo racconterò in un altro post.

Luca che non bene sa che fare. Il casual sportivo che vediamo in due negozi non gli garba. I manichini fanno sempre questo effetto: attrazione totale, e compri un vestito che sembrava bellissimo ma ti sta malissimo, oppure effetto repulsione totale e non acquisti quello che metti tutti i giorni solo perchè lo hanno esposto bene. Se a me in genere fa il primo effetto, a Luca fa fin troppo spesso il secondo. Così tutto quel bel casual sportivo da figaccione che se ne viaggia in giro per il mondo sacca in spalla, viene bocciato da mister "c'ho le lotto arancione fluo, la maglietta del concerto di ligabue e il jeans troppo lungo e so' figo così ". Quindi che fa? Pensa di andare da Boggi.
E' vero che gli presentai io questo negozio, e che l'unica volta che ci andammo seriamente venne preso per la manina da un commesso davvero ingamba che ha fatto "o' miracolo" e questa cosa rasserena moltissimo Luca, ma c'è una differenza fondamentale tra andarci per prendersi un completo perchè, purtroppo, serve, e andare per cercare qualcosa di sportivo, e soprattutto di riutilizzabile, soprattutto se andandoci, quel commesso non lo trovi.
Si trova una commessa che fa incazzare me e Luca e la Cucca ( la testimone di Luca incontrata per caso lì) nel giro di una manciata di secondi.
La mia colpa lasciarlo da solo all'inizio pensando di trovare la stessa qualità del servizio. Invece questa è una stronza patentata che tira fuori una giacca senza arte ne parte, blu con inserti rossi e un paio di pantaloni grigio topo tipo velluto mille coste visti da lontano, e che insieme sembrano essere stati abbinati solo per un motivo: venderli perchè solo un pollo che ha poco occhio per un certo tipo di abbigliamento li potrebbe comprare. Però è davvero troppo, prendo Luca da parte tenendolo per la mano e gli sussurro 2 parole magiche che lo illuminano: " fa cagare".
Perciò ci metto becco io: si cambia tutto. Si unifica la tinta della giacca (quelle righe rosse non si possono vedere) e si schiarisce il pantalone. Personalmente non sono convinta nemmeno di questo abbinamento che però è più guardabile. Non c'entra nulla con l'idea di base di Luca "un jeans e una giacca sportiva". E' uno spezzato nel più rigido rigore del casual, cioè del tiro fuori le cose a caso dall'armadio una giacca blu piuttosto classica e un paio di pantaloni. Se penso all'idea di base, mi immaginavo un jeans chiaro e una giacca molto meno impegnativa con un taglio navale o areonautico, mondi che a Luca piacciono, e decisamente più vicini al suo modo di vestire quotidiano.
Invece non va così: a me comunque non convince affatto, ma non posso nemmeno stare lì a vestirlo come una bambola secondo il mio gusto. Cioè, sì potrei, ma vai a sapere se quello che vuole è essere guidato così tanto, oppure s'incazza perchè gli stravolgo totalmente la sua idea? Tutto sommato era partito un paio di mesi fa con "mi prendo un completo", cosa che gli ho fatto notare non avrebbe mai più messo.
Viene abbinata come ultima cosa la camicia.
La scelgo io: tra le due proposte ci sarebbe solo da metterle in un sacco chiuso e pescare alla cieca. Opto per il quadrettato, più che altro perchè di camicie a righe ne ha già abbastanza, che non usa, acquistate per occasioni varie, di cui alcune mai venute. L'effetto dei tre pezzi messi insieme, fa molto "shire gentleman", che verrà completato dalle scarpe che non ha ancora acquistato, ma che dovrebbe utilizzare di più.

Si va in cassa, e poco ci manca che mi sviene lì. Ma come scusa i cartellini dei prezzi non li hai guardati prima? E poi siamo da Boggi mica da Combipel od Oviesse dove hai guardato schifato un paio di pantaloni a 40 euro, ma non sono sicura se per il modello, per il prezzo o per tutte e due le cose messe assieme.

E qui mi rode il culo.

Non tanto perchè lo sposo ha speso più della sposa, ma per il costo di vestiti, che se tanto mi da tanto non metterà mai più.

domenica 9 settembre 2012

cinque e sei

perchè qui i denti spuntano come funghi: ieri non c'erano oggi invece sì.

Sarà atato per le pioggie di settimana scorsa.

venerdì 7 settembre 2012

Non lì!

Rientrati in anticipo dalle vacanze causa pioggia forte, venerdì 31, abbiamo iniziato a fare le prime cose: marca da bollo per il comune, avviso delle pubblicazioni, e già che c'ero anche un salto per farmi un idea dei prezzi per le bomboniere.

Col fatto che da 80 siamo passati a 20 invitati, l'idea delle presine ricamate potrebbe anche essere fattibile, ma tempo per farle non ce n'è, così penso di andare sul "già pronto". Entro nell'unico negozio che conosca nei dintorni che venda oggettistica della Thun. Io non sono una "Thun-addicted" o una appassionata della Thun, semmai un'appassionata della swarovski. ma trovo gli animaletti deliziosi e soprattutto so che fanno cose piccole ed utili, caratteristiche che si sposano bene col concetto di " bomboniera utile" e soprattutto meno care dei cristalli di Wattens.

Entro, faccio un giro, mi intercetta una commessa a cui dico "devo fare dei presentini e pensavo alla Thun" così lei mi racconta un po' di cose molto gentilmente e facendosi parecchio gli affari suoi. Mi raggiunge Luca, guarda, non è convintissimo ed usciamo.
L'esposizione era piuttosto scarna, ma buona: cerco i cataloghi on line e trovo delle cose veramente deliziose: mi innamoro e parteggio per le accoppiate salino+ pepino a forma di coccinella ed ape uno, e mucca e maiale l'altro. Ci sono anche gallo e gallina, ma non mi acchaippano così tanto, però nel caso entreranno a far parte dei regalabili. Vedo anche la mia testimone qualcosa di veramente adatto. Quindi decido che devo riportare luca là e illuminargli la strada verso le ceramiche altoatesine.

Ritorniamo nel negozio dove vengo abbordata da un'altra commessa, decisamente meno discreta. Perciò dopo la mia frase rituale d'inizio "Sto cercando dei presentini e pensavo di orientarmi sulla Thun", ottima con la prima commessa che mi lasciava guardare e rispondeva semplicemente alle domande,  la seconda ha iniziato a sperticarsi negli elogi all'oggettistica Thun.
"Ecoc ci sono gli animaletti..."
"guardi sono graziosi ma preferirei qualcosa che sia anche utile e non finisca infondo ad un cassetto"
"che ne pensa del porta uovo?"
"beh, francamente è un oggetto che temo finisca inutilizzato in un cassetto: non è una cosa che si utilizza poi molto"
"ma come?!?!, e dove lo si mangia altrimenti l'uovo alla cocque? Io lo uso!!!"
"beh sì certo per quelle due o tre volte che si fanno all'anno. Non è tipico nella cultura alimentare italiana mangiare spesso uova alla coque, si trova più facilmente nel nord Europa. Pensavo di orientarmi più verso l'accoppiata sale-pepe"
"ah si sono deliziosi questo gallo e questa gallina"
"ho visto in internet che ci sono anche ape e coccinella e maiale e mucca: li avete?"
"no devo ordinarli"
Uhm... e in quanto tempo vi arriverebbero?"
"Eeehh non lo so mica: dipende da quando fa l'ordine il responsabile"
Potrebbero arrivare in un paio di settimane?
"eh no signora forse un mesetto o due!"
"Potrebbe essere decisamente un problema per usarli come bomboniere di nozze: ci sposiamo tra un mese."
"Ah ma se si tratta di bomboniere, allora abbiamo un apposita sezione. Venga che lev faccio vedere"
Temendo cosa mi avrebbe potuto aspettare nell'apposita sezione, e forte di questo sospetto, sperando mi sia utile per portare Luca della mia per la thun, la seguiamo nell'apposita sezione e ciò che mi aspetta supera qualsiasi fantasia. La commessa prende qualcosa da uno scaffale dandomi le spalle, poi raggiante si gira mostrandomi...

... una coccinella "d'argento" delle dimensioni di un albicocca, tutta brillantinata, con dei brillantini rossi più grossi al posto dei puntini neri.

" Le piace? non la trova deliziosa? è un oggetto elegante, fine, di classe."

 Cerco il braccio di Luca per porre fine al senso di vertigine nauseante che la visione mi provoca, ma soprattutto per attirare la sua attenzione sull'oggetto (mai torto più grande fu fatto alla figura della coccinella) e sperare che gli oggetti della Thun a quel punto gli diventino immensamente simpatici, anzi li ami proprio. Poi mi faccio forza e dico:

"Veramente volevamo orientarci su un pensierino che fosse anche utile, per questo ho pensato alla Thun"
"Beh ma per un matrimonio un ricordino brillante è adatto"
Interviene Luca mettendo ponendo fine al delirio sbrilluccicante della commessa:
"Se devo pensare a qualcosa solo da spolverare e che sia brillante allora penso alla Swarowski, ma quella seria: siamo stati collezionisti."
Chiude il becco sul brillante, ma parte all'attacco con il "packaging"
"Ecco e per regalarli potreste metterli in un saccotto" bianco, anonimo, di pessimo raso.
" Per quello sono già a posto: li faccio io ricamati"
La commessa accusa il colpo, si gira e deposita il "saccotto". Sono gentile e le chiedo:
"Ha qualcosa che sia anche utile?"
"Temo di no"
"Forse è meglio tornare a considerare i Thun" sperando che Luca ormai sia definitivamente convinto.
"Visto che si tratta di un matrimonio potreste prendere i barattolini portaspezie, e metterci dentro i confetti, mentre per i testimoni, a loro si fa la versione più importante della bomboniera, potreste prendere la versione più gra..."
"per i testimoni siamo già a posto, grazie."
Mento sapendo di mentire: Luca vorrebbe regalare una penna alle testimoni, perchè rimanga "un ricordo", io lo trovo un regalo orrendo, forse perchè di 3 penne che mi sono state regalate solo una è stata apprezzata, tant'è che la uso ancora, e forse è così apprezzata perchè l'ho scelta io (e soprattutto perchè nessuno ci ha inciso su il mio nome, cosa che, detto tra noi, è una cafonata pazzesca).
La commessa inizia a dare segni di destabilità. Perciò decide di giocare un altra carta.
" Per il matirmonio, qui ci occupiamo di tutto: oltre alla bomboniera, ci occupiamo anche dei confetti, del bouquet..."
"Per i confetti siamo già a posto, ma per il bouquet non mi sono ancora organizzata"
"Oh sì li facciamo di fiori freschi!" Ma noooooooooo dai? perchè me lo volevi fare di fiori secchi o finti? "Venga le faccio vedere il nostro assortimento floreale.Che fiori vorrebbe?"
"Mi potrebbe fare un preventivo?"
"devo chiedere alla mia collega"
"scusa, abbiamo questi fiori? la signora vorrebbe un preventivo"
Si avvicina una seconda commessa dall'aria palesemente scazzata, che tratta con sufficienza me e la collega, mi snocciola una cifra che può variare dai 50 ai 120 euro se lo voglio cascante.
"No cascante no, si tratta di una cerimonia semplice, e cascante è il sogno da principessa di un adolescente, penso di orientarmi su qualcosa di più raccolto"
"Si parte da un minimo di 50 euro sa c'è tutto il fil di ferro, la lavorazione con il tulle i fiori freschi..." Ma nooooo??????????' ma dai??????' ma con chi cazzo credete di avere a che fare?????? o meglio con chi cazzo avete a che fare in genere?!?!?!!?
La ringrazio agghaicciata dalla spiegazione tecnica di come si fa un bouquet, congedandola, mentre la prima commessa mi porta in vetrina a vedere i fiori freschi.
Ora se ti o detto che mi sposo a fine mese, se insisti sul fatto che il bouquet è di fiori freschi, che diamine mi fai vedere dei fiori, per di più tristi, che SI CU RA MEN TE a 30 giorni a partire da oggi, vivi non ci arrivano?

Capisco che sono arrivata ad un punto di stallo: lei mi vuole come cliente, io come cliente oggi  non posso esserlo. Cerco una frase carina, facendole capire il concetto che per i fiori è troppo presto e che per la Thun dobbiamo essere convinti in due, e che quindi ci va del tempo, almeno per pensarci.
La ringrazio la saluto e esuberante di fiducia ed euforia mi saluta dicendo:
"spero di rivederla presto per il bouquet e le bombo!"
Le bombo? No scusa hai detto "le Bombo" per intendere bomboniere?!?!?!!?
Realizzo questa cosa in un batter d'occhio, mi si gela il sangue, mi sale sulla faccia un sorirso di circostanza modello paresi e carimanente, per non infrangere i suoi sogni:
"Spero al più presto"

Quando Luca, che era già fuori dal negozio per una telefonata, ha saputo de " le bombo" ha commentato:

"Se per forza finiamo a prendere oggetti della Thun valli a prendere dove ti pare ma non lì!"


Buonumore

Sì che la conoscio, lo sai?

se glielo senti dire non puoi fare a meno di ridere.


giovedì 6 settembre 2012

Evviva gli sposi!



Tolto il segreto di stato per cui la notizia non doveva essere divulgata, eccomi qui pronta a sbloggarla.

MI SPOSO!

Ebbene si dopo 15 anni, 3 traslochi e 2 figlie, ci sposiamo.

Sì sì lo so che c'è chi dice "era ora" e chi non ci crede nemmeno, di fatto per entrambe le reazioni si può ben dire:


MATRI...che?!?!!?!

Allora, la notizia come dicevo non è più segretata, e ci sono parecchie novità per i pochi che ne erano a conoscenza.

Inanzitutto non ci sposiamo più il 7 settembre 2013, ma abbiamo anticipato al 29 settembre 2012.
Sorpresi?
Beh anche noi, ma ci sono stati svariati motivi, bene o male tutti legati all'organizzazione di quel pazzo matrimonio in campeggio a Levanto con eventuale immersione per i subbi esperti e battesimo dell'acqua per chi desiderava provare.
Primo fra tutti il ristorante: se amavamo la sua cucina, le ultime 3 volte che ci siamo stati non ci ha più entusiasmato come una volta. Inoltre il locale è logisticamente inadatto: accesso solo da una ripida rampa di scale, claustrfobico, bagno minuscolo a cui si accede tramite scale. Dovevamo chiedere se sarebbero stati disposti a fare catering, ma non ci siamo nemmeno arrivati a quel punto abbiamo abbandonato prima.

Così Lunedì sera in campeggio riflettendo sulla pasta pomodoro e basilico Barilla, dopo la cena precedente nel sopracitato risporante nello sconforto del " dove portiamo la gente a mangiare" l'idea illuminante, la mia. "Senti e se mandassimo a fanculo tutto e tutti e ci sposassimo io te i testimoni e basta?"

L'idea è stata accolta dai nostri cuori con lo stesso effetto liberatorio dell'acqua che fluisce via dallo scarico del lavandino producendo un suono caratterstico.

Così, via il campeggio, via il diving, via la ricerca di B&B per chi in campeggio non ci può o non ci vuole venire, via il ristorante, via la lista idee per bomboniera utile ed originale, via la lista invitati...
Davvero una magnifica sensazione di leggerezza. Riducendo il tutto a cerimonia, pranzo e 20 invitati. E ci si è ritrovati ad organizzare il matrimonio in pochi giorni con entusiasmo, leggerezza e divertendoci. Certo questo ha anche i suoi "contro". Il primo è che molte delle persone a cui abbiamo detto "ci sposiamo" erano anche nella lista degli invitati che è stata rosicata ai genitori, testimoni (ufficiali e non più ufficiali) e relative famiglie, perciò ora non sono più invitati. Non per cattiveria per semplice organizzazione: meno siano e più facile è da gestire, e poi piuttosto si organizza un pranzo più in là. Quindi chi sapeva di essere invitato ed ora non  lo è più e si offende è pregato di scazzarsi prima del pranzo che organizzeremo. Il secondo è che anticipandolo così tanto abbiamo messo in difficoltà chi viene da lontano, ma non da lontanissimo. La data è stata scelta in base al fatto che mia suocera verrà da noi per il terzo compleanno della Mimi, trattandosi di oltre 1000 km di distanza preferiamo accorpare la cosa piuttosto che farle fare un viaggio in più.

E adesso scusate, ma devo cercare di averla vinta sulle bomboniere con Luca.

martedì 4 settembre 2012

pace interiore...

...pace interiore...

...pace interiore...


...PACE INTERIORE!!!!!


Molto rumore, per nulla

- Psssschhhtttt.......frlllrrgggg

- UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

- UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

- AHAHAAHAHAHAHAAHAAHAHAHAAHAHA

Avete appena letto: delirio da apertura di bottiglia.
Prima voce bottiglia di acqua gasata;
seconda voce Marina;
terza voce Iaia;
quarta voce la mamma.


sabato 1 settembre 2012

30-40 minuti

In genere è il tempo di permanenza in acqua di un immersione, o almeno così è stando al mio log book da 8 immersioni.

Il giorno dopo essere stata al Canyon, non mi sono fatta sfuggire l'occasione di fare un immersione "leggera" da riva in occasione del "battesimo subacqueo" di una tizia e del review di una nostra amica: se devo fare pratica, la si fa anche in 3 metri d'acqua, e l'assetto, cioè rimanere ferma come un pesce ad una determinata profondità, è più difficile a 3 che a 18 metri sotto.

Così mi ritrovo in acqua: io, la battezzanda e la ripetente, accoppiate rispettivamente con Tommy ( un assistente), Carlo, e Rudy compensando l'inesperienza delle une con l'esperienza degli altri.

Non voglio vantarmi ora, ma effettivamente col review fatto a luglio e un immersione il girono prima ero quella con meno ansia addosso, e non c'è nemmeno da biasimarle giacchè una si immergeva per la primissima volta in vita sua e l'altra riprendeva dopo 7 anni di inatitvità: in pratica per una è provare ad andare in bici senza rotelle e per l'altra tornarci su. Questo comporta il fatto che secondo la legge prima del subacqueo neofita "prenditi il tempo che ti serve che nessuno ci corre dietro" (cosa piuttosto reale ad 1,5 metri d'acqua con 200 bar nella bombola) mi ritrovo con dei tempi morti, a maggior ragione se ci metto anche un momento di impanicamento della battezzanda, che passo cantando a gesti " i due liocorni" sott'acqua lasciando nello sgomento il mio compagno.
Poi si fanno gli esercizi base del review: svuotamento della maschera teoricamente parziale e totale con metti e togli la maschera, svuotamento erogatore con aria residua polmonare o con tasto svuotamento, recupero erogatore, aria condivisa, hovering e pivoting. Mi rendo conto che le cose vanno meglio perchè Carlo che comunque fa il maestrodelle danze pare essere soddisfatto della disinvoltura con cui faccio le cose, tanto da permettersi di scherzare con l'esercizio dell'aria condivisa, chiedendomi "a gesti" (sott'acqua si parla così) quanto lo pago per avere l'aria da lui. Segue risposta in francese gesticolato e si continua con la regolarità dell'esercizio.

Poco dopo si parte per la "passeggiata".

Il mio scopo è stare attenta all'assetto e alla pinneggiata. Dell'assetto sono soddisfatta, alla pinneggiata ci sto attenta, ma devo impararla davvero: non ci vuole molto che ti ritrovi a sbattere addosso a chi ti sta davanti rischiando che un suo colpo di pinna di strappi maschera ed erogatore, e non è la cosa più bella del mondo.
La passeggiata ha un ritmo di continue partenze e fermate: un po' seccante per la verità perchè non capisco, ma mi compiaccio di vedere che riesco a stare ferma ad una certa profondità, in posizione verticale senza fare lo yo-yo cosa che mi permette di guardarmi intorno e vedere un anemone, l'unico di tutto il circondario, e un sacco di stelle marine che non avevo mai visto prima sott'acqua.
E poi si " vola" sopra un campo di posidonie, ricci di mare, qualche castagnola, ed altri pesci sempre più soddisfatta di come sto andando, della pinneggiata, troppa, ma efficace, dell'assetto, della postura, del "curarmi" di un compagno di immersione perchè non torppo in ansia per me stessa.

E alla fine decido che si può riprendere ad immergersi.