sabato 30 novembre 2013

Nevica

Il meteo l'aveva detto: nevica.

Fa decisamente inverno, anche se al calendario mancherebbero ancora una ventina di giorni.
Fuori il bianco si vede per benino e dovrebbe indurre un senso di pacatezza e relax. Lo vorrei, ma sono ritornata a correre; è snervante vedere la neve che scende lenta e bramare, agognare, una tazza di thè in poltrona mentre in realtà corro per tutta la casa a fare tutto quello che c'è di arretrato.

Poi sono cose che diciamo stanno nell'ordine della vecchia e nuova quotidianità: lavatrici, pavimenti, disordine da riordinare, figlia che si ammala, figlia che vuole attenzioni, marito che sì si fa da parte ma che prima o poi uno sguardo o un sorriso lo vuole, padre che noncapisce un beneamato cazzo ( ma è sempre stato così solo che non era un mio problema) e mamma che è sotto botta da chemioterapici mandando in panico chi, accompagnandola in ospedale, non ha le palle per fare domande per capire o più genericamente per chiedere aiuto perciò si aggrappa a me.

Io in tutot questo ho un po' di raffreddore, sono "trasportatrice" dell'influenza, se d'influenza si tratta, che ha la Iaia, ed un po' di arretrato di sonno.

In pratica uno Sherpa a me mi fa una pippa.




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