lunedì 31 marzo 2014

E' ora di basta!

Con tante piccole stronzate.

Di fatto le stronzate rimangono, ma è il modo in cui vengono affrontate che ne fanno la differenza.

Ci sarebbe da dire basta anche alle rogne, ma quelle sono un po' più complicate da affrontare.

Rimane il fatto che tra una stronzata una rogna ed una cagatina il mio umore non è dei migliori in questo periodo. Beh non che io sia mai un fiore. Avrei piacere di avere qualcosa di carino, nemmeno bello, che mi faccia pensare per 5 minuti che le cose sono meno grigie di quello che sono. Di fatto i pettegolezzi che tornavano a mio vantaggio e che tempo fa mi facevano quanto meno sorridere, ora non hanno nessuna consistenza e li considero al limite di quelle pubblicità fastidiose e ripetitive che trovo nella cassetta della posta.

Sì ho bisogno di qualcosa di "bello".

lunedì 24 marzo 2014

dimensions

Sabato ho scritto su Fb questo status.

"Mamma ecco ora avrei bisogno che ti manifestassi come spirito, perchè non si capisce proprio un cazzo nelle tue matassine Anchor!"

Nelle tante cose a cui c'è da mettere mano, sto mettendole tra le sue cose da ricamo.
Poco prima che venisse a mancare, meno di un mesetto, avevamo metto a posto i suoi ricamabili, le matassine ed altre cose, per organizzare dei lavori che non la facessero sentire inutile.
Oggi sto chiachcierando con la mamma di una mia amica su kit di ricamabili e mi sono tornati in mente i post sui 2 kit dimensions che si era presa e sui post che ne avevo scritto.

http://nelsaccoconilgatto.blogspot.it/2011/10/mia-mamma.html 
http://nelsaccoconilgatto.blogspot.it/2011/10/sempre-su-mia-mamma.html
http://nelsaccoconilgatto.blogspot.it/2011/10/si-proprio-da-suicidio.html

Mi viene da sorridere ripensando alla disperazione che mi era venuta a vederla con questi kit in mano, ma mi viene anche il magone perchè non pensavo che sarebbero stati miei in così breve tempo e per questo motivo.

sabato 22 marzo 2014

Ombre

Ieri dicevo che nei sogni vediamo le proiezioni dei nostri ricordi, questo potrebbe valere anche per altre cose come le ombre.
Ieri notte in uno di quei momenti di dormiveglia ho visto un ombra che mi sistemava le coperte e mi dava una carezza.

Proiezione o no, ho voglia di credere che fosse la mia mamma.

venerdì 21 marzo 2014

due settimane

Sono passate appena due settimane e del tempo, te ne rendi conto solo se guardi il calendario ltrimenti sembrano anni ed ore nello stesso momento.

La vita va avanti, ma adesso, e spero solo che sia il momento, ha un altro gusto: insapore. Forse per il semplice fatto che mi manca qualcuno con cui avevo una complicità speciale che mi faceva ridere ed incazzare a seconda del momento. Sapevo già 2 settimane ed un giorno fa che con mia mamma non sarei più potuta andare sul mercato a meno che non ci avessero fornito una sedia a rotelle, ma se 2 settimane e 2 gironi fa potevp raccontarle di quello che avevo visot sul mercato, spettegolare di qualcosa di buffo, raccontarle delle lezioni di danza, anche se lei non poteva venire con me, ora mi rendo che nemmeno posos andare a sedermi a piedi del suo letot e raccontargliele queste sose. Non posso raccontarle della Iaia che in un impeto di gelosia mentre cercavo le scarpe alla Mimi ha preso su una scatola di scarpe con su hello kitty taglia 30 ed era felicisisma di aver provato queate scarpe che non le facevano da letto da tanto che le erano grandi. nememno delal coreografia nuova che è già stata cambiata da un giorno con l'altro.
Mi veva detto che avrei accusato la botta tra qualche mese, ma la botta la sto sentendo già ora: Ora che per piangerla, per stare male, mi decvo rubare il tempo qui e là, che non posso scoppiare a piangere quando voglio e come voglio, che non è vero che la famiglia la casa la tua vita ti riempiono il vuoto, lo coprono soltanto facendolo diventare una trappola ancora più pericolosa, eprchè quando ci cadi dentro è solo diventato più profondo.
Ho delle magre consolazioni. Vlendo le possiamo chiamare " il lato buono della faccenda".

Mia mamma era una donna iperattiva, ferma non ci stava mai. Ha iniziato a fermarsi 6 mesi fa, credendo di avere solo una brutta bronchite che non le lasciava le forze per giocare con le mnipoti come aveva sempre fatto. Per lei stare ferma era la morte. Mia mamma se ne è andata che era ancora in grado di alzarsi e andare in bagno da sola, o spostarsi sul divano: non aveva bisogno della padella o del pannolone.
Il lato buono è che se ne è andata prima che potesse morire dentro. Se ne è andata litigando con l'infermiere che voleva metterle un catetere nasale per farla respirare meglio, un ora prima che le cessasse di batere il cuore.

Io vorrei stare da sola.
Vorrei stare da sola tra le sue cose per ricordarla e piangerla fino ad addormentarmi, per poi ripartire come si deve il giorno dopo, ma questo è un lusso che non mi posso concedere. E mi fa male.
Grazie al cielo esiste il blog, che è un angolo mio, dove se piango, nessuno può dirmi nulla. Già perchè in 2 settimane ho raccolto tante condoglianze che ho perso il conto di chi me le ha fatte e chi no, ma la cosa peggiore è stata la raccolta di frasi fatte dal "devi essere forte", al "beh hai una famiglia non sei sola pensa a tuo padre" per non parlare poi degli sconosciuti che ti chiedono la rava e la fava. A tutti questi "saggi" da settimana enigmistica e da domenica tutti bravi se andiamo a messa, direi solo 2 cose: fatevi un po' i cazzi vostri e andatevene contestualmente affanculo.
Io non sono mai andata a piangere da nessuno, perchè i propri panni sporchi ce li si lava in casa propria, perciò, davvero, fatevi i cazzi vostri: non sapete chi sono, come reagisco, se la freddezza e linearità con cui vi dico grazie o vi dò risposte che non avreste alcun diritto di avere, sia reale o la maschera che sto portando da venerdì notte di 2 settimane fa, non sapete un cazzo di me, ne tanto meno di chi fosse mia madre, perciò fatevi e fatemi un favore: già che di faccia non mi siete mai sembrati delle cime, tacete che ad aprir bocca confermate solo quello che ho sempre pensato di voi.

Mamma, mi hanno detto di parlarti perchè sei ancora qui. Io credo che nel momento in cui ti ho detto "ora ti lascio la mano perchè devi andare" tu hai preso la tua nuova strada, e quello che mi rimane qui di te è quello che voglio sentire io di te accanto a me, una mia proiezione per cercare di non guardare il vuoto che c'è, come quando ti ho visto nei miei sogni settimana scorsa, ma tu qui non ci sei. Non ti ho nemmeno "vista" martedì sera a danza nei miei movimenti, nonostante avessi la tua gonna.
Mamma la cosa che mi rimane come tarlo è l'aver deciso di provare a portarti in ospedale, ma più ci penso e più so che non solo ho fatto la scleta giusta ma che non era nemmeno il " non voglio morire in ospedale " che mi avevi sempre detto: tu non volevi finire i tuoi gironi ricoverata lontno dalla tua casa dai tuoi gatit dalla tua famiglia. Ti ho solo portato via all'ultima ora per cercare di tenerti qua ancora un po', ma non c'era niente da fare. E mamma, egoisticamente, sono contenta di averlo fatto: ho potuto passare con te gli ultimi minuti dirti tutte le ultime cose che c'erano da dire, senza dovermi chiudere in me stessa per proteggermi e risparmiarti lo strazio delle lacrime e dei "no" di chi non riesce a capire che non c'è nulla da fare e pensa a sè stesso e non a chi sta morendo ed ha bisogno di serenità e non di strazio. Vorrei tornare indietro per poterti tenere ancora la mano per quei pochi minuti.
Mamma lo sai che non verrò a trovarti al cimitero, vero? Ti porto con me dovunque, non ho bisogno di vedere una foto su un asettico marmo bianco uguale per tutti tranne che per lettere e numeri per sapere chi sei.

Ti voglio bene.

lunedì 17 marzo 2014

Buon lunedì

Ok, concentriamo ci sul fatti che fuori c'è il sole e che sembra stare ad arrivare la primavera.

Non pensiamo al resto.

A tutto quello che c'è da fare.

E soprattutto non mi fermo a pensare che ho padre e figlie TUTTI con la sindrome vomitina.

venerdì 14 marzo 2014

ora...

....dopo la desolazione del lutto, ad una settimana di distanza prendono piede, anzi hanno già iniziato, le rotture burocratiche e collaterali.
Lunedì ero serena. sembrava che non ci vossero poi grandi complicazioni: qualche documento da consegnare qui e là ed è tutto a posto.
Poi mercoledì scopro, di fatto il fisco non è il mio ramo, che i beni immobili che non sono classificiabili come "prima casa" hanno per l'inps un valore di rendita catastale che va dichiarato per la pensione, e ieri a quanto ho capito, ci sono dei difetti nelle dichiarazioni degli anni precedenti.
Sapete che ho fatto?
Ho deciso di fottermene!
C'è anche un passo in-mezzo da fare.
Sempre in questi giorni dopo la fattura delle pompe funebri e del comune per il loculo, per un totale di oltre 5000 euro, arrivano anche altre spese, come il muratore che deve intervenire per sigillare.
Quando mia mamma diceva che mio padre era uno spilorcio aveva dannatamente ragione ed io mi ci sono scottata giust'appunto l'altro ieri. Magari sto ingigantendo mezze parole, ma come cazzo puoi stare a preoccuparti dei conti con tutto il trambusto che c'è? E soprattutto col culo che mi sto tirando per i tuoi diritti, mica per i miei interessi, essere così merda da venire a parlarmi di 200 euro (che hai!) che iniziano ad essere in esubero rispetto a quello che ti eri preso subito dai soldi di mia mamma per il suo funerale? Ma cazzo è tua moglie, mica il mio cane!!!!!
 Perciò stando a questa perla di egocentrismo, che magari ho ingigantito, ma non ne sarei poi tanto sicura, ho deciso di fottermene. Non hai fatto la dichiarazione dei redditi e non si sa dove siano le tue proprietà? Bene strigatela, e paga, che questa bega nonme la voglio trovare poi io per la tua arrogante ignoranza. C'è bisogno di fare scansioni ed inviare via mail? Beh lo faccio, le altre cose, quelle che dovresti aver fatto tu e che non ti sei mai sognato di chiedere per paura di fare la figura dello scemo o dell'ignorante cazzi tuoi.

Questo è quello che mi aspetta.

Venitemi a dire che me ne devo prendere cura: non aspettatevi meno che un vaffanculo.

domenica 9 marzo 2014

E' successo...

... tutto così in fretta.

sono giorni che penso a cosa scrivere a come scriverlo e solo sta sera mi è venuto in mente un modo, partendo da uan settimana fa.

Una settimana fa, eravamo a casa di amici ad una cinquantina di km da casa. Mi squilla il cellulare ed è mia mamma che non si sente bene e mi chiede di portarla in pronto soccorso, perchè mio padre non se la sente.
Passo tutta la notte in pronto soccorso, rientor alle 4 di mattina dopo aver convinto mia mamma a rimanere lì in ossevazione aspettando il mattino del 3 per essere visitata dall'oncologo.
Quello che mi dice l'oncologo lo sapete già.
Quello che pensavo io pure.
Ed anche quello che pensava mia mamma.

Il 4 doveva fare la pulizia del pic ma era troppo esausta.
Il 5 sono venuti a visitarla per la prima volta il medico e l'infermiera dell'ospedalizzazione domiciliare.
Il 6 l'avevo convinta a richiedere il materasso, che sarebbe arrivato venerdì 7.

Giovedì 6 ero contenta, perchè le nuove terapie sembravano farle bene: dopo aver passato la mattina a sonnecchiare, il pomeriggio era lucida, abbiamo parlato di tnate cose, di noi, del fatto che non avrei accusato la botta dopo qualche mese dalla scomparsa per le cose che non avremmo più potuto fare insieme, perchè era già da mesi che non facevamopiù insieme quelle cose, mi mancava e sapevo già che mi sarebbe mancata. abbiamo aprlato delle bimbe, di quello che non si sarebbe più potuto fare, ed avevamo organizzato le cose che avremmo fatto il giorno dopo, venerdì 7. Poi sono andata a prendere le bimbe e siamo rimaste a farle compagnia perchè avevo spedito mio padre fuori di casa.
L'ho fatta mangiare, e si è lamentata, col suo solito modo di fare, che lo zucchero nell'uovo sbattuto non si era sciolto bene e le dava nausea dicendo " tuo padre la resumada non la sa fare". Parlammo di prendere lo zucchero zefiro e dlatre cose, salutandoci per la buonanotte.

Ma buona non lo è stata.

La mia mamma è entrata in crisi respiratoria all'una di notte e si è spenta poco dopo. Le ho tenuto la mano le ho detto le ultime cose che c'erano da dire e poi le ho, detto " ora ti lascio la mano mamma, vai che è ora" e poco dopo non c'era davvero più.

Dal decesso al funerale poco meno di 36 ore.
Per un caso, perchè di domenica i funerali non si fanno e di attendere fino a Lunedì, sarebbe stato solo uno strazio per tutti.

Al funerale ho apprezzato davvero tutti tutti, tranne la ex-capo ufficio di mia madre che mia madre stessa mi disse di non volere al funerale, e si è messa a farmi un predicozzo su come dovrei vivere senza nemmeno sapere  chi io sia veramente, e il prete. A mia mamma il prete del paese non piaceva, e al funerale ho capito perchè. Nonostate l'aspetto di una persona alla mano e di ampie vedute, è il classico mulo con paraocchi se sei dei nostri bene, se no sei una merda. Al funerale di mia mamma si è messo a fare il predicozzo sui peccatori che si devono redimere: ma scusa un attimo caro prete, non è che ce l'hai un poco poco con me che sono stata sincera e ti ho detto di essere atea, ma che ho affidato mia mamma al tuo dio come lei mi ha chiesto, raccomandando la sua anima al tuo dio tramite il sacramento dell'estrema unzione?

Grazie al cielo ho sentito cose bellissime, e frasi di un ovvietà scontata. Ho potuto parlare di mia mamma chiedendo di ricordarla sempre con allegria e ridendo, senza piangere.

Ora spero solo che mia mamma abbia trovato ciò in cui credeva, che stia bene, perchè nonostante tutto si fa una fatica bestia a credere che una volta che il cuore si ferma sia finito davvero tutto.
Se dovessi affidarmi a come la vedo io, so che è stata fermata come tutti per fare il punto della situazione, ed è rinata bambina da qualche parte sperando che abbia dei genitori fantastici, facendo tesoro di quello che ha imparato. Le auguro di imparare a cantare, tenere il ritmo e non avere paura dell'acqua perchè queste cose le mancavano.

Mamma dovunque tu sia, non mi odiare per la scelta che ho fatto, da medico, di provare il tutto per tutto pur di tenerti ancora un po' qui.

Ciao Mamma.


giovedì 6 marzo 2014

Nuovo traguardo, nuova partenza

Ora che ho maturato in queste ore la situazione posso dirlo senza troppi pensieri.
Mia mamma si è aggravata tantissimo, con tutti gli annessi e connessi.
Del suo cancro ne ho sempre bene o male parlato qui con leggerezza, scherzando su dettagli e fatti: l'unica volta che ne ho parlato seriamente (come tutte le volte che scrivo qualcosa di molto personale) è arrivato uno stronzo ignorante testa di cazzo che non ha nemmeno avuto le palle di firmarsi rimanendo anonimo a parlare a vanvera senza cognizione di causa e senza il benchè minimo cervello, o se ce l'ha sicuramente non lo sa usare in modo corretto.
Al di là di questa digressione (certe stupidità sono inaccettabili), dicevo che ho sempre trattato la situazione cercando il lato frivolo e divertente, perchè combattere il "lato da molliccio", inteso proprio come il mostro inventato dalla Rowling in una delle tante avventure di Harry Potter, quello che spaventa tanto: se ridi minimizzi o sconfiggi quelle paure che ingigantiscono il problema per nulla e ti fanno perdere la lucidità.
Ragionamento contorto, ma efficace: se ci si intristisce del tutto sei fottuto in partenza.
Ora, nonostante ciò che implica l'aggravamento, c'è bisogno di ripartire trovando il nuovo lato "ridicolo".

Mi sa che è meglio se mi metto a cercarlo.

martedì 4 marzo 2014

pubblica piazza?

Il blog è una pubblica piazza.

Anche quelli col tasto " dichiaro di comprendere voler proseguire" sono alla fin dei conti delle pubbliche piazze.
L'unica cosa che puoi fare è scegliere se può commentare chiunque, compreso qualche deficiente che si diverte con poco e senza usare il buon senso, commentare solo chi è un utente registrato o non ricevere commenti, anche se quest'ultima opzione è un po' come se si andasse in una pubblica piazza vuota a dire chissà cosa.
Ecco nelle pubbliche piazze oltre ai mercanti, ai passanti, si trovano saltimbanchi ed opinionisti e vecchine che fanno la maglia. Mai si vede qualcuno che ha qualcosa di veramente personale da dire, qualcosa per cui tutte le parole sono come un vestito di tre taglie più strette.
I saltimbanchi ti danno qualcosa per cui ridere o sorridere.
Gli opinionisti ti danno qualcosa su cui riflettere pensare indignarti discutere.
Le vecchine cercano un po' di attenzione e consenso facendo vedere quello che sanno fare.
In ogni blogger convive un saltimbanco, un opinionista e una vecchina in proporzioni differenti. A volte sono così forti che vogliono ognuno il proprio blog da saltimbanco, uno da opinionista, ed uno da vecchina.
Sono tutti lodevoli i bloggers e poi anch'io sono saltimbanco opinionista e vecchina: di fatto questo è un post da opinionista.
Un falso post da opinionista.
E' un falso perchè quello che avrei da scrivere non è da dare in pasto a chiunque passi per Hyde Park.
Però va così.
Un post da opinionista per dire che non tutti quelli che passano di qui non si meritano di sapere cosa ho dentro, e per far sapere che forse qualcuno che passa di qui ma che non so " che faccia ha" eprchè non si è mai fatto vedere, potrebbe meritare.

lunedì 3 marzo 2014

Come si dice?

" 'zie."

Allora sei veramente stronza.
Parli per finali, "ni " vale per pony, bottoni, pantaloni, mani, ma poi "grazie" lo sai che si dice quando qualcuno fa qualcosa per te.

Zoccola, ignobile zoccola.

Ma  anche orgoglio di mamma che dici " 'zie"

sabato 1 marzo 2014

Tante cose

I momenti grigi, finiscono sempre per dominare ed offuscare quelli più spensierati.

Certo non si parte da una situazione facile con la mamèta che comunque più che sembrare stabile peggiora una briciola al giorno: ormai mi sono fatta l'idea che se rimane qui per qualche mese, è solo grasso che cola. Mercoledì ha fatto la TAC di controllo, e ieri è andata a farsi vedere in ospedale perchè non riusciva a mangiare nulla: hanno richiesto il referto con urgenza da Martedì prossimo giorno di consegna ufficiale, ad oggi. E no a me non pare proprio un buon segno.

A questi ci aggiungiamo le rogne legate a delle proprietà in un condominio di non paganti, le piccole altre cose e l'otite bollosa.

tutte queste cose insieme ti fanno sentire una merda.

Inizi a dannarti di non aver detto "secondo me è una cazzata investire in quelle proprietà!"
Inizi a dannarti per esserti dimenticato di fare per tempo questa o quell'altra cosa
Inizi a dannarti pensando: "ma perchè al posto di ostinarsi a curare con i vapori la bronchite non è andata a farsi vedere dal medico" che magari ci avrebbe messo 3 mesi a spedirla a fare gli accertamenti, ma magari avrebbe avuto un tumore curabile anzichè metastasi più o meno ovunque tranne che nelle ossa e nel nervoso?

Forse sto gettando la spugna, ma davvero quella che è nel letto è una specie di ombra di cui della Virginia di sempre ci sono, talvolta e non sempre, gli occhi vispi ed iper attivi che mi dicono che è lei e non uno scherzo.

E l'otite bollosa che mi disturba le orecchie non mi aiuta a stare meglio.