lunedì 7 aprile 2014

disperse nella routinarietà

La vita va avanti, come se nulla fosse.
Beh più o meno.
Però va avanti, e l'unica cosa che rimpiango è che mi viene difficile magari segnare dei momenti, dei ricordi, e questo però è un problema che mi trascino da più di un anno.
Sono stata a Roma, sono migliorata dal giorno alla notte come subacqueo, sono stata nel chianti per il compleanno a sorpresa, sono stata nell'aretino per andare a Perugia, ho vissuto piccoli momenti memorabili on famiglia che non ricordo quasi più. Insomma mi pare che tutto mi sfugga tra le dita. E no non posso dare la colpa al tumore di mia mamma perchè quello nella mia vita c'è stato solo da ottobre a marzo.
Mi chiedo semplicemente se a volte non pretendo troppo o non sbagli nelle scelte che faccio. Perchè fissare le incazzature anzichè le cose belle?

Parliamo della Iaia.
Finalmente, e posos dirlo con tutta serenità, ci stiamo lanciando nel magnifico mondo delle parole. E' infatti da 2 settimane che abbiamo abbandonato il sistema mono sillabico terminale (NI per pony bottoni pantaloni mani) con rare eccezioni tipo Patan che sta per Peter Pan che nel caso specifico, permane, per approdare ad un sistema misto bisillabico e parole più o meno complete, che comprende anche la formulazione di frasi più o meno lunghe e complesse che prevedono nomi  avverbi, qualche aggettivo e, se serve, il verbo essere nell'unica accezione accettata  c'è a libera interpretazione se è affermativo o negativo.
Il sistema bisillabico, è effettivamente più efficace al fine di comunicare, ed è anche piuttosto divertente. Va anche detto che la ragazza ha una certa qual fantasia per inventarsi i nomi tipo "bacchetta magica" che diventa BaCa rispettivamente prima ed ultima sillaba.

Parliamo della Mimi.
La Mimi sa riconoscere tutte le lettere di "oligominerale" leggendolo dall'etichetta della bottiglia.
Questo per dire che la trovo semplicemente fantastica.
Fa un sacco di piccole cose deliziose per cui sarebbe una bambina da premiare anche in anticipo, se non fosse che ogni tanto di rincoglionisce, da non capire il senso di parole semplici come fermati un attimo, o non toccare.

Playplanet: come sfiancare più la mamma delle bambine.
Prendete una gabbia da criceti di quelle con i tunnel e gli ambienti.
Fatela talmente tanto grande da far si che un adulto ci passi e poi mettetela a disposizione dei bambini dai 2 ai 12 anni.
E sguinzagliateci dentro anche la mamma (che non ci entrava più da almeno 15 anni l'ultima volta che l'ha fatto come babysitter e non ringrazierò mai abbastanza quei bambini per avermelo fatto conoscere!!!)
Risultato? domenica mattina, per una volta le nane si sono svegliate verso le 9. Le mie ginocchia fanno ancora male, ma aver potuto dormire oltre le 7 del mattino è stato solo una cosa fantastica!

Bookcrossing: un modo interessante per liberarsi di libri sperando che abbiano una vita migliore di quella che li attende nella raccolta della differenziata.
Il primo tentativo è andato male. Lo so perchè ho raccolto io il libro che avevo lasciato sulla panchina del parchetto ritrovandolo al di là della recinzione vicino alla rastrelliera della bici.
Idioti?
Bambini scemi?
Non lo so, ma ci sono rimasta un po' male.
Oggi lo stesso libro l'ho lasciato sul pullman.
La signora che era seduta accanto a me mi ha richiamato dicendomi che l'avevo lasciato lì.
Le ho detto che non era mio.
Ne ho lasciato anche un altro di libro oggi.
Auguro buona fortuna a tutti e due.

Ecco, piccole perle. Piccoli ricordi. Un po' come la pasta alla carbonara che ho fatto sta sera rompendo un uovo io uno al Mimi ed uno la Iaia, sbattendoli un po' a turno, grattando il formaggio un po' io e la mimi, cuocendo la pasta durante una doccia veloce delle nane, che non era necessaria, ma se devo scegliere tra 5 minuti di docica della iaia e 15 di urla perchè non gleila voglio fare, beh abdico e gliela faccio.

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