lunedì 31 agosto 2015

sempre a proposito di colore....

... giro di lavatrice e.....

...divano nuovo!


Già che c'ero sta volta ho fotografato anche il tavolo


Poi il divano da tanto che era bello è stato colonizzato da minions, gatti ed alieni....


sabato 29 agosto 2015

Gender post backstage

Mentre ieri m'impegnavo a fare la brava e a non rispondere a chi di dovere sul forum in cui mi sono azzuffata, scrivendo il lungo e studiato post sul gender, non riuscivo a fare a meno di collegare le assurdità sentite sulla teoria/ideologia gender come "masturbazione in classe fino allo svenimento dei bambini" o "pratiche sessuali in classe che coinvolgono i genitori" con pezzo del film "Monty Phyton, il senso della vita" del 1983, (che per gli standard italiani è avanguardia pura), che tratta esattamente dell'educazione sessuale a scuola.

Credo che il filmato trovato su you tube, sia più corto del pezzo totale nel film, ma ne vale la pena, già che di surrealità sull'educazione sessuale a scuola se ne stanno sentendo di tutti i colori.

Godetevelo.

venerdì 28 agosto 2015

Ma poi.. cos'è 'sta ideologia Gender?

Accade che ieri mi sia azzuffata nel mio solito modo, quello GDS per intenderci, con una tipa preoccupata che in Germania venisse inculcata l'ideologia gender nelle scuole.
Mio marito mi ha detto che se le avessi risposto non mi avrebbe parlato per tre giorni.

Però non mi ha mica detto che non potevo scriverne sul blog.

Ammetto che la tizia in questione mi ha portato a degli OTTIMI spunti di riflessione in un suo altro post riguardo gli shock culturali in Germania, come l'istigazione alla dipendenza perpetrata dai supermercati che a ridosso delle casse dove in Italia ci sono caramelle rasoi e preservativi, qui in Germania invece ci siano mignon di superalcolici e le macchinette distributrici di sigarette, o le schedine per prelevarle dopo le casse o comunque, entrambi gli articoli, in situazioni protette dove i minori non possano accedervi indisturbatamente.
Se vi state chiedendo perchè sono lì i motivi sono 2: in Germania non esistono le tabaccherie come in Italia, e oggetti così piccoli e che prevedono una vendita vietata ai minorenni è meglio che siano ben visibili a chi può esercitare l'autorità di batter cassa come i cassieri.
In italia i tabaccai pur di far cassa vendono le sigarette ai liceali ( e non solo).
Detto ciò facciamo un passo indietro: se oggetti piccoli come sigarette e mignon di superalcolici (benedetta sia la loro esistenza che quando devi preparare le pennette al salmone e vodka non devi avere un bottiglione che ti gira in casa per anni!) a ridosso delle casse sono istigazione, allora le caramelle cosa sono? Istigazione alla carie e all'obesità? E i preservativi, istigazione al sesso pre-matrimoniale ed extraconiugale? E i rasoi, sebbene difficile con quelli attuali, sono istigazione a farla finita una volta per tutte?
Ma farò la brava e non risponderò nemmeno a questo shock culturale: l'idea che  la tizia in questione sia terrorizzata dal trasferimento all'estero e che la Germania con le sue sigarette e i suoi mignon di alcolici la portino diretta all'inferno mi pare fin troppo palese se lo associamo alla domanda " ma insegnano il gender nelle scuole tedesche?"

Sono dell'idea che per poter insegnare una cosa prima la si debba quantomeno conoscere. Quindi così poi questa "ideologia/teoria gender"?

SE ESISTE esiste solo in Italia dove ne ho sentito parlare qui e là da fonti con l'attendibilità di mia nonna che parla di calciomercato. E perchè solo in Italia?

Perchè in Italia da un anno a questa parte s'è sollevato un polverone: le coppie omosessuali chiedono di essere riconosciute come coppie civili, con gli stessi diritti e doveri, e nulla più. Chiedono di poter essere informati se il loro compagno/a è in ospedale come se ne fossero il cogniuge, chiedono di aver diritto alla reversibilità di pensione, e tutti quelli altri diritti che una coppia eterosessuale sposata (civilmente o religiosamente) ha.

Se questa richiesta ha un senso e un'importanza a livello civile e sociale, non va dimenticato che l'Italia è anche il paese di quelli che si fasciano la testa prima di rompersela, di quelli che si fanno un sacco di seghe mentali per... nulla.

Così nascono le sentinelle in piedi, gruppo di perbenisti che decidono di sorvegliare sulla moralità stando in piedi ed in silenzio leggendo un libro perchè loro, quelli là, quelli che non fanno le cose come dio comanda, sono schifosi immorali etc.

Chiariamo subito il concetto che dio ha comandato di amarvi l'un gli altri come fratelli, e non mi pare che stiate facendo proprio ciò che dio comanda, anzi.

Cosa più oltraggiosa che hanno fatto le sentinelle in piedi è stato mettere in croce i poveri libromani come me che adorano leggere in giro mentre aspettano l'autobus o una persona, appiciccandomi addosso un etichetta che non voglio e che non mi appartiene.

Comunque l'onda si è mossa ed è stata cavalcata a dovere, fomentando alla paura e all'odio menti piccole preaddestrate nel tempo a vedere l'omosessualità come un male, attraverso propagande mediatiche mirate. Sinceramente mi chiedo quali cose orrende abbiano mai ricevuto da un omosessuale per averne così paura.

Si è pure arrivati al bando di libri per bambini perchè isitgavano all'omosessualità! (libri sdoganati poi dal Papa stesso)

In tutto questo contesto di rivoluzione civile e sociale, che qualcuno invece vede come perdita dei valori morali verso un mondo di lussuria e perversione, si è fatto avanti anche un documento dell' OMS di circa 70 pagine (che non ho letto, ma ne ho trovato un abstract fatto da un giornalista, spero di potermi fidare) in cui si parla delle linee guida secondo cui approcciare nelle diverse fasi evolutive della persona in età scolastica l'educazione sessuale per capire ed individuare problematiche, per rendere i bambini consapevoli dei pericoli  a cui vanno incontro (gli abusi sessuali su minori ad esempio).

Sodoma!!!!
Gomorra!!!!

Hanno iniziato ad ulrare gli analfabeti funzionali ben imboccati: tanto in Italia ce ne sono parecchi, trovate i dati nel link postato. Perchè mi spiace doverlo dire ma non credo si tratti solo di estremismo religioso ma di incapacità di comprendere e di discernere, e non credo sia un effetto collaterale dell'ostia mangiata tutte le domeniche dopo 2 ore di digiuno, oppure le fanno con cose davvero buone, che la ketamina in confronto è acqua di fonte.
Quindi questi tuttologi del nulla hanno iniziato a temere cose assurde e ridicole teoricamente ai danni dei loro pargoli e a farne un fascio unico con la richiesta dei diritti civili delle coppie omosessuali sotto uno slogan del tipo" vogliono insegnare l'ideologia gender nelle scuole per far si che i nostro figli diventino tutti gay!"

Gente mi sa che a scuola più che i vostri figli ci dovete andare voi.

Quindi cos'è l'ideologia gender?

Niente, il vuoto siderale, un acrocchio di paranoie per far presa su menti deboli e pigre che non vogliono impegnarsi per informarsi di più leggendo, fermandosi ad un telegiornale qualsiasi, al soldo di qualcuno.
Come l'ha definito mio marito ( e credo sia la cosa più fantasiosa che gli abbia sentito dire) l'ideologia gender è un unicorno rosa che caga arcobaleno volando e che renderà omosessuali tutti i bambini.

martedì 25 agosto 2015

Periodo rosso

Ho abbandonato le monetine danzanti a fine ottobre, concludendo, per me un periodi di costumi infelici e sono finita in un " periodo rosso".

Rosso il colore per le coreografie dello Zagharid,



(ok la galabeya era fucsia ma nel contesto sembrava rossa)

Ed ora gruppo nuovo, 2 coreografie, e l'insegnante per non far spendere troppo ha sentenziato colore " rosso" per tutte ed ognuna tira fuori l'abbinamento che vuole secondo il proprio sentire.

Ecco rosso.

cioè giust'appunto ieri dicevo che ero a posto con i costumi.

Fortunatamente ho tenuto tutto il rosso che ho preso per lo Zagharid (la galabeya era in prestito) ed avevo preso anche della cose " da allenamento per me, perciò....

.... perciò per la coreografia col velo, metterò sotto i pantaloni rossi ( uguali a quelli neri della prima foto) sopra la gonna amaranto di mia mamma (una delle poche cose sue che ho tenuto) a cui ho rimosso tempo fa la balza,



La cintura con le frange presa per lo zagharid, e quella di "derelict" il completo rosso che ho acquistato da ristrutturare e in cui non ci sto ( ma un bel pezzo d'elastico fa il miracolo)


Sopra devo crearmi un bra andando avanti sul reggiseno che ho acquistato e su cui ho attaccato 200 perline circa.

Questo per la coreo col velo

Per la coreo di conclusione spettacolo spero di avere il tempo di togliermi la gonna amaranto e mettermi  un coprispalle (non quello della foto, un altro che come dice Aysha"mettere in mostra un po' la mercanzia fa parte del gioco) per un effetto simile a quello dello zagharid che sulla musica di Shakira  Whenever Whatever,- sahara remix -, mi pare più appropriato.


Ah il velo.

Il velo è l'unica cosa che dovrei acquistare.

Ho trovato questo e sinceramente spero che vada bene all'insegnante perchè a me piace davvero tanto.



lunedì 24 agosto 2015

Costumi

Sono sempre lì a cercare il costume per danza che mi ispira, che mi aggradi che non mi faccia mai dire "mo' basta" e mi faccia sempre sentire innamorata di lui ogni volta che lo vedo, ma ne vedo migliaia di belli che comprerei subito se potessi, ma non è mai "lui".

Il mio lui dovrebbe avere questi colori.

Foto di Lorenzo Gatti

Ho provato a parlarne con una sarta che se ne occupa, ma mi ha detto che il difficile è trovare la stoffa con queste sfumature, ed effettivamente non posso darle torto.

Ho anche un forte desiderio di "rosso" che mi ha portato prima ad acquistare, iniziare a restaurare, ed abbandonare (per incompatibilità di taglia) questo:


Poi ad acquistare un semplicissimo reggiseno rosso ed iniziare a decoralo ma dopo le prime 200 perline.... beh ho un po' mollato il colpo.


e non che il lavoro di creazione di un costume mi sia nuovo: dopotutto quando avevo poco più di 20 anni tante energie ed un sacco di tempo a disposizione feci questo:


Costume che ho smontato l'anno scorso perchè nella 42 difficilmente ci rientrerò. Per il rosso non so, forse.... forse modifico la cintura di qui sopra e lo tengo da abbinare ad un altro reggiseno.

Poi l'altro giorno ho realizato che senza voler fare la "ricercata" a tutti i costi, avrei un costume adeguato per quasi tutti gli stili.

Per il baladi sono a posto con la mia "seconda pelle": con tutte le volte che l'ho messo.....


Per la raq sharki posso scegliere tra quello spendente


E quello più modesto con un effetto " hawaiano" (confezionato da Stefania Tranchida)


sarei a posto anche per il saidi con uno dei vestiti più classici ed inflazionati che esistano,



per lo sha'abi con le 2 gonne blu, e poco m'importa se qualcuno mi viene a dire che " non sono colori della terra" io danzo con addosso  quello che mi piace.


Ecco giusto giusto mi mancherebbe un vestito alessandrino e relativa melaya abbinata, una gonna haggala, una gonna per tribal/gipsy turca. e poi.... boh! Ha la tunica Kalej

Intanto però penso che metterò insieme un costume con queste 2 stoffe: quella a fiori l'ho presa ormai 3 anni fa e non vedo l'ora d'indossarla.




sabato 22 agosto 2015

Pippi

Giovedì ho ritirato a scuola una mimi imbruttita.
Una bambina più grande (con la faccia da scorfano aggiungo io) forse di 1 anno, l'ha chiamata Pippi Calzelunghe perchè ha le lentiggini. Fa niente che sia bionda con gli occhi azzurri.
La Mimi se n'è risentita com'è giusto che sia, ma ne abbiamo parlato a lungo su chi è Pippi, quanto è tosta, e che bella persona intelligente e saggia è, ed abbiamo convenuto che quella bambina che assomiglia più ad Humpty Dumpty ( ma non lo posso dire alla Mimi) pur volendola prendere in giro le ha fatto un complimento.

Ecco s'inizia. Ad una settimana dall'inizio della scuola iniziano i primi sbertucciamenti. Da mamma italiana  con la tendenza alla rissa, vorrei insegnare a Marina a rispondere in modo acido tipo: "ma ti sei vista te che assomigli ad un krapfen?" (qui si chiamano berliner) ma nonsi può. Primo perchè Marina è un animo sensibile e non è una che ha l'istinto di "colpire più duro", secondo non è cosa comunque modo di rispondere. Via poniamo l'accento su "grazie Pippi è una proprio figa, sai? mi piacerebbe essere come lei." Possibilmente detto con un sorriso ed in italiano, giusto epr spiegare a ciccia bomba cannoniera che lei sa parlare solo una lingua e Marina, quanto meno una e mezza.

Ah, forte dei miei capelli rossi, ieri sono andata a prendere Marina a scuola con le treccine, giusto per far capire che è una famiglia di tosti, la nostra.

venerdì 21 agosto 2015

Colore!

Casa nuova, vita nuova.
E tra il nuovo, c'è anche un divano. Letto.
Quindi per chi volesse venirci a trovare sappia che di posto ce n'è.

Solo che un divano nuovo, per quanto di Ikea con tutte le coperture acquistabili a parte e scambiabili, ha il difetto che alcune parti vanno montate prima di assemblare i pezzi, e che comunque con 2 bimbe 2 gatti e 2 adulti poco attenti, si sporcherebbe solo col pensiero, e allora....



COLORE!!!!

Tante, tantissime pezze, sempre di Ikea, in cotone bello tosto e tagliate in misure  facilmente "lavatriciabili" per un effetto arlecchino, che personalmente non mi dispiace affatto. 
Stesso destino anche per il tavolo da pranzo, che si sporca anche più facilmente, ecco solo all'idea del pensiero.

giovedì 20 agosto 2015

Trilli addicted


Noi siamo tre trilli addicted. Adoriamo la rivisitazione Disney della famosa fatina gelosa creata da lord Barrie, soprattutto ora che è la protagonista di una fortunata serie di spin-off ( che conta ben 5 film) ambientati in un epoca pre - Peter Pan e popolata da altrettante fatine.

Cosa smielosa? naaaaaahhhh. Potete dire tutto quello che volete ma non è di certo smielosa, anche se ogni volta che si legge Disney e "personaggio femminile" pensiamo subito a quegli stereotipi degli anni 30-40 con cui ha fatto fortuna.

La Trilli (e relative amiche) degli spin-off, sono si fatine alte uno sputo o poco più e non hanno nulla di smieloso. Intanto ci sono anche i " fatini" che si chiamano "folletti" nella traduzione italiana e non sono relegati proprio ad una posizione di secondo piano da "macho risolvi tutto" come i vari principi,o da rimbambito colossale: sanno il fatto loro.

Poichè Barrie ha parlato ben poco di Trilli, Campanellino o Tinkerbell, la disney s'è dovuto in ventare tutto il personaggio e il mondo della radura incantata: della versione originale è rimasto il fatto che è nata dalla prima risata di un bambino andata in mille frantumi, che quando parla sembra il suono di una campanella alle orecchie umane, che ha la polvere di fata e che senza di essa può morire, e che ha un certo qual "caratterino". E poi?
E poi c'è che ha un talento tutto suo con cui c'è nata. Lei è una fata tutto fare, ma per farvela breve è una specie di Leonardo Da Vinci con ali e capelli biondi a chignon, che utilizzando oggetti umani, "gli oggetti smarriti" inventa cose che tornano utili a tutte le fate e che salvano sempre la situazione, perchè non la salvano mai con la magia, ma con l'astuzia e l'ingegno. Anzi la magia, spesso è più d'impiccio che d'aiuto.
In pratica ne hanno fatto la protagonista di una serie di fiabe dove l'ingegno, la collaborazione, la sensibilità, ed altri valori hanno sempre la meglio sulla situazione, e nulla si risolve con poteri magici o polvere di fata.

mercoledì 19 agosto 2015

Coppetta per tutta la vitaaaaa!!!!!!

Ok facciamo una doverosa premessa: si parla di mestruazioni.

Se state leggendo vuol dire che vi va di leggere di quella parte di donna che tanti farebbero volentieri a meno, ma non sono al rima a scriverne e ne tantomeno credo di esserne l'ultima.

Ho scoperto il meraviglioso mondo della coppetta mestruale!

Della sua esistenza lo so da almeno una decina d'anni ma non mi ha mai convinta: conoscendo le condizioni igieniche delle toilette italiane non di casa, mi preoccupava la gestione di un presidio come la coppetta al di fuori della comodità ed igiene domestica. quindi la bocciai.

Non sono mai stata una grande fan dei tamponi che dopo un po' dilatandosi iniziano a fare il solletico fino a dare fastidio. No la storia che contengono amianto è una bufala.

Ho amato l'invenzione dei super-assorbenti ultra sottili e li ho usati fino a un mese fa, solo che da dopo il parto della Iaia, tutte le marche hanno iniziato a darmi irritazioni al secondo giorno, e non c'è niente di peggio che l'irritazione da aggiungere al fastidio del flusso.

Ho fatto il salto alla coppetta, e....

COPPETTA PER TUTTA LA VITA FINCHE' MENOPAUSA NON CI SEPARI!!!!!!!

E' il vero "tappo alla bernarda" che tutte sognano per "quei giorni": se messa su bene (e non è difficilissimo) non fa passare nulla.
Il fastidio che da, e parlo per me, è inferiore a quello del cordino del tampax. La comodità superiore a tutti i tipi di assorbenti interni ed esterni.
E comodità delle comodità non devi tenere la scorta in casa !!!!!

martedì 18 agosto 2015

non ci capisco un cazzo

E vualà, eccomi a parlare di lebendiges deutsch.

Avevo deciso, speranzosa, che oggi sarei andata all'euroschule di Bonn a fare il test d'ingresso per i corsi di lingua per stranieri.

Il test non l'ho fatto.

Non so chi non ha capito cosa, se io col mio tedesco buono per ordinare un kebab ad un turco (ed oggi visto lo sconforto sono propensa a ritenere che vada bene solo per quello) o l'impiegato della Bundesagentur für Arbeit: sta di fatto che per poter sostenere qualsiasi esame mi manca un foglio dall'ufficio immigrazione di Koeln che mi arriverà tra 2-3 settimane, ed una volta ricevuto questo potrò andare a fare un test sempre all'euroschule, ma alla sede di fronte alla stazione, non in quella in culo ai lupi dispersa tra gli uffici ministeriali.

Poi non so più che cazzo accadrà. Intanto mi farò un piano di studi per queste 2-3 settimane cercando di portare a casa quanto più possibile come tedesco.

lunedì 17 agosto 2015

astuccio

Eccomi a fare la mamma italiana che si lamenta già al secondo giorno di scuola.

A luglio ci è stata fornita una bella lista di tutto ciò che serve ai bambini. Nulla di esagerato: si tratta di che tipo di quaderni che tipo di matite, etc... Cose che si potevano (e si possono) comprare anche alla Lidl ( qui è di casa) o similari, senza spendere fortune.

Ecco in questa bella lista si sono dimenticati di scrivere " preferiremmo l'astuccio scatolato con le zip che almeno rimane tutto bello in ordine".

Forse le mamme tedesche questo lo sanno già d'imprinting.
Forse le mamme tedesche se lo dicono tra di loro.
Forse l'hanno detto alla serata informativa a cui ha partecipato Luca ( ma sicuramente la nostra priorità non era l'astuccio quanto più il tedesco).

Forse non lo so perchè anche se origlio non capisco un cazzo. (o quasi)  :)

Ecco diciamo che se l'avessi saputo per tempo, e non l'avessi scoperto venerdì, sarei stata un po' più felice: il magnifico astuccio che ho confezionato io per la Mimi...


... riadattando la busta porta bavaglia della materna ieri mi ha fatto notare che l'ho cucito male, così oggi non poteva andare a scuola con il suo magnifico astuccio.
Ecco mi sarei risparmiata la fatica di scucire e ricucire il porta bavaglia, mi sarei risparmiata il comprare le cerniere, la caccia a matite e quant'altro.... che poi magari si spendeva lo stesso.
Scusandomi con la maestra perchè non avevo l'astuccio per la Mimi ( uno si giusto per matita e righello) mi ha fatto capire che preferiscono lui, l'astuccio iper-ingombrante ma tutto ordinato.


Ecco speriamo che non ci siano problemi per la borsa del cambio della palestra o per altre cose.

venerdì 14 agosto 2015

La schultüte

Ne ho accennato ieri sia sul blog che sul profilo FB ed ora mi tocca parlarne.

La schultüte è una tradizione tedesca del primo giorno di scuola.
Il primo giorno di scuola è un avvenimento importante. E' sentito a livello collettivo: vengono appesi cartelli per le strade accanto  alle scuole per ricordare agli automobilisti che ci sono i primini quindi di fare più attenzione. Ah già qui i bambini a 6 anni spesso vanno a scuola da soli. Qui se dici che " è il primo giorno di scuola di tuo figlio" per prenderti 2 ore di permesso non ti fanno storie.

Ma parliamo della schulteute. Die Tüte è la borsa della spesa, ma è una versione" moderna" del termine, perchè si tratterebbe del cartoccio, quello che ricevevano le nostro nonne quando andavano a fare la spesa. Per questo la schultüte ha la forma di cono ed è chiuso con un nastro.

Cosa c'è dentro?

In genere dolciumi e cose per la scuola, quindi matite gomme colla etc. Il perchè non lo so, ma sospetto che sia molto antica come tradizione (qui l'istruzione è un concetto più antico che in Italia) e azzardo che probabilmente la schültüte era la collezione nel tempo di tutto ciò che poteva servire ad un bambino per studiare e per questo gli veniva data il primo giorno di scuola.

In quella della Mimi?
Poche cose per la scuola delle gomme e della colla extra. Pacchetti di "ringo" tedeschi e di morbidi amici Italiani (imboscati dal trasloco) orsetti gommosi, le cannucce per fare il latte al cioccolato, e tante mollette e fiocchi per capelli.


giovedì 13 agosto 2015

Primo giorno di scuola

Vi prego allungatemi i fazzoletti.
Ma sì dai, anch'io c'ho un cuore sapete? ecco la mia babbuina ( e sela vedeste come s'arrampica mi dareste ragione) cresce!
Eppure mi sembra ieri che mi stracciava l'anima per andare alla "ccuola matenna".
E invece ora la guardo e m i sembra infinitamente più grande con uno sguardo quasi più da ragazzina che da bambina.
Sì avevo i lucciconi quando la responsabile della scuola ha dato il benvenuto, quando ha chiesto a tutti i presenti di cantare " viel glueck zum geburstag" (tanti auguri a te) ad una bambina che compiva i 6 anni proprio oggi,il suo primo giorno di scuola; quando hanno fatto la recita coi calzini su " manà manà" quelli delle seconde, e quando sempre loro hanno cantato una canzone tipo "A come armatura..." per spiegare ai nuovi arrivati come si impara a leggere.
Ah, ma mica ero l'unica, eh?
E un po' sì, anch'io ho un po' di voglia di dire " ridatemi la mia bambina", ma solo un po', perchè vederla così orgogliosa andare in classe ti contagia nella sua voglia di crescere.
E da domani alle 7.55 si deve essere fuori di casa, per un percorso da 30 secondi a piedi: "santa kefottunella" è nella sede " distaccata" esattamente fuori dal portone dall'altra parte della strada residenziale. La sede principale, è dall'altra parte del semaforo, 35 secondi di percorrenza.

Il mio orgoglio? l'unica bambina conla schultuete di starwars, e non con principesse o fatine.
      


venerdì 7 agosto 2015

Il silenzio

"Ah ho lasiato la città, e non ci tornerei mai più a vivere, perchè qui in campagna c'è il silenzio"

Non saprei nemmeno dire quante volte ho sentito questa CAZZATA PAZZESCA detta da trapiantati in quel buco del culo del modo che è la bigottissima provincia lodigiana ( e sì, vi sputo un pochino contro). Pensiero che se è tollerabile da uno che ha vissuto a Milano che ne so, sulla circonvallazione della 90-91 o che ne so in zona San Siro, potrei capire, ma piuttosto ridicola da tutti quelli che abitano in zone meno trafficare delle sopracitate, navigli compresi, ed ancora più ridicola da quelli che vengono da Melegnano o Lodi. Per non palrare di quelli che da sant'Angelo Lodigiano si sono trasferiti a Vidardo perchè  "qui è un bel posto tranquillo".

Ebbene ho vissuto per quasi nove anni in quel buco di culo mal venuto che è Castiraga Vidardo e posso dire una cosa: COL CAZZO CHE C'E' SILENZIO!!!!!!

Il 99% delle persone che pensano che sia un posto silenzioso lo dicono perchè lì non ci vivono ci dormono e basta, con le finestre ben chiuse d'inverno perchè fa freddo e c'è umido e ben chiuse d'estate perchè fa caldo e c'è afa e poi entrano gli insetti perciò attacco il condizionatore.

Dicevo che io ho vissuto lì 9 anni, senza condizionatore, 24 ore su 24 benedicendo ogni momento che riuscivo a scappare di lì fosse anche solo andare alla Bennet di Pieve Fissiraga (per chi non sa la geografia del posto - e mi auguro per voi che siate ignoranti in materia- usate google maps) con i ragni che facevano gli inquilini abusivi e manco si degnavano a catturare una cazzo di zanzara, e poasos dire che silenzio non ce n'è.

Poichè siamo in campagna, tutti hanno paura dei ladri, ( e in città non ce l'avevi?) perciò si montano l'antifurto. Però sono "braccini" e se lo montano da soli a cazzo di cane, e suona anche per le scoregge delle mosche  che  hai fatto entrare aprendo la porta d'ingresso. ANTIFURTO CHE SUONA NOTTE E GIORNO A CAZZO DI CANE.risultato: ti entrano in casa lo stesso e nessuno si caga il tuo antifurto.

Poichè siamo "in campagna" tutti i coglioni si prendono un cane, perchè c'hanno il giardino 1 metro per 2 w quindi il cane può stare lì. Il cane che tu non guardi mai in faccia, quello che ti fa le coccole perchè lo hai lasciato solo tutto il giorno, quello che ti trascina come una banderuola e che, se ti mostra i denti, pensi che stia sorridendo: ecco IL TUO CAZZO DI CANE, PER COLPA TUA CHE SEI UN COGLIONE IGNORANTE E SPOCCHIOSO, ABBAIA TUTTO IL GIORNO PERCHE' LO HAI ABBANDONATO IN CASA, STRONZO! Però intanto sono i vicini che sono a casa mentre tu sei a lavorare 12 ore a Milano viaggio compreso (in macchina ovviamente perchè i mezzi pubblici sono pressocchè inaffidabili se non inesistenti!) che lo sentono.

Poichè siamo in campagna, i contadini per motivi vari che non sto ad elencare (sarebbero una serie di post a parte), convertono la terra agricola in terreno edificabile, preferendo il mattone alla pannocchia,  perchè le giovani coppie preferiscono il costruito nuovo, una garanzia per il futuro. Maggior palla non venne mai udita: per un futuro da casa troppo piccola in 3, strettissima in 4 per un mutuo finchè campi, una vera prigione, perciò.... Per loro per questi poveri cristi che sperano in un futuro migliore campando nella speranza che la cooperativa gli rinnovi il contratto,CANTIERI A PROFUSIONE! RUSPE, MARTELLI PNEUMATICI CAMION GRU CIGOLANTI A PARTIRE DALLE 5,30 DEL MATTINO SABATO E DOMENICHE COMPRESE!

Poi c'è la notte.

Eh la notte gli antifurti sono spenti per lo più, i cani appagati dalla presenza dell'umano e il cantiere è chiuso perchè col buio non vedono e non possono lavorare, altrimenti lo farebbero pure di notte.

Eh che silenzio vero?

Certo se sei chiuso in casa.....

Altrimenti, c'è la chiusa con una cascata di 3 metri che a seconda della stagione ha un piccolo rigagnolo o una cascata da far invidia alla Marmolada. E grilli a profusione. Per non dimenticare la provinciale a 300 metri di distanza che SENZA ALBERI ti fa sentire tutti i motociclisti che si sentono Valentino Rossi su un rettilineo di 5 km, perchè sul dritto sono bravi tutti.

Ecco grilli ed acqua sono un rumore poetico e tollerabile, ma pur sempre rumore, quindi  DOVE CAZZO LO TROVATE IL SILENZIO?!?!!?

Ah già chiusi in casa, a vedere la cazzata di turno in tv col condizionatore acceso.

Felice di essere a Ranzel, Nordrhein-Westfalen, con 3 linee di autobus sotto casa, che spaccano il minuto, la possibilità di andare a fare la spesa a piedi, gli alberi, nessun cantiere, cani educati, un limite di 30 km/h rispettato da tutti anche di notte (i tamarri, che ci sono, fidatevi, riescono a far fare un gran baccano alle loro macchine stando nel limite e non rompono dopo le 22), perchè qui di silenzio ce n'è davvero. Ah abbiamo anche grilli uccellini e trattori, ma stranamente sembra tutto molto meglio.

giovedì 6 agosto 2015

Incubo ricorrente

Non so spiegarmelo, ma recentemente, e credo si accaduto nel giro di una settimana, ho sognato che Luca decidesse di voler tornare in Italia.
Per me si tratta di un vero e proprio incubo, perchè io in Italia proprio non ci voglio tornare.

Nel primo incubo dissi chiaramente che volevo il divorzio, e che avrei tenuto in Germania le bambine.
Nel secondo sono stata attanagliata dal senso di smarrimento: non sapevo più chi ero, dov'ero e cosa stavo facendo.

Non ho proprio idea di cosa significhi tutto ciò, solo che l'angoscia che mi lasciano questi incubi me la porto dietro tutto il giorno, anche se alla mattina apro il frigo e prendo il cartone con scritto "milch", non "latte".

mercoledì 5 agosto 2015

non ce la faccio

La mia amica Amalia dice che non bisogna dire  ( ne pensare) " non ce la faccio", perchè è vero non cela fai: ti auto convinci che sia così e non ce la fai. Bisogna dire 2 ce la posso fare".

Ecco io non ce la faccio.

Io ora non ce la faccio proprio ad affrontare notizie che parlano di cancro: mi metto a piangere subito.  E letteralmente sento un dolore al cuore.
Forse è solo ancora una ferita aperta e troppo recente.
Oggi ho letto di una amica (o forse la cugina) di una mia amica su FB  che è entrata allo IEO.
Volevo scriverle parole d'incoraggiamento, ma non ne ho. Non ne ho perchè non ho fiducia che ce la possa fare, ma perchè trovato qualsiasi cosa vuota e falsa.
Ho abbandonato un amica perchè "non ce la faccio". Forse è stata solo la sfortuna dei tempi: ho saputo della sua malattia a ridosso della morte di mia madre e non ce l'ho fatta a starle vicino. Ora ho solo voglia di dirle che mi spiace per come mi sono comportata, e che non so nemmeno se possa essere scusata o capita.

Ora proprio non ce la faccio, ma forse un domani ce la posso fare ad affrontare l'argomento in qualsiasi sua forma.

martedì 4 agosto 2015

Danzare? Sì danzare!

Crisi profonda crisi: per un motivo o per l'altro non riesco a ritagliarmi il tempo per danzare, e  la mia autostima danzante va a farsi benedire.
A complicare la situazione vedo il video di Dalma Izzo al Marhaba con il doppio bastone (saltate i primi 50 secondi di introduzione del video che sono una noia pazzesca!), e  sbavo per... tutto: dal costume, alla tecnica pulitissima all'abilità nel manovrare due bastoni alla meravigliosa semplicità con cui pare farlo.

Mi

deprimo.

Poi caso vuole che una mia amica Fb commenta unvideo.
Lo guardo.
non sono nemmeno al quinto secondo che mi chiesto: ma che è sta roba qui? Se è una professionista io so fare di meglio! Ma di molto meglio!

Poi sento Amalia, una di quelle persone che incotri sulla tua strada, non sai perchè, ma la ritieni questo incontro una benedizione che mi dice "per i tuoi problemi di oggi (sindrome premestruale) danza, vedrai che ti fa bene!"
Amalia quelal che senza conoscermi poi tanto mi disse:  "tu devi insegnare", Ora Amalia so perchè. per la passione che ci metto quando danzo.

Così prendo e danzo la musica dell'esame, perchè è quella che ho sul cellulare, visto che l'ipod con il pezzo che vorrei studiare per il velo è Sca ri co! e....

stravolgo la coreo, mantenendo solo 2 o tre punti fissi ( il morbido e il khaliji) !

e la mia autostima risale. Un pochino ma risale.

Lo stesso pezzo alla prova pre-esame. Quella d'esame vera e propria è stato richiesto che non venga divulgata.

lunedì 3 agosto 2015

Ricordi



Questo ricamo ha 12 anni.

Me l'ha fatto Fantasymeg, in uno dei primissimi Round Robin a cui ho partecipato. Se non siete ricamatrici e non sapete cosa sia un Round Robin* (abbreviato RR) non vi perdete poi molto: anzi non entrateci che il punto croce talvolta può sembrare una setta per poche adepte ;) A me comunque piace tutt'ora ricamare, ma lo faccio come piacere solitario e vivo decisamente meglio.

Questo ricamo l'ho scelto per diventare la copertina dell'album di foto che ho incominciato l'altro ieri. Non ha una grande attinenza con le foto in sè a guardarlo così: ha una grossa L che ci può stare per "le foto di Laura" o "Le mie foto", ma un coniglio non si spiega. Ma non un coniglio quqalsiasi: lui è Benjamin coniglio.

All'epoca in cui conobbi Fantasymeg, esistevano le mailing list e i messanger. Forum, blog, FB, e smartphone erano ancora da venire.

Una sera incontrai Fantasymeg in chat, sul miticissimo yahoo messanger. La chiacchierata incominciò più o meno così.

Fm: "Ciao vivo da sola con un gatto che si chiama Merlino e un coniglio che si chiama Benjamin"
L: "Ciao, e Peter dove l'hai lasciato?"
Fm: " purtroppo Peter non c'è più"

E su questo scambio di battute profondamente radicato nella cultura e nell'amore per Beatrix Potter è nata un amicizia che, per colpa mia, si è un bel po' persa.

Come dicevo la L e il coniglio apparentemente hanno poca attinenza con le foto, ma la verità su quel ricamo è il ricordo e il legame, esattamente come lo sono le foto contenute in quell'album (che sta procedendo)



* Round Robin, scambio di ricami a tema tra ricamatrici in vario numero: ogni partecipante prepara una tela con un tema (es, fiori io gatti) e la spedisce sempre alla stessa ricamatrice e la riceve sempre dalla stessa. il gioco/scambio si conclude quando tutte le partecipanti hanno ricevuto indietro la propria tela piena di ricami.