giovedì 20 agosto 2015

Trilli addicted


Noi siamo tre trilli addicted. Adoriamo la rivisitazione Disney della famosa fatina gelosa creata da lord Barrie, soprattutto ora che è la protagonista di una fortunata serie di spin-off ( che conta ben 5 film) ambientati in un epoca pre - Peter Pan e popolata da altrettante fatine.

Cosa smielosa? naaaaaahhhh. Potete dire tutto quello che volete ma non è di certo smielosa, anche se ogni volta che si legge Disney e "personaggio femminile" pensiamo subito a quegli stereotipi degli anni 30-40 con cui ha fatto fortuna.

La Trilli (e relative amiche) degli spin-off, sono si fatine alte uno sputo o poco più e non hanno nulla di smieloso. Intanto ci sono anche i " fatini" che si chiamano "folletti" nella traduzione italiana e non sono relegati proprio ad una posizione di secondo piano da "macho risolvi tutto" come i vari principi,o da rimbambito colossale: sanno il fatto loro.

Poichè Barrie ha parlato ben poco di Trilli, Campanellino o Tinkerbell, la disney s'è dovuto in ventare tutto il personaggio e il mondo della radura incantata: della versione originale è rimasto il fatto che è nata dalla prima risata di un bambino andata in mille frantumi, che quando parla sembra il suono di una campanella alle orecchie umane, che ha la polvere di fata e che senza di essa può morire, e che ha un certo qual "caratterino". E poi?
E poi c'è che ha un talento tutto suo con cui c'è nata. Lei è una fata tutto fare, ma per farvela breve è una specie di Leonardo Da Vinci con ali e capelli biondi a chignon, che utilizzando oggetti umani, "gli oggetti smarriti" inventa cose che tornano utili a tutte le fate e che salvano sempre la situazione, perchè non la salvano mai con la magia, ma con l'astuzia e l'ingegno. Anzi la magia, spesso è più d'impiccio che d'aiuto.
In pratica ne hanno fatto la protagonista di una serie di fiabe dove l'ingegno, la collaborazione, la sensibilità, ed altri valori hanno sempre la meglio sulla situazione, e nulla si risolve con poteri magici o polvere di fata.

Nessun commento:

Posta un commento