giovedì 31 dicembre 2015

come le crepe dei vasi giapponesi

gira su FB di tanto in tanto quest' immagine con questa didascalia:


Link originale dell'immagine: http://wasterpiece.altervista.org/wp-content/uploads/2014/04/kk.jpg

“Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, ne valorizzano ogni singola crepa”

Cercando l'immagine su google ho trovato in un altro blog la spiegazione che si tratta di una vera e propria filosofia giapponese. Io ho letto solo le prime righe del post, trovando ciò che cercavo, e non mi sono addentrata nel resto. Se volete lo trovate qui.

Ogig mi guardavo allo specchio nei miei 42 anni suonati e nelle mie due gravidanze, e notabo le smagliature su quel sofifcie cusicno panciottoso che piano piano va via, ma che nongli metto di certo fretta, e mi è venuta in mente quella lettera di protesta arirvata 2 settimane dopo lo spettacolo di bonn in cui l'insegnate di allora si lamentava con me perchè non avevo messo un body in rete sulla mia pancia.

Ora, personalmente non ritengo di averne bisogno.
Non mi vergogno di avere forme generose.
E mi chiedo perchè dovessi essere l'unica a mettere un body che tra l'altro è troppo scuro per la mia carnagione e che avevo acquistato in emergenza (accontentandomi di un colore troppo scuro) quanto ero ben più generosa  di panciotta e il costume che avevo allora mi faceva un brutto effetto, perciò era necessario coprire la pancia.

Così guardavo la mia panciotta e le smagliature delle gravidanze e del parto.
Io non mi vergogno di questi segni sulla ma pelle, perchè sono legati ad eventi bellissimi della mia vita: non sono come il nome "dell'amore della tua vita" tatuato ben visibile sul braccio che poi devi far coprire un un " qualchecosa" perchè ti ha mollato per un'altra.
Sono le mie smagliature da parto.
L'unico difetto è che qualche idiota ha deciso che le smagliature , tutte, sono antiestetiche.

Le ho guardate, ho pensato a cosa sono e a cosa rapprensentano per me, e che al prossimo spettacolo le riempirò di glitter dorato o addirittura andrò in un centro per l'henne ( che ho già trovato!) e le farò valorizzare, perchè per me valgono, così come lo sono per tutte le altre mamme con un minimo di cervello, e non ho intenzione di coprile perchè qualcuno pensa che siano antiestetiche!

mercoledì 30 dicembre 2015

caro 2015,

domani sarà il tuo ultimo giorno e vorrei dirti che sei stato un anno meraviglioso per me.

Carico di tante cose, di nervi, di frustrazioni, di preoccupazioni, di cose fa fare, di tante cose nuove, e di tante cose vecchie lasciate andare: insomma sei stato un anno in cui mi sono sentita viva, vivissima, come non mi accadeva più da tanto tempo.

Ti ho vissuto quasi tutto in Germania e non mi par vero.

Climaticamente parlando, non hai avuto nulla che vedere con tutti i tuoi predecessori della mia vita: insomma non hai voluto farti sentire pesante con i cambi.

Mi hai riservato risvolti inaspettati nella mia vita e nel mio giro di amicizie, che tutto sommato si sono rivelate tutte positive: amici allontanati per sempre per divergenze d'opinione e Amici Veri che se ne fanno un baffo della distanza e del non avere i soldi per prendere l'aereo perchè l'Amicizia Vera passa i confini e se ne infischia delle distanze.

Mi hai anche ricordato che i miracoli non esistono e che chi vive in un mondo tutto suo, difficilmente mette il naso fuori per rendersi conto della realtà che li circonda.

Mi hai donato il potermi relazionare con altre culture altre civiltà, senza andare a più di 20 km dalla casa dove vivo, e mi hai regalato tutti i " 'morgen,  hallo, 'tag, aufwiedersen, e tschuss" di non so più quanti estranei incontrati per strada, e i sorrisi e le chiacchiere di altri genitori conosciuti meno di 8 mesi fa.

Grazie 2015, sei stato un anno meraviglioso.

venerdì 18 dicembre 2015

Biscotti, secondo giro.

Dopo la prima produzione andata in regali di cui solo una parte mimina è rimasta a me e alle mie aiutanti, ho deciso di fare una seconda produzione stando attenta a non mettere quei 200 grammi di farina di troppo ed usare la pistola sparabiscotti presa l'anno scorso coi punti della Bennett e mai usata.

Ecco, o quella pistola sparabiscotti fa cagare oppure sono io impedita nell'uso: per ogni biscotto saltava via la parte pulsante e anche a perderci del gran tempo a girarla la ghiera saltava via e non faceva presa.

Quindi o sono impedita io o fa cagare quella che ho preso: quella svedese di mia mamma, tutta in metallo se ciccava era perchè sbagliava la pressione mia mamma.

Così fin da subito ho rinunciato alla pistola sparabiscotti e..... deliriooooooooooo!!!!!

L'impasto più morbido era difficile da lavorare con gli stampini, tant'è che all'ultimo mi sono arresa ed ho infornato un maxi biscotto pretagliato e ritagliato caldo, altrimenti sarei ancora lì a metter formine su formine.

Perciò, se volete usare la ricetta dell'altro post con gli stampini tradizionali  NON FATELO!!!! aggiungeteci da subito quei 200 grammi di farina in più e non vene pentirete.

Io continuo a farli col burro per un semplice motivo: senza ricadere nella attualissima fobia dell'olio di palma, che sinceramente "mi ci sciacquetto la cicciabaffa" per fare una citazione colta da Paolo di Leonix, la margarina, che è fatta ANCHE con quello, è innaturale. si prender un olio con i sui bei doppi legami e lo si sottopone ad un processo chimico di idrogenazione per far si che da liquido qual'è diventi solido. In pratica è un po' come se prendessi un cavallo e gli innestassi chirurgicamente in fronte un corno per farlo diventare un unicorno.

quindi evviva il burro.

Sta volta però ho modificato lo zucchero mettendone la metà a velo e aggiungendolo come prima cosa alle uova. E poi ho aggiunto la scorza d'arancia grattuggiata, che qui si trova comodamente in bustina.

Lo sentite il profumo, vero?

giovedì 17 dicembre 2015

non ho nulla da temere

In modo altalenante, a volte penso che iscrivermi al contest di aprile sia stato un fare il passo più lungo della gamba.
Lunedì sera al corso c'era anche Goretti, che fino alla festa di Natale per me era solo l'insegnante del corso principianti. Poi l'ho vista ballare: incanto allo stato puro.
Domenica le avevo scritto per chiederle informazioni sui 2 WS che terrà a gennaio, così ci siamo contattate e lunedì sera ho potuto presentarmi di persona. Ragazze, poca miseria senza trucco parrucco e costume siamo irriconoscibili!
Con mia enorme sorpresa e somma gioia parla italiano! Così ho potuto chiacchierare con lei un po', scoprendo che molto probabilmente si iscriverà al contest.

Ebbene non ho nulla da temere.

La sua bravura è indiscutibile, tra me e lei c'è un abisso di competenza ed arte per me impossibile da colmare in pochi mesi, ma la cosa non mi demoralizza affatto. Sono così distante che so che non posso competere ne con lei ne con altre di pari o poco distante livello, e proprio per questo non ho nulla da temere.

Sarà una bella esperienza da cui potrò imparare molto.

Spero ci sia il premio "grazie per averci provato" perchè per quello posso sicuramente concorrere!

mercoledì 16 dicembre 2015

Riaprtiamo, ma non da zero

Il post sul mio costume ha ottenuto ( non sul blog, ma su faccialibro) un sacco di commenti e di spunti perciò ho deciso di cambiare rotta.

Più luce.

Ho acquistato i materiali sbagliati e per questo non ne avevo un buon ritorno.
Come enfatizzano in quei reality sugli abiti da sposa, devi fare " awwwww...." ed impazzire di felicità, altrimenti ti stai accontentando e quello che stai acquistando è sbagliato non è TUO. Idem in questo caso, a maggior ragione perchè questa stoffa e questa idea sono mie e non copiate (ok qualche idea tipo le coppe di diverso colore l'ho presa da altri costumi).

Ora non sono uscita a comperare cose nuove primo perchè oggi soffro di culo di piombite,  e secondo (forse più importante) perchè non avendo un idea precisa di cosa prendere finirei per accontentarmi di nuovo e sputtanare soldi (che non ho) per niente, o girare come una trottola impazzita alla ricerca di un ispirazione che potrebbe non venire, finendo poi, per accontentarmi. Aggiungiamoci che non conosco bene tutti i negozi specializzati e non ho nemmeno amiche che possano aiutarmi.
Quindi mi arrangio con quello che ho in casa ed ho smontato 2 reggiseni intimissimi all'outlet l'anno scorso e una collana presa sul mercato  pagati 10 euro cad. E scateno la fantasia! E' vero non saranno materiali " Awww..." da amore a prima vista, ma è "più mio" perchè ci va quella dose di riciclo creativo che è mio.

Quindi partendo da qua (per le foto ho seguito il consiglio di Livia ed ho tirato fuori la macchina fotografica " quella buona")





Vediamo cpsa riesco a combinare.

martedì 15 dicembre 2015

angolino di sconforto

Per aprile mi sono iscritta ad un contest di danza  come solita per classico- medioorientale o meglio, per le addette raq sharki.
La musica c'è la Coreo, a parte qualche idea qui e là, no.
Per l'occasione mi sto facendo un completo da sola con una stoffa il cui amore non finisce mai.
Ora sto facendo delle decorazioni in perline, ma.....
....

.... ma ieri ho fatto una prova foto col cellulare e a parte notare con mia gioia che la mia sofficiosa pancia sta rientrando piano piano, le mie decorazioni in perline non si vedono per nulla!


Sono un po' giù di morale: si sta insinuando il dubbio di aver fatto il passo più lungo della gamba. Sia per la coreo che per la realizzazione dell'abito: eppure non mi pare che siano cosi pieni di perline & co, i modelli più recenti.

Quasi quasi rimuovo la cintura verde dal gusto molto baladi e piuttosto gonfia, e lavoro dei ricami perline e stoffa sbrilluccicante direttamente sulla gonna. 

lunedì 14 dicembre 2015

Regali di Natale

Per il momento per quest'anno, non ho fatto alcun regalo di Natale per le persone che posso chiamare Amici.
Se avevo fiducia nei corrieri on-line in Italia, ho perso fiducia completamente nelle poste quando ho saputo non essere mai state recapitate cartoline, pacchetti con ricami. Per non parlare poi del fatto che una raccomandata ci ha messo più di 2 settimane per arrivare a destinazione. 

Colpa delle Deutsche Post? Colpa delle Poste Italiane? Onestamente non lo so, ma voglia di fare brigare e spedire con il terrore di aver perso soldi tempo e regalo per le persone a cui voglio bene non ne ho poi molta.

Però qui il Natale è una cosa seria e voglia di fare anche un semplice pensierino te ne viene. Così ho deciso che le mie " vittime" natalizie saranno i miei compagni del corso di tedesco.

No non siamo "amici" anzi c'è pure chi mi sta sulle palle perchè al posto di studiare e fare i compiti copia. Sarebbero solo cazzi suoi se non impara, ma chi non studia si vede quando si fanno gli esercizi in classe perchè è lento.

Comunque ho deciso di fregarmene un po' di chi mi sta sulle palle e chi no e per l'ultima lezione prima del corso ho preparato biscotti e vasetti decorati per, beh più o meno tutti. Purtroppo nono ho barattoli per tutti: ho sbagliato i conti.

L'idea è quella di regalare un piccolo barattolo della felicità come quello di questo post: tutto sommato la cosa che ci accomuna è che tutti siamo andati via dal paese in cui siamo nati e cresciuti perchè non ci andava più bene. Non importa se io ed altri abbiamo potuto farlo con serenità e l'opportunità di tornarci tutte le volte che vogliamo, e chi invece è scappato dalla guerra, siamo tutti andati via.
Ma regalare un barattolo vuoto sta male, così sabato ho preparato i biscotti con la ricetta che mia madre ebbe dalla sua amica Franca di Strigno per la pistola spara biscotti,



A parte aver volutamente sostituito margarina e fecola con burro e maizena, ho sbagliato la ricetta (200 gr di farina in più) e la pistola spara biscotti, non so se perchè montata male o perchè l'impasto era troppo duro è esplosa. Cosi sono ricorsa a mattarello e formine standard, coinvolgendo la Mimi e la Iaia che si sono divertite moltissimo e che hanno FINALMENTE seguito le mie istruzioni. Il risultato vi assicuro che non è venuto affatto male!



Domenica mattina invece stoffa, forbici e colla a caldo alla mano ho completato il lavoro.



Ora in consegna! 

domenica 13 dicembre 2015

Blu e Oro

Questa mattina mi sono svegliata con l'idea id fare l'albero blu ed oro.

Va da sè che ormai fare l'albero è una questione di Famiglia: non sono  più io da sola a farlo: dall'anno scorso si fa tutti insieme ed è una cosa bellissima perché si vedono gli "stili" partendo dal basso verso l'alto.

Quindi chiamata a raccolta la truppa ho incaricato  la Mimi di prendere tutto il materiale blu ( perchè ci sono delle palline di vetro) e la Iaia quelle dorate che sono tutte di plastica.

Poi è arrivata la terza scatola: quella con "le decorazioni che, mamma, vorremmo mettere".

La terza pallina non era ne blu ne oro.

Blu e oro c'è ma ci sono anche i cuori rossi rosa e verdi le palline viola quelle con Tom e Jerry ed altro ancora.


Però non è "solo colpa" delle bimbe, perchè alcune decorazioni le ho volute io come il pupazzo di neve e il sig. Rudolf e gentile signora: oltre a queste ci sono anche loro le decorazioni che hanno un legame.
Negli anni quando mi dedicavo molto al ricamo ed ad altre arti creative ho incontrato tanta gente. Alcune di queste persone le sento ancora, altre no per svariati motivi che sinceramente non ricordo più  nemmeno io (una volta davo molta più importanza, ora mi rendo conto che spesso si smette di avere a che fare con qualcuno solo perchè capita). Ecco con lacune di queste persone per gioco o per affetti ci siamo spedite nel tempo regali tra cui anche decorazioni natalizie.
Queste ci tengo a metterle sull'albero, anche se non sempre riesco a metterle tutte.
Sara mi ha riempito di decorazioni: infatti (o purtroppo) le sue non riesco mai a metterle tutte. Questa è la più vecchia:


Poi di anno in anno arrivarono sacchettini (quest'anno non li ho messi) da appendere e palline e stelle rivestite:



Ci sono anche gli angioletti- segnaposto che fecero mia Zia Carla e mia Cugina Sara non mi ricordo più per quale capodanno, ma di tanti anni fa e che tutti gli anni tornano sul mio albero.


L'angioletto di Daniela per la comunione di suo figlio,


l'albero di Maria Elena


Il gufo e il Babbo natale di Sonia


Il cuscino di Lina


E l'orsetto di Roberta di Como


A me piace metterli, perchè anche se con alcune di queste persone ho perso i contatti, sono passate nella mia vita condividendo con loro dei momenti più o meno brevi più o meno piacevoli. Sto sempre più facendo mia la teoria che s'incontra gente perchè in quel preciso istante della tua vita vanno incontrate, abbandonando così il rancore delle cose non dette delle sparizioni senza un motivo. Non muoio dalla voglia di riallacciare rapporti con gente che non sento più ma sicuramente se passassero di qua vorrei far sapere loro che le ringrazio di essere passate e che ogni anno per quanto possibile le ricordo.

lunedì 7 dicembre 2015

Seminario di percussioni

Fedele ai consigli dati sia da Dina che da Jamila, ieri sono andata a fare un seminario di percussioni arabe presso il mio attuale insegnate: Aladin El Kholi.

(foto proprietà di Tanzstudio Aladin)


E ci è venuto anche Luca, che si è alquanto divertito ed intrippato.

Ovviamente ero l'unica mancina, ma tanto ormai so che "destra" in realtà vuol dire " sinistra".

Dunque ieri in tre ore, sono stati più che toccati, letteralmente battuti in Dum, tak, es: le 3 variazioni saidi, melfuf, gulf, zahr, maqsum, masmudi sagir, masmudi kibir e variazione, samai.
Chi volesse capire di più sui ritmi arabi clicchi qui : attenzione sono 2 pagine.

La cosa che mi ha spiazzato più di tutte è stato il battere l'es, che talvolta, per lo spirito di arricchimento/riempimento arabo diventa forte come un tak. Talvolta viene battuto così forte che tanto che la conclusione di un ritmo s-tak-s non è mai un tak semplice e finito, ma una sorta di  "ra-ka-tak" .

Prima di ieri ho fatto un solo seminario teorico e  pratico di percussioni, ma l'es
"lo respiravamo" perciò per me il grosso problema è stato usare la mano destra per tutti gli es.

C'è una bella differenza tra sentirli e tradurli in un movimento di piedi e sentirli riconoscerli e riprodurli sulla darbouka. Luca che non li balla è stato decisamente più bravo di me. Io su buona parte non sono stata poi tanto brillante. Dò la colpa alla mano destra, che però alla fine ha capito che doveva fare la sua parte e mi è venuta un po' meglio dietro.

Mi piacerebbe andare avanti a praticarli, ma l'unica cosa che mi frena un po' è che è una pratica "rumorosa" e non so come la prenderebbero i miei vicini di casa, non abitando in una sperduta radura in mezzo alla foresta.

Beh magari prima di preoccuparmi del rumore, mi preoccupo di trovare una se non 2 darbouka.

venerdì 4 dicembre 2015

Caro Babbo Natale,

se mi chiedi se sono stata brava, lo sai già che ti rispondo "no non lo sono stata" perciò non giriamoci troppo attorno.

Per quest'anno non voglio nulla sotto l'albero.
Lo so, ci rimarrò male, ma sono stanca di pensare che qualsiasi regalo costi. Durante l'anno di soldi per me ne spendo, fosse anche il caffè fuori quando me lo potrei fare a casa, perciò direi che di regalini ne ho tutto l'anno.

Lo so che ad Ottobre ti scrissi: "Caro Babbo Natale, per quest'anno non desidero "la borsa Kelly di Hermes in coccodril" ma sono dibattuta tra il manichino da sartoria da 80 euri della lidl e una bella spada ben bilanciata e dalla buona impugnatura. In color acciaio niente vaccate in ottone: deve sembrare una vera spada."
Ma i tempi cambiano, e nonostante abbia cambiato nazione le tasse italiane ci perseguitano.

Vorrei solo avere un po' di serenità durante le feste. Andare d'accordo con le bimbe, non avere Luca stressato che mi risponde piccato senza un motivo apparente. Per la suocera il miracolo lo hai già fatto su tutti e due i fronti: il mio e il suo.

Eventualmente se ci mandassi degli acquirenti per le case italiane, non mi dispiacerebbe.


giovedì 3 dicembre 2015

Considerazioni

Ieri mi sono imbattuta in questa immagine.



Ecco il mio blog talvolta è il mio cestino.
I malevoli che passano di qua, penseranno che lo è perchè non ho amici.

Per quello che mi riguarda, il mio blog è ANCHE il mio cestino, perchè non mi va di ammorbare la gente con problemi inconsistenti. Chi passa di qua è libero di leggere fino in fondo oppure levare le tende, e mi pare più gentile che sfruttare l'occasione di un invito a pranzo per lamentarmi di famigliari e amici che fanno, o NON fanno, questo o quell'altro.
A quattr'occhi o per telefono parlo di problemi seri.



mercoledì 2 dicembre 2015

Sugaring!

Ho scoperto lo sugaring nella primavera del 2014 e da allora per me non esiste altro metodo depilatorio, tranne il rasoio, ma lo riservo solo alle gambe.

Da che sono in Germania con lo sugaring ho avuto sorti alterne: a maggio ho trovato una davvero brava ma che purtroppo riesca a darmi appuntamento solo mese per mese o se va male ogni due.
Un provato un altro centro estetico a Colonia e mi sono fatta infinocchiare con una tessera fedeltà: se i primi 2 appuntamenti li ho avuti con una che lo sapeva fare davvero, gli altri li ho fatti con un altra tizia ( e l'ultimo con una terza) che suppliva alla scarsa manualità con la simpatia. Risultato? peli incarniti con lo sugaring, e depilazione inefficiente perchè veniva usata come una ceretta e non come dovrebbe essere fatta.

Così ho pensato di fare da me.

ho cercato un po' di ricette in internet, ma attenzione: sono spesso mal spiegate. Non puoi dare come indicazione  "fino a quando non diventa un bel colore ambrato tipo miele" perchè esistono vari tipi di miele con colori propri: già solo il miele mille fiori ha mille sfumature di "colore ambrato"! Figuriamoci poi se dovessimo paragonarlo al miele di castagno.

Comunque preparo la mia pasta di zucchero, ma non funziona: non riesco a strapparla se non usando la stoffa, e non è così che deve andare.

Penso di fare un giro di crema perchè di andare dall'estetista non ne ho voglia, abbandonato il vecchio centro di cui sopra il timore di ritrovarmi da un incapace è troppo e visto che non vanno depilate le gambe ma quella zona che se ci batte il sole è perchè ce lo faccio battere io, non mi va di avere rogne di peli incarniti che ne ho già avuti abbastanza. Così oggi vado nel "negozio di detersivi". In Italia non esiste un vero corrispondente, perciò fatevi l'idea di un negozio che vende prodotti per l'igiene della casa, della persona, della biancheria, articoli per animali domestici, alimenti bio e fa pure stampe foto.
dicevo?
Ah già vado in quella che qui chiamano "drogheria" e davanti mi si materializza il barattolo della "cera orientale" che altro non è che pasta di zucchero!

Tutta contenta me la porto a casa e noto che:

1 è colore cocacola altro che ambrata
2 non è per niente liquida ma è molto più consistente

salto a piè pari la spiegazione del bagno maria che la vuole più liquida per essere usata come la ceretta, perchè non è quello che voglio, e la prendo su con 2 dita ed inizio a tirarla contro pelo, come vuole che sia fatto lo sugaring e....

...meraviglia!

Funziona come lo sugaring che conosco! Via tutto senza arrossamenti o picocle emorragie come con la ceretta!

Però regge pochi strappi perchè poi si scalda e ciao: va cambiata. Se l'hai stesa ed è molle come la nutella la tiri via con una pezza. e se priovi a fare lo strappo con la pasta in quelle condizioni l'ematoma è dietro l'angolo.

Tutto sommato non ho fatto tutto quello che dovevo, ma quel poco che ho fatto è venuto bene e mi è servito a capire un po' meglio come fare lo strappo, gestire la pasta di zucchero e farla in casa.

Consigli pratici, se mai qualcuno passasse di qua e leggesse.

- Fatela in bagno: si pulisce meglio della cera perchè lo strappo a mano senza pezze fa partire lapilli zuccherosi che fortunatamente vengono via con l'acqua.
- Tenete a portata di mano comunque delle pezze di cotone liscio non esageratamente grosse: se si scalda la potete rimuovere come cera, e vi vengono utili per pulirvi le mani. Le pezze poi possono andare in lavatrice e tornano riutilizzabili.
- Cimentatevi dopo aver fatto almeno una seduta da un estetista giusto per vedere dal vivo come si stende e si fa lo strappo. Manco ve lo sto a dire dove ho provato io. Se sbagliate lo strappo si formano degli ematomi, ma sono meno problematici dei peli incarniti.
- Prima di crearla in casa partendo da zucchero acqua e succo di limone, compratene un barattolo già fatta, almeno avrete l'idea di come deve essere.
- quando ci provate prima lavatevi poi dopo esservi asciugate passate del borotalco sulla zona da depilare: se siete sudate lo zucchero non fa la presa giusta.