domenica 10 gennaio 2016

Colonia e capodanno

Stamattina alle 8 mi suona il cellulare: è mio padre che mi chiede informazioni su quello che è accaduto a Capodanno qui, perchè secondo i telegiornali italiani siamo sull'orlo di una guerra tra tedeschi ed immigrati.

Ora mio padre ha la sua età e i suoi limiti, ma è l'esempio migliore di come le notizie in Italia arrivino filtrate e manipolate per un pubblico che talvolta capisce quello che gli pare o può.

Non sono una giornalista, perciò oltre a riportare quello che ho già scritto per i miei contatti di fb con alcuni aggiornamenti, metterò le mie considerazioni su cosa penso più che sul'accaduto, su cosa sta succedendo attorno a tutto ciò. Io abito a 18 km da quella stazione e parlo tedesco ( non perfetto ma abbastanza per capire il telegiornale e soprattutto leggerli i giornali) e posso fare a meno di giornalisti ed intellettuali italiani che infarciscono un episodio di contenuti e risvolti che non sono consoni. 

Una lista di domande che ho visto girare su Fb è questa: 

- È un atto organizzato e predeterminato o l'effetto secondario del trovarsi assieme di tanta gente sotto i fumi dell'alcool?
- L'obiettivo era il furto o le molestie sessuali? O c'è una matrice politica?
- Le vittime erano tutte solo donne o ci sono stati episodi di furti e intimidazioni a uomini (magari anziani o per altri motivi deboli?)
- Di che numeri (come vittime e come aggressori) si parla?
- Perché la notizia è uscita giorni dopo?
- Come è uscita la notizia? (Quale è la prima fonte?)
Le analisi che sto leggendo (immigrazione/integrazione/sicurezza;
Violenza/donna/provocazione/società;
Donna/religione/libertà;
Scontro di civiltà;
Razzismo/sessismo/denuncia;Europa/imbarbarimento/legge;)

Quelle che ci si pone qua sono diverse. Qui non ci si interroga attualmente sul chi e sul perchè sia accaduto tutto, ci si interroga su:


  • Perchè il primo resoconto del capodanno era un " tutto nella normalità"?
  • Perchè le prime denunce sono arrivate tardi?
  • Perchè la polizia ( 2 forze di polizia con competenze diverse: la Landespolizei e la Bundespolizei - polizia federale con responsabilità sui confini e su alcuni punti nevralgici come aeroporti e , appunto, stazioni principali) è stata inefficace?
  • Cosa si può e si deve fare per prevenire altri episodi di questo genere?

La notizia sui telegiornali tedeschi è arrivata la sera del primo Gennaio.

Venerdì 8 gennaio 2015 il capo della polizia di Colonia è stato licenziato per i gravi fatti accaduti la notte di san Silvestro: la sua responsabilità aver rilasciato un comunicato stampa sulla "tranquillità" della notte quando le prime denunce di molestie sono arrivate nella mattinata del primo Gennaio e non aver fornito indicazioni circa la nazionalità dei primi sospettati. Inoltre è stato fatto il punto che i tagli ai finanziamenti destinati alla sicurezza hanno probabilmente influito nella misura di rinforzi da chiamare e personale da mettere in servizio a priori.
Nella zona della stazione erano stanziati poco più di 200 agenti delle 2 forze di polizia sopracitate: secondo le stime del ministro, una forza più che sufficiente per gestire le emergenze di un normale capodanno.
Ho visto le immagini del capodanno in centro: una ressa così l'ho vista solo alla fiera degli "oh bej oh bej" quando era a S. Ambrogio. Quindi non è che si trattasse di una notte proprio deserta.
Le denunce a ieri sera sono 375, di cui solo il 40% per molestie sessuali. Un numero alto per carità,
ma una bella differenza tra tutte e meno della metà. Qui una palpatina o un "ciao bella mi dai un bacino" é considerata molestia sessuale.
Dalle testimonianze delle vittime emerge che le molestie ricevute fossero un diversivo per lo scippo ed il furto. C'è solo una denuncia per stupro di cui non è ancora stato divulgato se accertata o no.
Ci sono 32 indagati di varia nazionalità: Algerini, Marocchini, Siriani, e tedeschi di cui 22 sono richiedenti asilo, e tra i restanti anche immigrati clandestini.
In mano a due di questi indagati è stato trovato un foglietto con frasi tradotte in tedesco dall'arabo dal tenore di "ti voglio baciare", "ti voglio scopare" e "ti uccido".

Ieri, sabato 9 gennaio 2015, a Colonia ci sono state 2 manifestazioni a riguardo.
Una promossa dall'associazione di estrema destra PEGIDA, (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes che significa “Europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente tratto da qui) a cui si sono uniti gli Hooligans che sappiamo non essere gente tranquilla, l'altra un flashmob nella piazza tra la stazione e il duomo a cui hanno partecipato centinaia di donne per manifestare contro il sessismo alla base degli avvenimenti accaduti.
I partecipanti dell'associazione presenti erano 1700 che hanno trovato ad accoglierli 1200 poliziotti in tenuta antisommossa ed 1300 antifascisti. I petardi e le bottiglie lanciate dagli appartenenti a PEGIDA contro gli esponenti delle forze dell'ordine sono stati "amorevolmente" corrisposti a manganellate ed idranti e spray urticanti. Niente vetrine rotte e auto in fiamme come invece è accaduto in corso Buenos Aires a Milano.
Ora i movimenti di estrema destra sono molto mal visti in Germania. 
Per informare correttamente chi, come mio padre, crede che qui si sia sull'orlo di una guerra tra tedeschi e immigrati, la guerra ci potrebbe essere, ma tra tedeschi e fascisti. 

Le signore non appartenenti a nessuna associazione che si sono ritrovate spontaneamente nella piazza tra il Duomo e la stazione per reclamare il loro diritto ad andare in giro liberamente e senza paura, hanno dato il loro contributo dicendo che loro, la piazza, a quelli di PEGIDA non l'avrebbero lasciata. Hanno inoltre dichiarato che non hanno intenzione di seguire il consiglio di "prendere un taxi"

Facciamo un piccolo punto Germania vs Italia. Qui si pensa ad un gruppo di stronzi sessisti a prescindere dalla nazionalità,  non ad extracomunitari malavitosi, messaggio che invece, mi pare essere quello che passano le testate giornalistiche italiane, e che grazie al forte atteggiamento sociale degli italiani, di diffidenza contro "il nuovo arrivato" trova fin troppo facile terreno fertile per far attecchire ideologie razziste. 
Per gli standard di vita tedesca questo é un fatto inaudito, ma non é che si sta lí a subire. Ci si sta già lavorando su, non si perde tempo chiacchierando sperando che la gente dimentichi fino al prossimo episodio. Stanno già lavorando in parlamento sull'inasprimento delle pene per le molestie sessuali e sulla restrizione delle norme per l'espulsione per reati commessi da immigrati. E non si parla di donne mie e donne tue, si parla di sicurezza pubblica.

Le molestie sessuali non sono un fatto legato solo a questo capodanno ne tanto meno ad un problema culturale o razziale. Ho letto un articolo che parla di Oktober fest, maschi europei ubriachi, molestie sessuali e stupri. Il problema viene affrontato come "dinamiche sociali sessiste", non come "problema razziale".

Spesso non si conosce ne la situazione geografica ne socio-culturale.
La stazione centrale di Colonia, per chi non lo sapesse, è in pieno centro città. Non esagerei a dirvi che la distanza tra il Duomo di Colonia e la stazione è la stessa che passa tra il Duomo di Milano e Palazzo Reale. Anche qui si fa il capodanno in centro. Inoltre la stazione centrale non è solo ferroviaria ma anche metropolitana: sui binari 11 e 12 passano quelle che a Milano sarebbero la verde la gialla e la rossa. Muoversi in macchina è sopratutto dispendioso (fino a 2,50 €/ora nei parcheggi a silos e spesso non sono aperti h 24), perciò è normale usare i mezzi, soprattutto se hai già l'abbonamento per andare in ufficio tutti i giorni. Questo per spiegare perchè si prendono i mezzi pubblici la notte di Capodanno. 

Della questione della notte di capodanno di Colonia c'è una cosa che mi urta soprattutto: l' enorme sproloquio e strumentalizzazione che CHIUNQUE si ritiene in diritto di dire e fare.

Io vivo nel comune di Niederkassel, che ospita nelle palestre delle scuole delle frazioni che lo compongono circa 300 rifugiati, 120 nella palestra dietro casa mia.
Qui non sento parlare di "quelli là" con diffidenza e disprezzo. Qui sento genitori chiedersi " chi è quel coglione che va a dire a suo figlio che i rifugiati vengono qui per rubare e fare danni".  Qui il telegiornale dei bambini ha parlato dei fatti di capodanno. Qui si fa tam-tam per raccogliere vestiti e suppellettili per i rifugiati, qui  chi si occupa di gestire la questione ti guarda sorridendo se contribuisci anche solo con un paio di tazze e ti dice "grazie".

Qui un mio collega del corso di tedesco per stranieri ha scritto un bellissimo messaggio dichiarandosi profondamente dispiaciuto per i fatti accaduti, e nessuno gli ha chiesto o peggio imposto di farlo.

Qui il problema si sta affrontando con serietà e senza creare schiamazzo, con serena consapevolezza e preoccupazione che qualcosa è andato storto e che quello che è rotto non si può riparare, ma che si può prevenire. Non si urla che i buoi sono scappati, mentre non si fa nulla per riparare la serratura.

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