venerdì 29 luglio 2016

ieri e domani

Ieri mi ha chiamato mio padre chiedendomi se preferivo arrivasse sabato domenica o lunedì. No no se preferissi arrivasse DI sabato DI domenica o DI lunedì, ma questo sabato questa domenica o questo lunedì: stava andando in agenzia a fare il biglietto aereo che lui con i siti on line non ci si trova e allora preferisce pagare la commissione all'agenzia.
Mio padre arriva domani alle 8.10 e riparte sabato prossimo: partenza del volo alle 8:30, che significa secondo le regole aeroportuali di essere alle 6.30 in aeroporto: grazie al cielo l'aeroporto è a meno di mezz'ora di strada da casa mia.
Si vede che sprizzo felicità da tutti i pori?
La prima ed unica volta che è stato qui è stato a Natale: era partito euforico e poi ha portato un clima di piombo nel giro di 24 ore. E' stata una vera gioia averlo seduto al tavolo dalla mattina alla sera per tutto il resto della settimana a farsi i cazzi suoi con la settimana enigmistica.
Sta volta credo parta scazzato: l'ho sentito pronto a scatti di nervi martedì quando l'ho chiamato per un favore, lo era pure l'altro ieri quando mi ha detto degli orari assurdi dei voli che gli hanno dato ed aveva già le balle girate perchè da un giorno con l'altro il prezzo del biglietto gli è lievitato parecchio.
Partirò prevenuta, ma le premesse perchè sia una settimana serena non ci sono.
Ci sono anche gli episodi della volta scorsa: gli chiedi di tenere impegnate le nipoti, e anzichè giocare con loro passa il tempo a chattare con le sue donnine di meetic. Oppure già tutti noi a letto e lui in piedi a chiacchierare con le sue donnine di meetic e non bisbigliando. L'idea di essere ospite in casa altrui non ce l'ha poi tanto chiara, o forse crede che poichè è casa di parenti può comunque fare quel cazzo che gli pare.
Ho lo stomaco in fiamme e un goccio di birra mi fa venire il voltastomaco.
Se anche sta volta se ne va senza salutarmi, non mi ferirà come a Natale, anzi starò a guardare per essere sicura che se ne stia andando senza ripensamenti.

Poi andrò a festeggiare.


martedì 26 luglio 2016

Vacanze 2017

No no, non ho scritto male: se non ci sono botte di fortuna molto rapide, le vacanze slitteranno all'anno prossimo.
Stavamo progettando di andarcene via ad Ottobre una settimana, ma poi sono arrivate le tasse dall'Italia, e ciao 4 soldi che avevamo da parte per andare in vacanza.
Così stiamo vivendo l'illusione delle vacanze dell'anno prossimo.
Ora l'Egitto sembra sempre più fuori portata: non per i costi ma la preoccupazione che " possa accadere qualcosa" tant'è che il Regno Unito, che già ha abbastanza scazzi con la brexit, ha deciso di sospendere a tempo indeterminato i voli per Sharm el Sheik. Cosa abbia deciso di fare la Farnesina non lo so.
I tedeschi in genere per il caldo andavano in Turchia, ma i casini legati al golpe-non-golpe di 2 settimane fa la rendono una meta anche lei discutibile, se non per problemi di sicurezza, per problemi etico-morali almeno per la nostra famiglia.
Di mete valutabili ce ne sono parecchie, tipo Malta, Cipro, la Grecia, anche se quest'ultima non sembra appetibile per i subacquei. Però a noi è tornata in mente Levanto.
Ora se per me Levanto è appetibile come "tornare in un posto famigliare" come il Pian di Picche e il Punta Mesco, l'idea dell'andare in campeggio con 2 immersioni al giorno, mi fa più di lavoro che di vacanza.
Sinceramente in 4 anni di campeggio, non mi pare che noi si sia mai ritornati rilassati.
A me il campeggio non dispiace, ma correre perchè bisogna andare al diving per l'immersione, correre perchè è ora di pranzo, aspettare quella mezz'ora che poi diventano 2 ore ( ma sta volta corsi di mezzo non dovrebbero essercene), perdere l'immersione perchè c'è il mare grosso "e porca puttana mi sono alzata presto lo stesso cazzo", perdere o anticipare l'immersione perchè "non c'è nessuno per quella dopo, correre per fare la seconda immersione del giorno e darsi il cambio con le bimbe, mal vivere la voglia di gioco delle bimbe perchè sei troppo stanco dalle immersioni per poter aver voglia di svaccarti mezz'ora al parchetto, beh insomma guardando queste cose, non mi "fa/sa" di vacanza, ma di maratona per cambiare la routine quotidiana e massacrarsi per fare qualcosa di diverso.
Insomma se posso pregustare l'idea di caldo e il sapore di sale, tutto il resto mi crea ansia e basta.

L'ultima volta che siamo stati lì in campeggio le bimbe erano decisamente più piccole: Marina andava per i 5 e Valeria ne aveva appena 2 e mezzo, e tra tutte le esperienze là è stata la peggiore. Il tempo ha fatto schifo: di tutte le immersioni che dovevamo fare più della metà sono saltate per impraticabilità del mare. Inoltre la tenda ha preso talmente tanta acqua che ha fatto poi muffa e non l'abbiamo ancora sistemata in 2 anni. Io e Luca abbiamo fatto 3 brevetti: io deep e rescue, lui il dive master: una maratona tra immersioni, corso teorico, ed organizzazione con le bimbe. Io sono stata male: avevo ripreso con la pillola che mi ha dato più problemi di quanti non ne abbia mai avuto in 2 gravidanze.
Siamo rientrati per disperazione con 2 giorni d'anticipo, ma all'epoca erano appena poco più di 2 ore di strada; da qui so parla di almeno 12 ore se la Svizzera è in buona e non piena di cantieri.
All'epoca avevamo una passat e una polo, e riuscivo a fare stare tutto nella passat. Ora la passat vive in Sardegna e noi abbiamo solo la polo in cui riesco a far entrare l'attrezzatura subacquea e nulla più: questo significa che per andare in Liguria dovremmo noleggiare una station vagon o una monovolume o anche qualcosa di più grosso, o peggio far montare un gancio traino per un carrello con relativo cambio con maggiorazione dell'assicurazione.

Con questi presupposti organizzare il trasloco in Germania è stato più rilassante dell'organizzare la vacanza dell'anno prossimo, senza contare che vorremmo coinvolgere altri subacquei tedeschi per far conoscere loro la Liguria, e questo comporta nell'organizzazione il tenere presente che ci osno anche altre persone.

Insomma se si riuscisse ad andare in vacanza, chi si rilassa non lo so, ma non sono tanto sicura che mi rilasserò poi tanto, anzi mi sento già soffocare e spuntare gli spilli nelle spalle.

lunedì 25 luglio 2016

42 situazioni in cui fare pratica con la postura corretta insegnata nei corsi di danza orientale

Volevo scrivere 101 situazioni, ma arrivata a 15 ho iniziato a sentire la difficoltà di arrivarci a 101, così ho optato per 42.
Perchè 42? Perchè è la risposta alla domanda fondamentale alla vita all'universo e a tutto quanto il resto.

Pronte? via!

1 lavando i piatti
2 cucinando
3 stirando
4 aspettando i mezzi pubblici
5 in sala d'attesa dal medico
6 in fila in posta o in banca
7 lavandosi i denti
8 Spazzolandosi i capelli
9 facendosi la coda o la treccia
10 guardando nell'armadio nel dilemma del "non so cosa mettere"
11 mangiando di nascosto pane e Nutella
12 nella pausa caffè
13 al bancomat
14 guardando i figli che riordinano altrimenti non lo fanno
15 in fila al banco gastronomia
16 in coda in cassa
17 suonando in citofono
18 telefonando
19 fumando una sigaretta se fumate, altrimenti fate finta di farlo
20 sotto la doccia
21 in bagno all'autogrill (già che non ci si siede fatela acrobatica!)
22 truccandosi
23 struccandosi
24 contemplando la libreria
25 studiando l' orario dei treni
26 guardando le vetrine
27 innaffiando le piante
28 lavando le finestre
29 guardando il mare all'orizzonte con l'acqua appena sopra l'inguine ( sì nella tipica posa del piscione)
30 in coda da mc donald o da burger king o da KFC o da subway o dall'ortolano bio
31 mentre contate per non urlare dietro ai figli
32 mentre il cane espleta le sue funzioni biologiche
33 mentre vi fate un film mentale
34 leggendo la lista della spesa
35 spolverando
36 stendendo la lavatrice
37 piegando la roba che non si stira
38 facendo le bolle di sapone
39 tirando la tenda da sole
40 abbassando le tapparelle
41 leggendo questo post dal cellulare
42 "inviandomici" dopo aver letto il post via cellulare 

mercoledì 20 luglio 2016

Avete Caldo?

Sono iscritta da prima del mio trasloco ad una piattaforma di espatriati in tutto il mondo,  expat.com  e di tanto in tanto tra i post seri su "come fare per...." l'amministratrice Francesca fa qualche domanda che si presta bene a risvolti tutt'altro che seri, e quelli in genere me li accaparro tutti io!

così qualche giorno fa ha chiesto "quale abitudine tedesca avete fatto vostra". Ecco la mia.


Avete avuto un brivido di freddo?

sabato 16 luglio 2016

A proposito di Fb

Tempo fa mi arrabbiavo anch'io leggendo la home page di facebook: pensavo " ehi ma pensano solo a queste sciocchezze la gente?" oppure " ma perchè è così imbecille?" etc...
E in realtà la sciocca imbecille ero io.
Perchè?
Perchè Fb è quello che noi scegliamo di vedere attraverso le persone con cui decidiamo di stringere "amicizia".
Ecco perchè la sciocca imbecille ero io perchè se io scelgo di stringere amicizia che ne so con qualcuno che non fa altro che parlare dell'invasione degli alieni imminente, non mi posso lamentare che è palloso, noioso, stupido, perchè ho scelto io di avere a che fare con quella persona e ci sono solo 2 cose possibili: cancellarla dal nostro elenco di contatti, così non la vedo più oppure farsi una ragione che quella persona è così e non ci si può fare nulla.

Io su Fb ho poco più di 100 contatti per lo più divisi tra madrelingua italiani e tedeschi. Tra i primi ci sono gli AMICI.

Ho poco più di 100 contatti perchè non chiedo e non accetto amicizie senza motivo, e il motivo per cui chiedo o accetto me lo tengo caro e ben presente, perchè sarà il punto di svolta per decidere, di fronte a uno o a una serie di post che mi urtano se tenere o meno quel contatto.
Certo un post o un serie di post sono la punta dell'iceberg-contatto: ci sono migliaia di cose che si possono scegliere di far vedere, il biglietto da visita di una persona se vogliamo, ma sempre una parte d'intero rimane. Sta a noi scegliere se l'ignoto o il nascosto vale di più del poco visto. Badate faccio differenza tra l'iceberg ignoto e l'iceberg nascosto: l'ignoto è il contatto che conosco poco, nuovo, con cui non ho mai avuto molto a che fare; l'iceberg nascosto è quello che so che numero di piede porta, come si chiamano i suoi figli con cui ci ho mangiato insieme.... se voglio bene a quella persona oltre alla divergenza di vedute.

Stamattina apro Fb e non trovo più nessun "je suis Nice" come se la fine del mondo attraverso un camion lanciato tra la folla fosse sparita magicamente e non trovo nemmeno nessun "io sto con i Turchi" che durante questa notte hanno visto nascere e morire un golpe, qui una sintesi, però trovo un "iceberg ignoto" che è arrabbiato, amareggiato con quello che legge sul suo FB pieno di ipocrisia. Trovo il suo sfogo lecito contro l'ipocrisia dilagante, ma concettualmente sbagliato contro il social, che non è nient'altro che un contenitore riempito di ciò che vogliamo noi. Mi fa tenerezza questo Iceberg, che forse, con una vita più piena di situazioni 3d non ha ben compreso la vacuità del 2d, e forse ha una scatola troppo piena di contatti con cui ha poco o nulla da spartire.
Così scrivo questo post un po' per questo contatto, ma più per me per ricordarmi che se le mie AMICHE parlano di uncinetto, ricamo, postano sciocchezze per ridere, parlano di danza, di terapie alternative tipo curarsi l'acne coi raggi solari rimbalzati su un arancia, postano appelli d'adozione per cani e gatti, portano avanti campagne contro l'olio di unghia incarnita, riempiono la loro home di foto dell'ultimo lavoro che stanno facendo per oltre un mese, non vuol dire che non pensino ai fatti di cronaca o che nella vita non abbiano problemi: vuol dire che quella è la punta dell'iceberg che vogliono far vedere su Fb. Lo stesso vale anche per i contatti iceberg-ignoti: non è che perchè parlate di corsi di danza, di homeschooling sbagliando i tempi verbali ( ma forse era solo una mancanza di caffeina) o postate selfie su selfie, siete delle persone disinteressate e dissociate del mondo: vuol semplicemente dire che della vostra vita in questo grosso contenitore avete scelto di condividere questa parte del vostro pensiero e della vostra vita, e se lo leggo è perchè ho scelto io di farlo.

Ecco , non dico che avere pochi contatti sia la scelta giusta, ma prima di incazzarvi perchè sulla vostra home di Fb compaiono cose che vi urtano o vi annoiano, pensateci che forse la colpa è solo vostra che avete migliaia di contatti senza averne idea del pechè sono lì, senza conoscerli minimamente.

sabato 9 luglio 2016

L'importanza della postura.

una delle cose con cui più i viene martellate ad un primo anno di danza orientale è la postura.
La postura non è il mettersi in posa per fare le fighe ma è il modo in cui devi appoggiare il peso del tuo corpo per non farti male. I bambini quando imparano a stare in piedi e a camminare la prendono così, naturalmente, poi non si sa per quale motivo la perdiamo. Poi alcune signore decidono di iscriversi ad un corso di danza orientale per tanti motivi tra cui il mal di schiena, e si  ritrovano a fronteggiare e a fare propria una postura appresa tanti anni fa e dimenticata. un insegnante durante un corso principianti fa vedere la postura la corregge e la richiama all'ordine credo un miliardo di volte, e posso garantire che anche negli anni seguenti di studio talvolta capita.
C'è un unico modo per apprenderla: avere un insegnante che te la fa vedere e che ti corregge guardandoti a 360 gradi. Poi puoi esercitarti a casa quando cucini stiri o lavi i piatti, alla fermata dell'autobus mentre lo aspetti, in coda in posta ed in qualsiasi circostanza in cui stai in piedi.
Io devo ringraziare Ada del club magica, Dina, Jamila dello Zagharid, Yasmine di Bonn per non aver mai lasciato perdere il mantenimento di una corretta postura durante tutta la danza, richiamandola ricordandola, rispiegandola.
Perciò voglio render loro omaggio con un piccolo video, che è un estratto di un video molto più lungo che ho fatto per una mia amica, in cui la spiego a mia volta per tutte coloro che a settembre vogliano intraprendere per la prima volta un corso di danza mediorientale e per chiunque non abbia ancora famigliarizzato con essa, ma mi raccomando, un video non basta: serve un insegnante competente che vi guardi e vi corregga.
Ieri sera la perfetta conoscenza della postura e l'interiorizzazione di essa mi ha permesso di partecipare in modo molto proficuo ad una lezione di pura tecnica senza farmi male.



Estrapolando il video mi sono resa conto che c'era bisogno di una piccola spiegazione aggiuntiva che troverete in questo video.


E sì non sono un insegnante "tradizionale".

venerdì 8 luglio 2016

Stessa delusione per madre e figlia

Quando andavo alle elementari desideravo tanot avere uno zaino Scout. squadrato, colorato, ma a me piaceva un sacco.
Non l'ho mai avuto.
Mio nonno mi regalò una cartella al primo anno, ma sicocme mio nonno era talmente " braccino" che credo avesse l'ultima falange attaccata alal clavicola, me ne compro una non solo bruttina, ma pure fatta, come si dice a Milano, " de pel d'anguila" cos'cchè la cartella che secondo le stime di mio nonno doveva durarmi 5 anni e oltre, perchè la sua è durata 5 anni a lui e 5 anni a suo fratello, durò a mala pena un anno e mezzo, costringendo mia madre nella primavera dell'81 a cercarmi una cartella per completare l'anno scolastico. L'anno dopo mia madre mi acquisto una cartella pesantissima in cuoio che durò in ottime condizioni per i restanti 3 anni di scuola.
Così non ebbi mai uno zaino scout.
Marina, il Natale prima di iniziare la scuola, ha ricevuto da babbo Natale uno zaino blu con i fiori, lontano da tutte le fantasie modaiole e dalle stronzate di rotelle e quant'altro che trasformano gli zaini in cosi pesantissimi alla faccia della salvaguardia della schiena dei bambini. uno Zaino costatomi solo 8 euro. Occhei anch'io sono braccina come mio nonno, e lo vedo ora che il rivestimento interno plasticoso si sta sgretolando, ma a parte questo si regge bene.
Ora se in Italia negli anno 80 lo zaino Scout era una cosa rara ma non troppo, qui lo zaino Scout è la normalità: se non è scout è il Leibiz identico. Credo che Marina sia l'unica bambina in tutta la scuola ad avere uno zaino totalmente diverso da tutti gli altri. Ah qui gli zaini con le rotelle non esistono perchè i bambini nello zaino ci portano astuccio bottiglietta dell'acqua contenitore della merenda e una cartelletta dove alla bisogna ci finiscono le cartellettine raccoglitore di plastica. Peso finale del materiale forse 2 kg.
Marina circa un mese fa mi ha chiesto di cambiare zaino con uno simile a quello dei suoi compagni di classe, così mi sono attivata, ma cavoli quanto costano! senza troppe pretese si arriva a 150 euro per uno zaino che pesa 1250, grammi: si avete capito un kilo due e cinquanta. Io ero già intenzionata a cambiarglielo e mi stavo orientando verso un eastpak, che trovo davvero resistenti e leggeri, e lo sono: il mio pesa solo 380 grammi.
Stamattina siamo tornate sull'argomento e per far capire a Marina quanto costano quegli zaini le ho detto, cosa vera, che costano come 3 mesi di corso di danza per lei e Valeria, mentre uno Zaino come il mio soltanto uno.
Ed io ho una figlia così magnifica che ha detto: "allora lo prendo come il tuo".
Il gene " braccino corto" è passato alla nuova generazione.

Quindi ne io ne lei avremo uno Scout, ma per premiarla la metterò sul sito della eastpak a scegliersi la fantasia, non a sorpresa come è accaduto a me con la cartella in cuoio scuro ed inserti in velluto a coste chiaro.

giovedì 7 luglio 2016

E' giovedì sera...

... e ho voglia di buttare giù pensieri in libertà.

Lavoro
Ieri mi sono messa in macchina dotata di numerose copie di CV e lettere di presentazione "personalizzate" alla caccia di ambulatori veterinari a cui io possa interessare. L'unica collega che parrebbe essere interessata ad un secondo medico nella sia micro struttura in fase di ristrutturazione bricolagistica, ho deciso di abbandonarla oggi, alla seconda volta in clinica da lei e non per motivi medici, ma per motivi umani: una che apostrofa gli africani come "negri", che è convinta che tutti i rifugiati siano terroristi e che la Germania voglia solo queste persone "pericolose ed indesiderate" rifiutando "gli onesti europei", è una idiota con cui non voglio avere a che fare. Tralascio le sue ipotesi " alluminio ed Alzheimer" che fatta una veloce ricerchina in internet si ottengono risposte contrastanti che mi fanno pensare alla solita cazzata complottista: oh mica roba certa come i danni della talidomide, eh?

Danzatrici difettose.
Non mi piace parlare male delle persone, perchè dietro ad un comportamento un po' sopra le righe ci possono essere migliaia di motivi che nemmeno una fervida fantasia come la mia riesca ad immaginare, perciò cerco di non catalogare mai le persone, tuttavia... Tuttavia esistono casi in cui ti chiedi quanto la vita sia riuscita a deviare la precezione della realtà di qualcuno tanto da far si che si senta perennemente vittima e che tutte le persone con cui interagisca siano brutte e cattive. Si trattasse di una persona sola passi, ma quando si tratta di 2 persone che vivono in simbiosi? Mi sono imbattuta in 2 persone che vivono in modo simbiontico, e non sono 2 adolescenti che hanno la tipica visione del mondo " io sono io e voi adulti ce l'avete con me", ma in due donne che per l'età definisci " signora" anche se magari la vita il brivido del diventar " signora" non gliel'ha mai donato o se è accaduto molto raramente ( e forse pure male). Non sono amareggiata perchè mi hanno detto che sono una che abbandona le persone,giacchè ho abbastanza autostima e competenza per effettuare  una scelta coerente con me stessa, sono triste per loro perchè più ci penso e più hanno una visione distorta della realtà che le circonda  dove una critica è un offesa, e un "no" è un abbandono. Infantile a dir poco: nemmeno mia figlia di 4 anni reagisce così. Mi spiace molto per loro se passati i 40 non hanno abbastanza intelligenza e spirito autocritico per capire che esistono dei limiti oggettivi e soggettivi.

Corse.
oggi ero nell'ambulatorio della razzista, dopo averla aiutata in un intervento, così a gratis, perchè diciamolo fa comodo anche a me ritornare sul campo, quando mi squilla il telefono ed è luca che mi informa che la Iaia è caduta e si è riaperta la ferita. Valeria circa 10 giorni fa correndo in casa è caduta sbattendo la testa su uno spigolo vivo e facendosi un taglio di  2 -3 cm che ha comportato la prima corsa in ospedale qui in Germania. ce la siamo cavata coi cerottini super incollanti che equivalgono ai punti di sutura di qualche decennio fa, perciò potete immaginare il mio stato quando ho ricevuto quella telefonata. Mentre ero in macchina a percorrere quei 20 minuti di strada tra me le figlia piccola, pensavo che COMUNQUE non poteva essersi riaperta del tutto a meno che non fosse caduta su qualcosa di tagliente ed avevo fottutamente ragione: con un talento più unico che raro, è caduta sbattendo la testa proprio nello sesso punto ma senza spigoli taglienti di mezzo: risultato? Una piccola lacerazione di un paio di millimetri su una pelle ancora sottile e conseguente ecchimosi che ha fatto pisciare quel po' di sangue da mettere in semipanico le educatrici della materna e conseguentemente il padre. Arrivo e trovo al figlia colla testa fasciata Garibaldi style. disfo, fanculo sono sempre un medico, pulisco guardo decreto che al 90% non è nulla di grave, ma per obbiettività clinica meglio se la faccio vedere al pediatra, che riesco a riceverci in meno di un ora e ci rispedisce a casa con cerottini poco incollati e con la raccomandazione di tenere pulito e via i capelli.

Ritardo.
No non del ciclo: mio alla prima lezione della settimana intensiva di danza  con Taha Moussa, perchè? Perchè sta sera Luca era di turno servizio THW, perciò prima ho accompagnato lui e poi sono andata in palestra con le bimbe. Peccato però che il calcolo dei tempi non solo era sbagliato, ma incasinato dal traffico che mi ha consentito la velocità di 30 km/h in autostrada per qualche km. C'è da dire che in Germania il traffico pesante sulle immissioni tra autostrade sfocia in rallentamenti come questo, non in blocco totale del traffico da " fermi in coda" come in Italia. Perchè? Perchè i tedeschi in macchina sono meno stronzi ed egoisti degli italiani e al posto di impuntarsi sul fatto che "ho la precedenza passo io e tu per me puoi crepare" o "mi devo buttare subito tutto a destra" o "chissienefrega uso la corsia d'emergenza per sorpassare sta massa di stronzi tutti i colonna" fanno una cosa civilmente più semplice: rallentano e si immettono uno ad uno quando c'è tanto traffico: una macchina da destra ed una da sinistra sfruttando fino in fondo la corsia di immissione.
Comunque al di là della mia personalissima lode al senso collettivo tedesco, sono arrivata in ritardo e la cosa mi da sempre parecchio fastidio, nonostante Aladin e Taha abbiano detto di non preoccuparmi. E mi rode ancora di più perchè so che Luca non è che è andato erp fare le esercitazioni che farebbe normalmente ma si sta godendo la partita Germania Francia insieme agli altri. Per carità, mi sta anche bene che abbia un momento conviviale così, ma per la partita poteva aspettare il mio ritorno a casa tenere le bimbe, farle mangiare, e metterle a letto per le 20, mentre con me tra il venire a danza, portare la macchina al papà, prendere l'autobus ( e siamo state fortunate che è arrivato subito), rompere le balle a casa che avevano fame, farsi urlare dietro di mangiare e non di chiacchierare alle 21.30 per finire un uovo in cereghino, a letto ci sono andate poco prima delle 22.
Tralascio il fatto che tra ritardo e Valeria gnagnolosa che mi si è quasi avvinghiata alla gamba rendendomi difficile ballare, ho danzato nervosa.

Sofia.
Sofia è una signora sui 60 anni, non brava a ballare ma si diverte, ed è uno spirito " naif". Alla prima lezione da Aladin mi ha salutato con una bestemmia, e nonostante io sia atea la trovo inutile e volgare, a maggior ragione quando viene insegnata a scopo idiotamente ludico da un italiano ad uno straniero: non ha senso ed è inutilmente umiliante per chi la ripete senza sapere. Insomma, il nostro rapporto non è incominciato bene ed è proseguito pure peggio quando una sera durante una lezione se ne uscita con la sua pronuncia sbilenca con "chiavare" riferito al maestro di danza, e lì le ho risposto per le rime dovendo poi rendere conto ad Aladin di quello che era successo, dovendo poi lui giustificarsi con me per il comportamento di questa sua allieva storica. Le cose poi sono cambiate drasticamente quando mi ha visto presentare prima del contest il mio pezzo ad Aladin, rimanendone entusiasta. Sta sera c'era anche lei al corso intensivo e mi ha regalato un velo di seta bianco di cui lei non sa che farsene, dicendo che sono una brava danzatrice, mi pare abbia detto "migliore danzatrice" ma sicuramente Olga è di gran lunga più brava di me. Lo userò al prossimo contest.

Domani.
Domani ultimo giorno di scuola del primo anno, e ultimo giorno di Kita per Valeria con alcune delle sue insegnanti: causa calo delle iscrizioni, accorpano tutti in un unica classe e conseguente riduzione del personale.
Domani sono a casa.
Mi attente la cura della casa, che è comunque una cura della famiglia, e poi la sera altra lezione intensiva con Taha, che adoro.
Domani sera mi fermo dopo il corso a scrivere quello che non ho potuto fare sta sera con le bimbe. magari preparo pure dei muffin e li porto in palestra. 

martedì 5 luglio 2016

Il mio primo saggio...

... da mamma.

Va bene lo ammetto subito: così come ho pianto alle prove generali ho pianto pure durante lo spettacolo. Via il dente via il dolore anch'io sono una mamma che si commuove. Mettiamoci pure l'aggravante "soprattutto se le tue figlie stanno facendo qualcosa che tu hai sempre voluto fare ma che non hai potuto: danza classica da bambina".
E così le mie piccole cowboys in tutù, collant e scarpine bianche, si sono esibite. La iaia senza caragnare, anzi carica d'entusiasmo, la mimi ricordandosi tutta la coreografia e "arrabbiandosi" con l'assistente adulta (la gobbo) che l'ha sbagliata per ben 2 volte. Orgoglio di mamma.
sì sto facendo la ruota come un pavone, anzi come due.
Vorrei fare i miei più vivi complimenti alla loro insegnante, una ragazza giovanissima, fresca di diploma che ha saputo ispirarle davvero e caricarle di entusiasmo, tanto che Valeria, ora è ben determinata ad andare avanti, alla facciazza delle storie " io non voglio andare a danza" che mi piazzava tutti i mercoledì perchè l'andavo a prendere un po' prima al kita, togliendola dai giochi con gli amici.
Paiono anche essere interessate all' hip hop, danza dai caratteri diversi dalla classica, non può fare loro altro che bene.
Da mamma e da danzatrice  al primo saggio, e forse sarà così anche al secondo e al terzo e fino a quando non saranno sufficientemente grandi per cavarsela da sole, certe cose le comprendi ma fai fatica ad accettarle: parlo del " lasciare i bambini negli spogliatoi nell'attesa della chiamata sul palco o della consegna per poter assistere almeno al primo tempo del saggio". Fa parte anche questo della disciplina della danza e di un discorso di " apprendere la disciplina" in generale, cosa che le italiche mamme troppo pervase dalla sindrome della chioccia ( non tutte ma una gran parte, io per prima) disattendono e spesso sono le prime ad are l'esempio dell'indisciplina, portando via i bambini mentre devono stare lì o portandoli tardi all'appuntamento e così via. Un enorme grazie alle due mamme di due bambine più grandi che hanno gestito le 10 piccole cowboys  tra cui 2 un po' esuberanti e no non parlo delle mie fortunatamente.
Per quello che riguarda il saggio l'ho trovato uno spettacolo complessivamente bello. Alcuni pezzi un po' lunghi e forse noiosi, ma nulla di ripetitivo, come mi è capitato di vedere nel saggio di un'altra scuola di danza dove pezzi diversi, ma stessi passi girati in una sequenza diversa. Ho anche apprezzato molto che la direttrice della scuola abbia ringraziato oltre alle insegnanti col tradizionale mazzo di fiori, tutte le sue allieve: le soliste di una certa esperienza con un piccolo bouquet, le altre nanerottole comprese, con una rosa.


L'ho trovato un gesto di gran classe, e che in parte giustifica insieme ai costumi, affitto sala, stampe volantini e quant'altro, il costo di 12 euro d'ingresso per gli adulti e 9 per i bambini ( partecipanti al saggio escluse). Ho preferito la scelta del biglietto d'ingresso ad personam che la richiesta di un contributo per lo spettacolo a priori.

Comunque il pezzo migliore ed emozionante era quello dei cowboys non c'è storia, soprattutto appagante per tutta quelle euforia post spettacolo che si sono portate a casa Marina e Valeria e che è una sensazione impagabile.