sabato 22 ottobre 2016

Figli di una Shamandura

Sono rari i casi in cui rileggo un libro, e questa volta per rileggerlo ho pure dovuto ricomprarlo perchè la mia copia, non è mai tornata indietro. Ora a meno che non perda di nuovo l'e-book (il promo è rimasto sol volo Sharm-Malpensa), non me lo può più ciulare nessuno: peccato però che se mai incontrassi Di Manao, non potrei farmi autografare l'e-book. Pazienza mi farò autografare il log book.
Questo post voleva nascere come una mail personale e privata, ma poi ho pensato che non fosse il caso: tutto sommato essere subacquei e gattofili, non è che ci renda amici culo e camicia, anche se il messaggio di fondo è semplice: Grazie per aver scritto questo libro.
Per chi non lo avesse mai letto non si aspetti un pistolotto alla Eco. E' un libro più semplice, di piccoli racconti di vita vissuta, di persone conosciute, uno squarcio di vita in un epoca neanche troppo lontana, ma vivo. ecco è un libro vivo.
La prima volta che lo lessi ero stata una volta sola in Egitto e i nomi che mi riconoscevo mi ritornavano come immagini sfocate.
Questa volta invece ho riconosciuto più nomi, più situazioni e tutto molto molto più nitido, anche i segni della MDD. La prima volta che lo lessi ero una snorkelista italiana (mai in topless perchè non mi piace) che mise piede nel Mar Rosso per la prima volta a ras Katy con mutino giubbetto arancione e ciambella, ora sono una rescue diver PADI con un forte desiderio di diventare Divemaster (nonostante ogni tanto faccia lo yo-yo) che fa coraggio ad una prima stella CMAS in un laghetto d'acqua dolce con profondità massima di 4 metri.
Riconoscere i luoghi, anche se non sono mai stata al Pirate's Bar o al Camel Bar, perchè preferisco Shisha e thè egiziano Old Market, che a Na'ama Bay, in questo periodo lontana dall'acqua come la intendiamo noi, salata, mi ha fatto stare bene. Per qulache sera, mi sono immersa a Ras Mohammed, Ras Katy ( ci sono tornata anche con le bombole poi) Ras Umm sid, Temple, Tiran, facendo un salto pure a Ras Gamila, a Small Creek ed anche qui e là dalle parti di Marsa Alam.
Il mar Rosso se lo conosci sotto l'acqua ti entra dentro e non ti va più via.
Non sono ancora stata là, sul Thisltegorm. E sono combattuta, se andarci o no. La corrente mi preoccupa un po', ma mi preoccupa di più il mio buddy abituale: mio marito, che sott'acqua è una fonte di stress incredibile, però dopo l'ultima immersione e relativo invio, pare essersene reso conto che è un po' stressante.
Comunque Grazie Claudio per i libri che hai scritto (ora rileggerò "Cani salati nel profondo blu" che ho in cartaceo) e per i magnifici articoli che scrivi per il Dan per Scuba Portal  per imperialbulldog (dove ho letto la biografia del dr. Livingstone e sono in un brodo misto di amore ed ammirazione) e per il tuo blog: leggerti è come immergersi. 

Nessun commento:

Posta un commento