venerdì 14 luglio 2017

Situazioni spregevoli

Capita che l'anno scorso ho consegnato CV in tutte le cliniche veterinarie di zona. Capita che alcuni nn si siano mai presi la briga di rispondere. Capita che altri abbiamo risposto negativamente di persona o via posta. Capita che solo un ambulatorio piccolo malandato e gestito da una sola collega abbia dimostrato interesse. Dì per se le condizioni disastrose di questo ambulatorio non mi preoccupano perché ho visto ben di peggio. Non mi preoccupa nemmeno la posizione un po' nascosta che ha, che significa meno clientela. Ma il problema è la collega titolare. Vorrei poter dire che non condivido il suo approccio col cliente, o col paziente, o non condivido lo stesso amore per terapie alternative, perché abbiamo la stessa cura per l'animale, per il cliente, e riteniamo l'omoepatia una cagata pazzesca. La realtà è che non condivido i suoi ideali socio politici che oso definire nazi-fascisti. Non condivido nemmeno il suo credere che siamo irrorati dal cielo, ne che "ok" fatto in un modo sia giusto ed in un altro sia un simbolo massonico, ma queste sono cazzabubbole che mi fanno ridere. Non mi fa ridere sentirla sostenere che "Trump(-eltiere)  ci libererà dal Islam", che "gli arabi ci rubano le risorse", che "gli arabi picchiano le donne", che l'Islam é una ideologia  e ne un una religione perché non ha un Dio", che "gli africani (ma ha usato tutt'altra parola) vengono qui solo per divertirsi sessualmente con le europee" , e ultimo ma forse primo su tutti che "dovresti leggere di più su FB". Già l'anno scorso mi ero allontanata per queste idee. Ho pensato di affrontarle di nuovo perché una Clinica é comunque un punto di partenza per tornare in sella. Ma la sua ignoranza strumentalizzata mi turba, e mi chiedo se il compromesso di aiutare in clinica e mostrarmi disponibile sperando in un assunzione appena ho in mano il riconoscimento della laurea ne valga la pena.

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