mercoledì 7 marzo 2018

Regali inaspettati e divertenti letture

Ieri mi è arrivato per posta questo:


No non " Io sono il mare" quella è solo la cartolina, ma "Subacquelogia", che tra tutti i Libri di Di Manao, è forse il più "di settore": se non hai visto la gente andare in acqua e non ti sei chiesto " ma che cazzo fa questo qui?!?!?!!?" allora Subacquelogia è un libro incomprensibile per i più,  subacquei compresi. Per farvela facile, se ti immergi solo in posti di affluenza turistica autoctona, come Levanto ad esempio, non vedrai molti esemplari di altre " specie subacquee"  a parte gli italiani, e quei pochi che vedrai non ti aiuteranno a capire.
Se invece sei stanziale ma non autoctono come me, e ti immergi a Sharm li vedi eccome, e fai parte dello "zoo". Il problema è riconoscersi a quale specie appartieni.
Si parla di Ibridi fertili tra le varie specie subacquee ricreative, ma non essendo io figlia di subacquei, mia mamma aveva una paura assurda dell'acqua tanto che odiava mettersi in vasca da bagno, faccio enorme difficoltà a riconoscermi un una specie.
Mi spiego meglio.
All'apparenza sono una  " diver yankii", il passaporto dice che sono una "mandolino Coralli" il mio comportamento in generale mi definisce una " Kaisediver Maximum" e il mio atteggiamento ha forti accenti " Scubatulipan duik". A questo punto per capre di cosa sto parlando non vi rimane da fare altro che andare q.... eh no, purtroppo non ho trovato il link diretto per farvi acquistare l'e-book, ma potente andare qui: www.claudiodimanao.com  e chiedere insistentemente per acquistare la copia e-book, che è ambientalmente più sostenibile del cartaceo e soprattutto ingombra di meno. Segue la spiegazione del perchè sarei questo o quell'altro, che suona un po' di spoiler, ma io ve l'ho detto, poi arrangiatevi.
La femmina di Diver Yankii si distingue per essere variopinta, ed io faccio o non faccio eccezione. Ho le Mares x-stream limited edition bianche e.. ROSA, la semistagna ha le bande fucsia, le umide, lunga e shorty, sono una viola e l'altra lampone e nera, e per non confonderle con quelle di altri (difficile ma non si sa mai) sono marchiate con zampette feline rosa. Le stesse zampette sono anche su calzari (taglia 36, sempre difficile confonderli, ma non si sa mai), guanti e cappuccio che, essendo coordinato con la semistagna, ha anche una banda fucsia. Detto questo apparterrei a questa specie ma la permanente, me la fa il sale (cane salato in-out side e per tre giri tutt'intorno) e non un costoso parrucchiere da cui se ci vado accade una volta l'ano per togliere qualche centimetro troppo logoro.
Il passaporto, dicevo, mi classifica come "mandolino coralli" ma la femmina di questa specie ama ciò che io disprezzo: tanga a filo interdentale e topless. Tecnicamente quindi non produco lo stesso disturbo ambientale in barca che produrrebbe tale abbigliamenti, ma lo compenso esibendomi in baladi, saidi, eskandarani e shaabi, altamente apprezzati, meglio se in bikini.
Come dicevo il passaporto mi definisce come "mandolino coralli" ma per comportamento in acqua ed in barca sono tendenzialmente più simile, fin dalle immersioni con una cifra sola, a quella del Kaiserdiver maximum (se non fosse per i consumi e i baffi) tanto da essermi valso più di una volta sentirmi domandare: "Are you italian? Seriously?".
Ed in ultima analisi ci va quel pizzico di scubatulipan duik che ti fa sempre avere per la testa quel pensiero ronzante di quale impatto ambientale abbiano le tue attività e decisioni.

Così ho chiesto lumi a chi di dovere, ma non potendo essere io un ibrido, come supposto dal sommo Luminare, siamo giunti, io e il Luminare ad una sola conclusione: siamo Cani Salati.

Nessun commento:

Posta un commento