giovedì 5 aprile 2018

autostima

Talvolta cola a picco. Talvolta di poco altre di tanto.
Ieri sera mi sono addormentata con queste tre cose in mente:
- in clinica mi hanno detto che non posso lavorare perché il mio tedesco é scarso. Io ci aggiungo che il mio lavoro in Italia é stato pari quello di un infermiera veterinaria. Quando si tratta di orientarsi in un anamnesi mi perdo ignorando dove andrebbero a parare certe domande.
- danza che in genere è ciò che mi tira su: vero sta volta mi sono piazzata terza su 4 concorrenti, ma più c'è stato lo spettacolo. Primo pezzo buono, secondo non so dove ho perso un passo e mi sono incasinata,terza coreografia, un disastro, con caduta del bastone dove non sarebbe mai dovuto cadere. Non sentirsi all'altezza dello show Gruppe è un attimo.
- subacquea: a quello già scritto ieri, aggiungiamo che il mio inglese è scarso per essere un DM in un centro di lingua inglese.

Questa vacanza ha preso una brutta piega, da cui non riesco ad uscirne. Mi sento uno schifo, che la famosa maledizione egiziana del cagotto, in confronto non è nulla.
Ieri sera a letto sono crollata d'umore (ed ora non è meglio): il marito dapprima si è avvicinato per consolarmi, poi quando gli ho elencato i motivi per cui non sono buona in nulla, mi ha girato le spalle. Non posso biasimarlo, d'altronde gliel'ho detto io di lasciarmi perdere.
Tutto questo mi fa solo pensare che a 44 anni, mi sono sempre sopravvalutata, e che forse se avessi scelto di fare la cassiera al supermercato, e come hobby la collezione dei bollini Delle banane, non solo avrei avuto un lavoro, ma forse sarei stata più serena.

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